Incontri D'Autore

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Ricerca, catalogazione e gestione dei beni demoetnoantropologici
Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
Pollenzo (Cuneo)

foto Matteo Saraggi

Che la cucina sia un patrimonio immateriale lo ha affermato anche il convegno dedicato al tema "La Cucina dei patrimoni della tradizione", che si è tenuta presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) a cui hanno partecipato numerosi studiosi, e tra questi spiccava uno dei più famosi antropologi di fama mondiale, il prof. Gian Luigi Bravo, Presiede all'Università degli Studi di Torino che ha presieduto all'incontro "I patrimoni etnogastronomici materiali e immateriali: progetti di ricerca e valorizzazione".

"La cucina dei patrimoni della tradizione - Ricerca, catalogazione e gestione dei beni demoetnoantropologici" è stato il tema su cui antropologi e operatori culturali si sono confrontati nell'aula magna della Cascina Albertina a Pollenzo (CN).

Si è discusso dell'alimentazione tradizionale, delle colture e delle culture del cibo, che rappresentano un complesso e diversificato patrimonio materiale e immateriale: importante risorsa per la definizione e la valorizzazione dell'identità e dello sviluppo sostenibile di specifici territori.
La giornata densa di incontri è stata organizzata dalla Fondazione Fitzcarraldo in collaborazione con la Regione Piemonte e l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.

Tra i relatori dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche erano presenti: Carlo Petrini, presidente; Valter Cantino, Rettore; Piercarlo Grimaldi, Alberto Capatti, Andrea Pieroni.
Per l'Università degli Studi di Torino: Tullio Telmon e Sabrina Canobbio.

Vito Teti, Università degli Studi della Calabria; Marino Niola Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli; Giacomo Ferrari e Davide Porporato per l'Università degli Studi del Piemonte Orientale; Daniela Perco, Museo Etnografico della Provincia di Belluno; Ermanno De Biaggi, Museo Regionale di Scienze Naturali/Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte; Gianni Oliva, Assessore alla Cultura, Regione Piemonte; Patrizia Picchi, Dirigente Settore Musei e Patrimonio Culturale della Regione Piemonte; Alberto Gulli, Coordinatore Area Formazione Fondazione Fitzcarraldo.
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Sono stati presentati i volumi:

"Il Piemonte dei contadini 1921-1932" - di Paul Scheuermeier (due volumi)

"Progetto di valorizzazione della tradizione alimentare nel bellunese"

"Progetto Atlante delle feste popolari del Piemonte"

E' intervenuto Luigi Barroero, Cantastorie di Langa.

Il convegno rappresenta una delle tappe del percorso formativo in "Catalogazione, ricerca e gestione di beni demoetnoantropologici (DEA)" iniziato nel 2005 da Fitzcarraldo e dalla Regione Piemonte ed è anche l'occasione per presentare i progetti di eccellenza sviluppati nella valorizzazione dei patrimoni etnogastronomici materiali e immateriali.

All'incontro erano presenti operatori culturali, responsabili di strutture museali o ecomusei, studiosi e ricercatori, studenti dell'Università di Scienze Gastronomiche e di facoltà di antropologia, storia, sociologia, operatori e imprese impegnate in progetti di valorizzazione del territorio e delle tradizioni etnogastronomiche e giornalisti del settore.

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