Incontri D'Autore

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foto Matteo Saraggi

"Diana, antica dea degli animali selvatici prima ancora che della caccia, è posta simbolicamente a protezione della mostra e del visitatore".
Così è scritto all'ingresso della mostra "Bestie. Animali reali e fantastici nell'arte europea dal Medioevo al primo Novecento", che rimarrà aperta sino al 5 giugno, allestita presso Il Filatorio di Caraglio (Cuneo).
Il visitatore inizia quindi il viaggio nelle sale espositive della mostra sotto lo sguardo protettivo della dea Diana che apre spazi virtuali sul mondo animale. Mito e realtà, storia e simbolismo, fantasia e allegoria in un crescendo di immagini che regalano sensazioni ed emozioni al visitatore.
Figure di animali della nostra quotidianità o uscite dal mondo fantastico popolato da creature nate dalla nostra mente. Sogni fantastici da cui nascono favole in cui l'uomo e il mondo animale convivono armoniosamente come nella fiaba di Cenerentola che trasforma i simpatici topolini in stupendi cavalli, ma spesso anche immagini scaturite da incubi che danno vita a mostri nati dalla nostra fantasia che trasforma "l'amico dell'uomo" in cani assetati di sangue.

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Molti miti narrano di uomini trasformati in animali e nelle religioni compaiono spesso figure simboliche sotto forma di animali. Lo scorrere della nostra esistenza proietta immagini legate ai nostri desideri, alle paure, alle illusioni riprese sotto forma di voli di uccelli e bianchi cavalli o lupi mannari e vampiri, come a volerci dimostrare che in qualunque modo sia immaginato, reale o fantastico l'animale ha comunque un ruolo importante nella nostra vita.
Le creature del Regno Animale sono presentate attraverso opere pittoriche, sculture, ceramiche, metalli, ma questa stupenda collezione si avvale anche di un supporto visivo con la proiezione al computer di curiosità.
Zoologia, fantasia e scienza per una mostra unica nel suo genere, che si presenta con varie sale tematiche composte da opere provenienti da numerosi musei e collezioni di prestigio.

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Gli animali sacri alla tradizione Cristiana - presenta gli animali legati alla Madonna e all'iconografia dei Santi. Dal leone di San Marco al toro di San Matteo e agli uccelli di San Francesco sino alla colomba che simboleggia lo Spirito Santo.
In una mostra in cui "nulla è dovuto al caso" anche Gesù Bambino che tiene un cardellino legato al dito con un filo... ha un significato mistico.
Nella sala dedicata alle bestie demoniache - gli insetti dei dipinti fiamminghi di nature morte simboleggiano la corruzione del corpo e dell'anima, l'imperfetto umano, come i ritratti di scimmie che sono il simbolo dell'umanità priva della ragione, il demonio, la lussuria, il paganesimo.
Il serpente ingannatore del mito di Adamo ed Eva e il caprone sono chiare figure che personificano Satana e il Male, ma non manca la rana che gracida in ambienti fangosi e per
questo simboleggia la "voce degli eretici".
Il topo associa la nostra mente alle epidemie e lo scoiattolo alla velocità di fuga alla cattura.

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I mostri, gli animali leggendari e fantastici - è indubbiamente la sala che presenta simboli esoterici, mistici, fantastici, che racchiudono significati simbolici, con draghi, chimere, centauri, arpie, basilischi, sfingi, fenici, grifoni, leviatani, sirene, tritoni e unicorni, cari alla tradizione medioevale e alla fantasia di fiabe e leggende.
In un angolo una sfinge, simbolo di sapienza, enigmatica figura degli indovinelli mai risolti, ci osserva quasi a volerci porre il mitico indovinello: "E se non sai... la Sfinge ti divora!".
Curioso il dipinto "Il mondo alla rovescia", dove sono gli uomini ad essere minuscoli e aggrediti da animali enormi: un gesto di giustizia verso gli animali o l'incubo di un... redento?
Gli animali domestici - sono i protagonisti della nostra vita quotidiana, spesso associati a dei simboli quali la fedeltà, la pazienza, la longevità, l'intelligenza. In questa sala sono anche raffigurati in atteggiamenti insoliti o simbolici come il gatto a cui è stato dedicato un sonetto o il toro che si trasforma nel "Ratto di Europa", e non manca anche la visione di un vitello con due teste: insolito come dipinto, ma non nei miei ricordi di animali dalle forme strane, bizzarre, curiose o deformi, indubbiamente fenomeni rari, ma non dimentichiamo che anche il nostro "regno umano" ha purtroppo esempi di malformazioni che anticamente erano collocati in quello che era ritenuto un ghetto umano, il Cottolengo.
Molti sono i ritratti di animali da compagnia, cani e gatti, o da lavoro buoi e cavalli, e non mancano quelli che offrono... i piaceri della tavola.
 

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Il filatoio di Caraglio grazie all'Associazione Marcovaldo ha ripreso vita trasformandosi da fabbrica che ha segnato un'epoca a fabbrica dell'arte con mostre di alta qualità, degne dei grandi musei, offrendo un'attrazione culturale che puntualmente si rinnova nelle sale del Filatoio con mostre tematiche di alto livello, utili alla cultura che sta vivendo momenti difficili e agli appassionati dell'arte, ma anche un'attrazione per fare conoscere una piccola località ad un più vasto pubblico di turisti alla scoperta del Piemonte e del cuneese.
Scoprire un territorio attraverso un grande raggruppamento di opere di inestimabile pregio storico e culturale, irripetibili esposizioni tematiche: questa è una delle carte vincenti per promuovere il territorio e incrementare il turismo con la formula "arte, storia, cultura, paesaggio e gastronomia".
Ogni Regione d'Italia ha un grande patrimonio d'arte, cultura e storia da valorizzare, ma non sempre la sola cultura riesce a divenire un'attrazione capace di attirare il turista, occorre utilizzare ogni risorsa possibile, ricordandosi che ogni Regione è anche depositaria di un patrimonio di folclore e bellezze paesaggistiche di inestimabile valore turistico, troppo spesso poco valorizzate, se non male pubblicizzate, ma Caraglio con il suo Filatoio è un esempio di promozione da seguire per sostenere il turismo del territorio.

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"BESTIE. Animali reali e fantastici nell'arte europea dal Medioevo al primo Novecento" - Il
Filatoio di Caraglio (Cuneo), sino al 5 giugno 2011.
Orario: giovedì - sabato: 14.30 - 19,00, domenica: 10,00 - 19,00.
La mostra è promossa dall'Associazione Culturale Marcovaldo e dal Conseil Gènèral des Alpes de Haute Provence con il contributo dell'Unione Europea - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell'ambito del Programma ALCOTRA Italia-Francia "Insieme oltre i confini", con l'appoggio di: Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Comune di Caraglio, Fondazione Filatoio Rosso.
La mostra è curata da Alberto Cottino e Andreina d'Agliano, due specialisti che si sono avvalsi di un comitato scientifico.

 

Info:
Associazione Culturale Marcovaldo tel. 0171 618 260/0171.601962 - www.marcovaldo.it
Ufficio Stampa nazionale: Studio ESSECI - http://www.studioesseci.net

Si ringrazia l'Associazione Culturale Marcovaldo per il materiale fornito.


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