Incontri D'Autore


Tutto il mondo con gli occhi puntati al cielo per l'Annoè Internazionale dell'Astronomia, ma il viaggio spaziale non è terminato con lo scoccare della mezzanotte che ha visto nascere il nuovo anno e prosegue la sua "traiettoria nel cielo" anche nel 2010.
Nel 1609 un uomo puntò uno strano oggetto verso la Luna. Lo aveva progettato e costruito e ora per la prima volta sperimentava questa scoperta straordinaria: l'uomo di chiamava Galileo Galilei e lo strano oggetto era il cannocchiale, uno strumento che avrebbe dato l'inizio a qualcosa che segnò una svolta nella storia dell'umanità.
La storia dell'Astronomia è millenaria, è nata con l'uomo e non avrà mai fine ed è uno dei misteri che più ci affascina, per questo a 400 anni di distanza per ricordare l'evento l'UNESCO - Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura, fondata dalle Nazioni Unite nel 1945, e l'ONU - Organizzazione delle Nazioni Unite, hanno proclamato il 2009 "International Year of Astronomy", (Anno Internazionale dell'Astronomia) e per celebrarlo in tutto il mondo si sono avute mostre, manifestazioni, convegni, ecc. dedicati all'Universo, al volo e ai suoi misteri.
In ogni angolo del nostro pianeta uomini di scienza si sono dati convegno per approfondire le loro ipotesi, discutere le teorie, ma si sono anche tenute manifestazioni tra gli appassionati dei misteri dell'Universo.
L'UNESCO, ha avuto il compito del coordinamento internazionale dei grandi eventi, con la collaborazione dell'Unione Astronomica Internazionale e l' European Southern Observatory.
L'imponente cerimonia di apertura dell'Anno Internazionale dell'Astronomia si è tenuta presso la sede francese dell'UNESCO, a Parigi il 12 gennaio 2009 e avrebbe dovuto chiudersi ufficialmente agli inizi di gennaio 2010, ma tanto è stato il successo che mostre, convegni e manifestazioni proseguiranno anche nel 2010, come la mostra presso l'Osservatorio di Asiago (VI) "Galileo, Venezia e la Luna".
Punto di appoggio per tutti gli appassionati astronomi e astrofisici del mondo è l'International Astronomical Union, per l'Italia troviamo l'Istituto Nazionale di Astrofisica.
Il primo strumento ottico nasce nel 1608 grazie ad un "occhialaio" olandese, Hans Lippersgey. L'anno successivo Galileo Galilei lo perfeziona e lo adatta per una più ampia visione del cielo creando il primo cannocchiale. Grazie ad esso il tedesco Johannes Keplero (Giovanni Keplero, 1571-1630), astronomo e matematico scoprì le leggi che regolano i movimenti dei pianeti (leggi Keplero), migliorò lo strumento di Galileo costruendone uno astronomico su cui si basano i principi dei moderni telescopi.
Nel 1897 in America, nell'osservatorio di Yerkes, viene installato un grande cannocchiale il cui obiettivo supera il metro di diametro e ancora oggi è uno dei più grandi esistenti.
Ma vediamo insieme alcune delle più importanti manifestazioni legate all'astronomia.
alt
 
Anche Margherita Hack ha partecipato all'Anno Internazionale dell'Astronomia con la "Notte delle Stelle" il tradizionale appuntamento annuale che la LIPU, Lega Italiana Protezione Uccelli, organizza nella notte di San Lorenzo per ammirare le stelle cadenti. Sono oltre dieci le Oasi e le Riserve della LIPU, da Nord a Sud della penisola che hanno organizzato delle visite guidate per assistere alla più emozionante e spettacolare delle notti.
Per l'occasione Margherita Hack aveva sottolineato che in queste Oasi e Riserve dove i volatili trovano rifugio e protezione è possibile osservare le Stelle, lontani dall'inquinamento luminoso delle città. Oltre ad offrire lo stupendo spettacolo delle Stelle cadenti e sensibilizzare la gente sull'importanza delle aree protette e della conservazione della natura e dell'ambiente, i visitatori sono stati accompagnati dai volontari della LIPU in quello che Ugo Faralli, responsabile delle Oasi e Riserve LIPU, ha definito "L'ascolto dei suoni e rumori della notte", di rapaci, caprioli, cinghiali, e altri animali. Le Stelle sono state quindi viste dalle Riserve Naturali e Oasi LIPU di: Crava Morozzo, in Piemonte, la Riserva Naturale Monte Roccarandagia in Toscana, l'Oasi Campocatino (LU), la Riserva Naturale Oasi Lago di Montepulciano (SI), la Riserva del Chiarone - Oasi Massaciuccoli (LU), la Riserva Naturale Oasi Lago di S.Luce (PI), l'Oasi di Casacalenda (CB) che ospita decine di specie di farfalle notturne anche rare, di Ca' Roman, nella Laguna di Venezia, di Bianello (RE), di Arcola (SP), e di Gravina di Laterza (TA), l'Oasi Carloforte, nell'Isola di San Pietro, in provincia di Carbonia Iglesias e la Riserva naturale Saline di Priolo (SR), in Sicilia.
Anche il FAI ha partecipato a questo anno dedicato allo spazio e al volo.
In occasione di "Vola Veloce ", e del centenario del primo volo italiano, è stato presentano alle Scuderie di Villa Panza, storica sede di una delle più importanti collezioni mondiali di arte ambientale e della percezione, la mostra "Prova a volare. La simulazione del volo. Spazio, luce e colore: contaminazione tra arte e tecnologia".
La mostra è stata voluta del FAI - Fondo Ambiente Italiano e il Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni di Trento, con il contributo e l'appoggio di importanti società, tra cui la
Fondazione Europa e Civiltà, l'Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Fisica, il supporto tecnico di Alenia Aeronautica e Alenia Aermacchi, il Gruppo Amici Velivoli Storici Sezione Torino. La mostra, simbolo dell'industria aereonautica, à nata nell'ambito della manifestazione promossa dalla Regione Lombardia - Assessorato alla Cultura, della Provincia di Varese, in occasione del centenario del primo volo di un pilota italiano.
alt alt
Oltre alla mostra a Villa Panza il visitatore ha potuto vedere la mostra "L'Officina del Volo. Futurismo, Pubblicità e Design 1908-1938" al Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea - Castello di Masnago. 
La mostra si articolava in due parti, una storica e una tecnologica interattiva. La prima, espositiva, comprendeva l'allestimento di diverse tipologie di simulatori di volo tra i più antichi e storici, e la seconda "tecnologica interattiva" che consente di agire attraverso l'utilizzo di più moderne e sofisticate apparecchiature.
La scelta dell'esposizione, a Villa Panza, residenza di Giuseppe Panza di Biumo, avviene in ricordo di questo personaggio storico che sin da piccolo era appassionato alla scienza e alla filosofia, e che dai primi anni del 1970 volle con se artisti di fama mondiale, pionieri di nuove concezioni dei rapporti tra l'uomo e la sua percezione dello spazio, che in questa cornice varesina crearono e lasciarono delle testimonianze "veri e propri monumenti alla percezione", come di loro disse Giuseppe Panza di Biumo in un'intervista del 1980: "estremamente importanti per la storia dell'arte, poichè da essi è stato scoperto qualcosa di nuovo . Mi riferisco alla relazione con lo sviluppo dell'esplorazione dello spazio, poichè era necessario che gli scienziati analizzassero esperienze esterne al pianeta terra e giungessero a conoscere un ambiente che è del tutto estraneo ai sensi dell'uomo".
Le installazioni ambientali realizzate, presentavano vere contaminazioni tra arte e tecnologia, derivate dal profondo studio compiuto dagli artisti sull'impatto percettivo, intellettuale ed emotivo generato dal rapporto simbiotico tra opera d'arte e spazio specifico.
Le leggi scientifiche e matematiche che governano la progettazione e la realizzazione delle opere d'arte ambientali corrispondono con alcune di quelle esposte in mostra: lo "Skylight Simulator" di Alenia Aeronautica, il simulatore di luce del cielo, un sistema che permette di riprodurre artificialmente le condizioni di luce naturale.
James Turrell, tra gli artisti presenti alla mostra, insieme a Robert Irwin ha partecipato al programma Apollo per la NASA, mettendo a punto un progetto di una stanza in cui il visitatore, in assenza di stimoli uditivi e visivi, può sviluppare nuovi elementi sulle modalità della percezione umana in condizioni ambientali e sensoriali estreme. Il "Gyrobic" strumentazione che si utilizza per l'allenamento nella simulazione del volo spaziale proveniente dal Museo Caproni di Trento è allestito in mostra ed evoca a chi li prova la medesima sensazione di disorientamento.
A conclusione di questo straordinario percorso sensoriale, la mostra offre uno spettacolare allestimento nel parco della Villa: i visitatori potranno, infatti, ammirare dal vivo il meraviglioso esemplare M-346 Master, capolavoro di tecnologia aeronautica di ultimissima generazione gentilmente concesso da Alenia Aermacchi.
Anche a Castiglione Falletto (CN), sulle colline del pregiato Barolo, alla Cantina Terre del Barolo si è voluto partecipare all'Anno Internazionale dell'Astrologia premiando la Luna e ospiti d'onore non potevano che essere Tito Stagno il cronista dell'atterraggio sulla Luna ed Enza Sampò, giornalista torinese con 50 anni di carriera alla RAI, in cui ha debuttato nel 1957.
 
alt
Solo alla fervida mente del Presidente Matteo Bosco poteva venire l'idea di consegnare il "Premio Terre del Barolo - 2009" alla... Luna, l'astro lucente che da milioni di anni ci osserva dall'alto del cielo.
Misteriosa, affascinante, fantasiosa, dolce e romantica immagine: proprio come una bella donna e per questo, mai premio "al femminile" fu meglio dato dalla Cantina che ogni anno consegna il prestigioso premio alla carriera a quelle donne che nella vita si sono distinte portando nel mondo il loro nome e l'immagine dell'Italia.
Se vogliamo ricercare le simbiosi che la legano alla cantina, dobbiamo semplicemente ricordare quale ruolo importante essa rivesta nell'agricoltura e nella viticoltura. La stessa fascetta che avvolge il collo, simile ad un monile... si chiama Lunetta e indica l'annata, ma in fondo la Luna è pur sempre una "figura femminile" il cui ruolo è importante come quello che la donna ricopre nella società e nella famiglia.
La Luna protagonista e vincitrice di quest'anno, e poichè il premio è al femminile non poteva che essere una donna, premiata lo scorso anno, a farle "da damigella": Enza Sampò, e a conclusione della manifestazione un brindisi con il rosè... "Eclissi" dedicato alla Luna.
Naturalmente a fare da "cavaliere" non poteva che essere il presentatore di tutte le edizioni del Premio, Tito Stagno, il commentatore in diretta della missione lunare dell'Apollo 11.
La sua voce ci ha accompagnati attimo dopo attimo, i suoi silenzi sono stati i nostri affanni, le nostre attese frementi di notizie e di timori, le sue emozioni sono state le nostre, delle sue sensazioni ce ne siamo fatti partecipi e così anche quell'uomo che commentava attimo dopo attimo l'ammaraggio sulla Luna e quel suo silenzio rotto dall'esultante ripetitivo "Ha toccato! Ha toccato! Hanno toccato il suolo lunare!" è entrato a fare parte della storia dell'uomo nello spazio!
Tito Stagno telecronista della Rai di Roma, collegato a Houston e a Ruggero Orlando ha tenuto con il fiato sospeso milioni di persone incollate al televisore portando nelle case un pezzo di storia dell'Universo.
Interessante il video del viaggio verso la Luna, l'allunaggio, il momento del contatto con il suolo lunare, la passeggiata degli astronauti e il ritorno sulla Terra, presentato nel video di Tito Stagno durante la premiazione alla Cantina Terre del Barolo.
Se cerchiamo in internet alla voce "Primo volo orbitale con un essere umano" troviamo il nome di Jurij Gagarin (nel 1961), ma la notizia mi appare inesatta in quanto la povera cagnetta Laika nel 1957 fu mandata in orbita sullo Sputnik pur sapendo di condannarla ad una morte orrenda, in un viaggio... senza ritorno: anche un animale è un essere umano e, contrariamente all'uomo che sceglie di fare l'astronauta, molti altri poveri animali, cani, gatti, scimpanzè e persino ragni come Anita e Arabella sullo Skylab nel 1973, furono condannati a voli che più che per esplorare lo spazio sono sembrati "per conquistare lo spazio".
Il 20 luglio 1969 l'Apollo 11 porta sulla Luna Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins gli uomini che per primi toccheranno il suolo lunare, anche se ancora oggi sussistono molti dubbi su questa missione!
Sono trascorsi 40 anni da quando il mondo, incollato al televisore, vedeva in diretta le immagini in bianco e nero di Neil Armstrong il comandante della missione lunare che per primo lasciava l'indelebile impronta sul grigio suolo.
Vivere l'emozione di quel momento, riviverla quaranta anni dopo quando nessuno più segue le vicende spaziali e la fantascienza è ormai quotidianità riaccende un'emozione già provata.
Erano gli anni di tensione tra America e Russia e la corsa alla Luna era la meta ambita e in questa corsa spaziale molti essere umani sono periti tragicamente, dispersi per sempre nello spazio. Dai primi esseri umani, poveri animali immolati in nome della corsa alla conquista dello spazio in cui la vittoria era il potere, il prestigio, agli astronauti di cui di molti ne abbiamo il ricordo, sino a quelli di cui nessuno saprà mai nè della loro esistenza, nè della loro tragica fine in qualche punto oscuro dell'Universo: uomini e animali, vittime taciute!
"Un importante avvenimento che segna un grande passo per le missioni nello spazio", tutte le tv, le radio e i giornali del mondo ripetono questa frase.
Da quell'indimenticabile giorno di 40 anni fa, molto tempo è trascorso, molte cose sono state scritte e molti interrogativi, dubbi e perplessità ci hanno accompagnato ma di un'unica cosa vi è certezza assoluta: lei, la Luna è ancora lassù che ci osserva e regola ogni istante della nostra vita...
 
Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It