Incontri D'Autore

foto Matteo Saraggi

Nella narrazione della Passione di Cristo e della sua Resurrezione, che si fa sui vangeli, ci si riferisce alla Pasqua Ebraica che si inizia a celebrare la sera del 14 del mese detto "del Nisan"(al plenilunio del primo mese lunare, dopo l'equinozio primaverile).

Secondo la tradizione l'Ultima Cena si svolse quella sera.
La Quaresima precede la Pasqua e dura appunto quaranta giorni. In questo periodo la liturgia cattolica osserva un periodo di Penitenza per prepararsi alla Pasqua di resurrezione.
Dal Mercoledì delle Ceneri sino alla mezzanotte del Sabato Santo si osserva il passo evangelico che si riferisce al digiuno di Nostro Signore.

Torniamo indietro nel tempo: ... Siccome questo periodo segue quello godereccio e goliardico del Carnevale, per il bene delle anime delle sue "pecorelle", la Chiesa aveva aumentato le penitenze inflitte nel periodo della Quaresima...
E per meglio vegliare sulle loro anime in ogni paese giungevano uno o più predicatori... ospiti del parroco...
I "predicatori" erano scelti accuratamente, tra i più affascinanti trascinatori...
Le loro apparizioni erano circondate da coreografie e le loro prediche avvincenti: dei veri... professionisti, veri attori... al servizio della Chiesa.
Abili nella dialettica i religiosi, solitamente dei frati, viaggiavano in coppia.

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Dal pulpito "scagliavano anatemi e torture infernali" contro i peccatori. Il tono della voce autoritaria si accaniva contro il Diavolo e i demoni che si annidano nell'animo umano e chiedevano fede e sacrifici senza tralasciare minacce per le anime dei peccatori.
Visioni apocalittiche di fiamme infernali bruciavano le menti del popolo di contadini, pastori, artigiani. Povera gente analfabeta che già si vedeva preda delle fiamme infernali!

Seppure adattata al nostro secolo, sino a pochi decenni fa questa usanza veniva mantenuta in forma più moderna: nel periodo della Pasqua il parroco si recava dai propri parrocchiani per benedire le case, i suoi abitanti, e naturalmente assicurarsi che essi obbedissero ai Comandamenti...

E intanto ci si preparava alla santa Pasqua: ieri come oggi e "forse" come ancora per secoli.

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La Pasqua è una festività la cui data è "mobile" perchè si basa sulla Luna. Viene celebrata la domenica successiva al plenilunio che segue l'equinozio di Primavera.

Non a caso le sue origini sono collegate alla dea Eostre, una divinità pagana legata al Sole che nasce e al suo calore che da vita, vigore, continuità.

Eostre è legata all'equinozio di primavera (che i Celti chiamavano Eostur-Monath). In suo onore e in segno di rinascita ci si scambiava le uova sacre, sotto il magico albero che si ergeva in ogni villaggio.

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