Incontri D'Autore

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Lingotto Fiere - Torino

foto Matteo Saraggi

"Veniteci a mettere il naso" è l'invito che gli organizzatori di "Wine Show" hanno rivolto non solo agli operatori del settore ma a chiunque voglia scoprire il mondo enologico attraverso degustazioni, incontri, eventi.
Go Wine, l'associazione nazionale di consumatori e turisti del vino, anche quest'anno ha presentato la sua "vetrina delle etichette: la grande enoteca" nei saloni di Lingotto Fiere, allestendo nell'ambito del Forum Nazionale dei Vitigni Autoctoni Italiani, la più importante kermesse dedicata al mondo del vino, promossa dal Wine Show di Torino.
Il grande patrimonio ampelografico d'Italia è stato rappresentato da circa 150 etichette che fanno parte di una selezione di vitigni rari o meno conosciuti: piccole perle enologiche nascoste, celate in piccoli appezzamenti, spesso frutto di quella "viticoltura eroica" salvata dall'estinzione e da valorizzare come patrimonio storico e culturale da tramandare alle generazioni future perchè il vino non è solo un alimento che fa parte della tavola imbandita, ma è anche tradizione di un territorio e della sua gente: da sempre l'uomo è legato al vitigno con cui ha un rapporto simbiotico, ma l'uomo e la vite sono strettamente legati a loro volta al territorio, alla sua storia e alla cultura locale.
"Vino quotidiano e bere consapevole" sono tra i temi di questa edizione legata a quelle
problematiche attuali che hanno messo in ginocchio il settore vitivinicolo.
Tra gli illustri ospiti non sono mancati personaggi legati al mondo agricolo, come Mino Taricco, Assessore Regionale all'Agricoltura; Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia e naturalmente Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte.
Molti sono stati gli appuntamenti che hanno caratterizzato Wine Show, vere e proprie "storie raccontate", storie di uomini e vitigni come i grandi vini dell'Etna; i vitigni della Valle d'Aosta, i più alti d'Europa; l'Uvalino del Piemonte.
Andrea Varnier, Direttore generale del Lingotto Fiere- gruppo GL events Italia ha affermato che Wine Show sarebbe stato un "Salone tutto da vivere e da gustare", io posso aggiungere che si è trattato anche di un salone dove l'evoluzione della viticoltura si è amalgamata con le vecchie tradizioni dei nostri nonni, sino a perdersi nel tempo, offrendo una spaccato di storia e cultura del vino come "Patrimonio culturale da salvaguardare e trasmettere nel tempo".
Un vasto indice di presenze di cui è impossibile elencarne tutte le storie, ma su cui voglio soffermarmi anche se per una breve presentazione.
Oltre 500 metri quadri, realizzati secondo canoni innovativi, con all'interno uno spazio wine bar per le degustazioni, un'area convegni, mostre e momenti di intrattenimento hanno caratterizzato lo stand del Piemonte, città che ha ospitato il Wine Show. Tra i protagonisti dello stand le 13 Enoteche Regionali, le 31 Botteghe del Vino e Cantine Comunali affiancate dalla mostra internazionale "Divino Ex Libris", a tema enologico, promossa dall'Associazione Culturale Ca dj' Amis di Claudia Ferraresi.
 
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Tra le altre curiosità del Salone vanno segnalati:
il "Forum Nazionale degli Autoctoni - Vitigni e Vini" dove l'enoteca in collaborazione con l'Associazione Go Wine e la Regione Piemonte ha proposto la degustazione, gratuita, di vini insoliti e pregiati.
Lo stand della FISAR - Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori con i "mimi corsi di avvicinamento consapevole al bere". La FISAR, dal 1972 è protagonista nella divulgazione della cultura del prodotto enoico con 72 delegazioni italiane ed estere, oltre 10.000 associati, ed è il punto di riferimento per la formazione di sommelier.
L'ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Fondata nel 1951, per opera della Camera di Commercio di Asti, è la prima Associazione italiana ad occuparsi esclusivamente di assaggio del vino e vanta oltre 12.000 tra soci, tecnici e appassionati, Assaggiatori e Maestri Assaggiatori. Tra le iniziative dell'ONAV vi è il Concorso Enologico Nazionale Douja d'Or, di Asti, che presenta oltre 500 etichette in una vetrina nazionale di vini di qualità, premiati e provenienti da tutte le regioni italiane.
Mercedes Bresso Presidente della Regione Piemonte, Mino Taricco Assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Maria Luisa Alberico Presidente di Donna Sommelier Europa e Milena Boccadoro del TG di Raitre Piemonte, sono stati i relatori della presentazione di "La Vigna in Rosa", che ha descritto e valorizzato l'impegno e la professionalit della presenza imprenditoriale della donna nella moderna viticoltura. La ricerca effettuata da Donna Sommelier è stata sostenuta dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dalla Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero del Turismo e di alcune regioni italiane.
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Dall'incontro ne è scaturita la nuova immagine vitivinicola affiancata a quella tradizionale dell'uomo-contadino. L'emancipazione femminile ha posto in rilievo di come da sempre la donna avesse avuto un ruolo importante accanto all'uomo in tutte le fasi lavorative legate alla vite: dalla cura della vite alla raccolta dell'uva e all'imbottigliamento. La donna è sempre stata la silenziosa compagna del lavoro dell'uomo! Una presenza troppo spesso dimenticata che ha sempre sopportato silenziosamente il lavoro dei campi, in un triplice lavoro di madre e sposa che si prendeva cura della famiglia e della casa, e di lavoratrice nei campi! Questa indagine ha ridato dignità e orgoglio alla figura femminile portando alle statistiche l'elevato numero di imprenditrici donne, ruolo che un tempo era di esclusivo dominio dell'uomo.
 
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Slow Food ha presentato la "Guida al vino quotidiano 2010", i Laboratori del Gusto, il Bistrot e l'Enoteca, in uno spazio di 1600 metri quadrati. Interessante la degustazione del "Barolo del Millennio", l'ultima vendemmia del Millennio, nel 1999, e il convegno "I segreti del legno" dove si è parlato dei segreti del legno, di botti grandi e botti piccole, e dell'influenza del legno sul vino. Negli ultimi decenni sono state smantellate le vecchie botti di legno e sostituite con quelle di acciaio, poi si è pensato che "forse" erano migliori quelle in legno e si è tornati alle botti di rovere francese (Allier, Troncais, Nevers, Limousine, ecc.) e alle piccole barriques, così mentre molti sono rimasti legati alle tecniche innovative in acciaio, altri hanno scelto le tradizionali botti in rovere dei Balcani detto "di Slavonia".
L'Associazione Arte in Tavola ha offerto l'occasione per imparare trucchi e segreti con ricette che spaziavano dai piatti tradizionali piemontesi alle pizze più originali, dai dessert di cioccolato ai cocktail a base di vino. Lezioni di cucina con maestri specializzati hanno offerto cocktail e l'intaglio di frutta e verdura, dove a far sbocciare i fiori erano le sapienti performance di "scultori di frutta e ortaggi", da utilizzare come decorazione.
"Vitigni rari e chicche enologiche introvabili", etichette rare e preziose per scoprire e degustare quello che "non avreste mai pensato esistesse", presentate nell'Enoteca dei Vitigni Autoctoni, uno spazio gustativo esclusivo, una occasione unica per trovare tutti assieme i protagonisti dei vitigni più rari e introvabili, dai nomi curiosi "Dal Grillo alla Coda di Volpe",. com' intitolato il Forum sugli Autoctoni, ed eccovi alcune curiosità sui vini autoctoni d'Italia:
Piemonte: Albarossa, Bussanello, Cari, Gamba di Pernice, Ruchè, Grignolino e Uvalino (AT) Caricalasino, Croatina e Timorasso (AL), Erbaluce e Neretto di San Giorgio (TO), Nebbiolo di Dronero, Favorita, Pelaverga e Pelaverga Piccolo (CN), Freisa (TO e AT).
Valle d'Aosta: Cornalin, Fumin, Mayolet, Petit Rouge, Priè Blanc.
Liguria: Bianchetta Genovese (GE) , Granaccia e Pigato (SV), Rossese di Dolceacqua (IM), Vermentino (SP).
Veneto: Durella, Rondinella Bianca e Oseleta (VR), Marzemina Bianca e Raboso (TV), Tai Rosso (VI).
Trentino: Marzemino, Nosiola, Schiava e Teroldego (TN).
Friuli Venezia Giulia: Pignolo e Schioppettino (UD), Terrano e Vitovska (TS).
Emilia Romagna: Bonarda, Ortrugo e Malvasia di Candia Aromatica (PC), Centesimino e Uva Longanesi (RA), Pignoletto (BO).
Toscana: Aleatico (LI), Canaiolo e Malvasia Nera (AR), Ciliegiolo (GR).
Marche: Lacrima di Morro d'Alba (AN), Passerina e Pecorino (AP), Vernaccia Nera (MC).
Abruzzo: Montonico e Pecorino (TE).
Molise: Tintilia (CB).
Calabria: Arvino, Magliocco Canino (CS), Greco Bianco (CR).
Campania: Coda di Volpe e Piedirosso (BN), Casavecchia, Pallagrello Bianco e Pallagrello Nero (CE), Ripoli-Fenile-Ginestra (SA).
Puglia: Bombino Nero, Nero di Troia e Verdeca (BA), Ottavianello e Sussumaniello (TA).
Sicilia: Catarratto, Malvasia delle Lipari (ME), Frappato (RG), Grillo, Zibibbo (TP), Minne, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio (CT).
Sardegna: Cagnulari, Carignano, Monica, Nasco e Nuragus (CA).
Bianco, rosso o in...bollicine, il vino è uno dei punti di forza della nostra penisola. Protagonista non solo della gastronomia è anche uno dei pilastri del turismo perchè come si sa "turismo ed enogastronomia sono indissolubilmente legati tra di loro" e fanno parte di quei patrimoni da salvaguardare perchè sono la nostra storia, la nostra cultura e senza il passato non c'è futuro...


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