Incontri D'Autore

Angelo Raffaele Antelmi

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Maschere & Maschere

foto Matteo Saraggi

La mimica è l'arte di esprimersi per mezzo dei gesti e degli atteggiamenti, senza l'uso della parola.
Mimare significa quindi rappresentare una scena, un personaggio, un fatto o altro, per mezzo di azioni e gesti: tipico dei mimi.
Il mimo nell'età classica, greca e romana, era l'attore e l'attrice che recitavano con buffonesco e spesso ardito realismo, danzando e gesticolando una scena di carattere popolare e comica.

Oggi il mimo è l'attore o l'attrice che interpreta un'azione scenica con l'uso dei soli gesti e movimenti del corpo, senza l'aiuto della parola.
A volte, specie nel passato, spregiativamente erano indicati con il nome di buffone, commediante, mentre ora si definisce mimo anche chi imita qualcuno con i gesti.

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Lo Zodiaco è la fascia circolare del cielo in cui si trovano dodici costellazioni, sotto le quali il
Sole procede durante il suo apparente corso annuale e comprende: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione,
Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci.
Se lo Zodiaco ha da sempre affascinato gli Astronomi e i Poeti, gli studiosi d'Esoterismo e gli Artisti, anche Angelo Raffaele Antelmi è stato coinvolto dalla Loro misteriosa dimensione tanto da riprodurne i dodici segni in enigmatiche maschere dalla duplice identità, inquietanti simboli del destino dell'uomo e dei suoi shakespeariani dilemmi .
Gli basta indossarle per darle vita: le orbite vuote si riempiono del colore dell'iride, le maschere inerti e scolorite prendono i colori dell'esistenza e si trasformano in energia di suoni modulati sul filo della fantasia che egli magistralmente gioca con la mimica.
Ma non si può parlare delle maschere di Angelo Raffaele Antelmi senza prima presentare la stupenda scenografia che fa da sfondo alle sue Opere.
La scenografia è il complesso delle costruzioni che servono a realizzare l'ambiente che ospita una rappresentazione. Nata col teatro greco con carattere plastico, nel medioevo assume il carattere pittorico e le maschere di Antelmi sono in perfetta simbiosi con le scenografie pittoriche che di volta in volta fanno da cornice alle sue rappresentazioni: dalle coreografie di Raffaello a quelle architettoniche del Brunelleschi o le macchinazioni sceniche di Leonardo, sino a quelle di Castelli, ex Chiese, grandi scalinate o grandi spazi architettonici ( come la Piazza di San Marco a Venezia in occasione del celebre Carnevale), sono le scenografie che ospitano le stupende maschere e i costumi di Angelo Raffaele Antelmi, tra giochi di ombre e luci che si fondono con esse accompagnate da sottofondi musicali che danno vita alle immagini e tutto diventa "rappresentazione"ma forse anche Lui è Scenografia nella scenografia.


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