Incontri D'Autore

"La Vetta"
Piemonte - Bossolasco (Cuneo)

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foto Matteo Saraggi

Oggi la donna, la regina della cucina che preparava deliziosi pranzetti seguendo le ricette tramandate da madre a figliaè diventata manager, giornalista, artista, ufficiale dell'esercito, medico, operaia, impiegata, e fa quei lavori che un tempo erano esclusivo dominio dell'uomo, e allora, se non c'è più la casalinga, ben vengano i signori cuochi a spadellare prelibatezze, purchè siano seducenti delizie per il mio palato che se supera la prova del cibo "così-così", con come unico ingrediente che li rende accettabili... il "solo tanta buona volontà di chi cucina, e molta simpatia", si rifiuta per di superare la prova del cibo etnico, del cibo "apri e riscalda", o di quelle deliziose milanesi che se te le impanni e le cuoci "sul momento" sono una bontà con qualunque contorno, mentre se le compri già cotte in rosticceria, ti ritrovi un untume disgustoso, surriscaldato e costoso che se ci pensi bene ti accorgi che spendevi meno se pranzavi in certi ristorantini, di quelli che stanno andando di moda oggi, senza pretese di lussuose tavole imbandite, con semplici tovaglie usa e getta, che tutto sommato sono anche più igieniche.
Indifferentemente passo da un ristorante di lusso ad uno con meno stellette, ma di alcuni se mi pagassero profumatamente per ritornarci vi assicuro che non sarei abbastanza autolesionista da accettare, e non disdegno nemmeno quelli che le uniche stelle sono la pulizia, la simpatia, la buona cucina e il prezzo che consente ad un operaio di pranzare quotidianamente come a casa, senza essere costretto a risparmiare limitandosi ad un panino.
Ormai i locali che cucinano con 10 euro sono ovunque, anche i bar più piccoli dispongono di quei due o tre tavolini per il pranzo degli operai, ma ottimi anche per i turisti frettolosi, come noi.
Ne ho provati molti, per poi inserirli nei miei itinerari: in alcuni il prezzo era anche inferiore, altri leggermente superiore, altri hanno superato le mie aspettative e mi lascio deliziare ogni volta che capito dalle loro parti. Qualcuno il pregio più grande non veniva dalla bravura di chi cucinava, ma era tanta la sua gioia quando... deglutivi bocconi insapori, ma a loro dicevi... "Ottimo!" che gli vedevi luccicare gli occhi e ogni tanto la cuoca, o il cuoco, lasciava la cucina per venire personalmente con un'altra portata, non richiesta, da farti assaggiare e ti raccontava come l'aveva cucinata e alla fine te ne tornavi a casa con tutte le dosi, gli ingredienti e i tempi di cottura che ti aveva trascritto su un foglietto... felice di darti la sua ricetta... e se ti "assicuravano" che come facevano loro quel piatto nessun'altro lo faceva gli sorridevi e dentro di te pensavi "Meno male!!!".
... E per simpatia ci tornavi anche se già sapevi che questo estremo sacrificio ti avrebbe inesorabilmente condotto ad un feroce litigio tra le "Pappardelle all'arrabbiata, come le faccio io" e il tuo stomaco che più che "arrabbiato" era incaz... e, vendicativo, te lo dimostrava con dolori allo stomaco, mentre di quel "Vitello tonnato all'antica", con un tale eccesso di tonno che lo rendeva disgustoso, ti ritrovavi il sapore che ti accompagnava tutto il giorno!
Altri riuscivano a trasformare cose semplici in delizie tradizionali e anche una semplice polenta con bagna cauda, un pollo alla cacciatora, o uno stinco, te li ricordavi e già meditavi di quali sorprese avresti goduto la prossima volta, alla tavola di quel piccolo localino con le tovaglie di carta, e al posto dello chef qualcuno che definire cuoca o cuoco era già per un eccesso di simpatia... ma che cucinava con tanta bravura deliziandoti il palato.
Se avete seguito le mie avventure e disavventure nella ristorazione, avrete letto le mie lamentele su locali da 35 euro e le mie gioie in altri da 20 e anche 10 euro, ed eccone un altro.
Restiamo in Piemonte, a meno di un'ora dalla mia città e fermiamoci a Bossolasco (Cuneo), una località delle Langhe albesi, poco distante da Alba.
Una città fiorita, con vecchie case di pietra perfettamente ristrutturate e ad ogni angolo delle porte cespugli di stupende rose rampicanti che scivolano lungo le antiche mura, mentre sui balconi mille fiori di ogni colore scendono come una cascata odorosa. Il climaè fresco anche in estate, la genteè accogliente e la localitàè turisticamente nota per la sua altitudine adatta anche alle persone meno giovani che in estate fuggono dalla calura cittadina. Nota anche ai turisti stranieri molti di loro hanno acquistato vecchi casolari e ristrutturati ne fanno delle graziose abitazione per le loto vacanze. Tutto questo è Bossolasco!

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In giro tra le case di pietra a scattare fotografie e poi una sosta per il caffè e un assaggio dei gelati che mi era stato detto essere artigianali e la piacevole scoperta che questo bar gelateria alla pausa pranzo si trasforma anche in osteria tipica e così eccoci a provare la cucina di "La Vetta".
Iniziamo con gli antipasti: buono il tagliere di salame crudo. La carne crudaè condita con un olio delizioso, sembra di mangiare delle olive spremute!Stupita chiedo la marca, mi dicono che
è una degustazione che gli ha dato il produttore. Mi auguro diventino loro clienti!
Non male tutto il resto del pranzo.
Proseguiamo con l'insalata russa, il vitello tonnato, le acciughe al verde e i peperoni con bagna cauda. Di primo scegliamo gnocchi ai formaggi e risotto con fonduta, e per secondo, trota e zucchine in carpione.
Deliziose le formaggette, peccato che non ci fosse un pò di quella cougnè favolosa dell'amico Marenco di Dogliani, che oltre a vini eccezionali produce una cougnè ottima sui formaggi, ma anche su pane e burro.
Resta un piccolo spazio nello stomaco giusto per starci una fetta di bunèt.
E i prezzi?
Pranzi di lavoro: primo, secondo con contorno, vino, acqua e caffè si aggira sugli 8/9 euro.
Con antipasti, o altre portate, difficilmente supererete gli 11/12.
La domenica se ce la fate ad iniziare con un assortimento di antipasti e finire con più portate sarà ugualmente difficile raggiungere i 15/18.
Sarà stata solo fortuna? Sarà stata solo una giornata migliore del cuoco? Chissà, io voglio riprovarci e chissà che... non mi faccio adottare da questo localino simpatico e accogliente, ogni volta che transito nei dintorni.
Ah! Dimenticavo! Nel prezzoè inclusa la simpatia del cuoco Bruno che quando canticchia in cucina... non illudetevi che sia una serenata rivolta a voi...è solo segno che va di corsa e si aiuta a segnare il tempo canticchiando, di Miranda la padrona di cui molti si soffermeranno immaginandola acconciata da cameriera con grembiulino nero e i pizzi, e di Claudio che vi servirà ai tavoli e se siete fanciulle giovanissime... ricordatevi che nei momenti di riposo gioca a calcio e pare con successo.
Vabbè, non è ancora Del Piero... ma suvvia ragazze... nemmeno voi siete ancora delle Veline di Striscia la Notizia!

Osteria - Bar - Gelateria
"La Vetta" - tel.0173799035 - Bossolasco (Cuneo)


 
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