Incontri D'Autore
 

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foto Matteo Saraggi

La prima cosa che si osserva quando si vuole provare un ristorante inizia già varcando la soglia, ed è l'accoglienza. Musi lunghi mettono tristezza e tolgono l'appetito, il sorriso mette allegria e favorisce il desiderio di cibo...
L'impatto visivo con la pulizia e l'ordine della sala e i bagni perfettamente in ordine e puliti, invogliano a fermarsi. Se a qualcuno parrà strano partire dai bagni anzichè valutare quanto abbiamo degustato rispondo subito che se gli occhi sono lo specchio dell'anima... i bagni sono quelli della cucina! Tra un ottimo pranzo cucinato in un luogo igienicamente scadente e un semplice panino preparato con più attenzione all'igiene, e alla qualità, non esiterei a scegliere il panino!


E dopo questa premessa di come si inizia a valutare un locale eccomi a raccontarvi di una bella avventura ai tavoli di questo ristorante dal simpatico nome da fumetti.


Siamo in Piemonte, a Cherasco, località storica della provincia di Cuneo, a poca distanza da Bra e Alba e ci troviamo in quel territorio denominato Roero.
A pochissime decine di metri dall'uscita del casello autostradale, sulla destra, prima di raggiungere la grossa rotonda che divide la strada per Bra/Alba, dalla salita che conduce in alto dove sorge la cittadina, un grosso cartello posto all'ingresso del cortile porta la scritta "Menù fisso: primo, secondo, 1/4 di vino, 1/2 di acqua, caffè, 11 euro".
Manca poco alle 12 e decidiamo di provare questo ristorante dal nome strano "Pinky".


Il locale è molto grande: una prima grande sala con la veranda è unita ad un'altra grande sala dove funziona anche il servizio bar.
Le tovaglie e i tovaglioli di carta non mi infastidiscono, sono igienici e poi rientrano nella categoria dei menù da 10 euro!
Le due ragazze, una al bar e l'altra intenta a prendere una prenotazione al tavolo, salutano sorridendo: ottima presentazione. Domando se c'è posto per due.


Noto solo due o tre avventori, ma in breve si riempiranno tutti i tavoli. Gente di lavoro che pranzerà veloce, ma subito il loro posto sarà occupato da altri arrivi, in un continuo via vai!

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Arriva la ragazza, sorridente e gentile ci elenca il menù del giorno che prevede una scelta da 3 o 4 portate e come primo scegliamo il risotto ai carciofi: buono!
Di secondo scegliamo il maialino al latte: tenero e buonissimo. Come contorno le carote e anche se sono un semplice contorno il cuoco molto intelligentemente non le usa solo per abbellire il piatto, ma le cucina in modo... saporito! Bravo!
Tra i dolci mi incuriosisce quello "catalano", non siamo però amanti del sapore dolce e uno dei pochi che apprezzo è il tiramisù che purtroppo quel giorno non c'è, pazienza mi rimarrà la curiosità, ma tanto l'intenzione di riprovare questo locale c'è.
Niente vino, problema... etilometro, una bottiglia di acqua e il caffè che non mi porteranno come fanno alcuni, con il latte freddo, dosato da loro rovesciandolo direttamente dalla bottiglia del latte tolta dal frigo e che risulta sempre troppo freddo, ma nel suo contenitore: berrà caffè caldo al punto giusto. Finalmente qualcuno ha capito come si serve il caffè macchiato freddo!

Alla cassa mi fanno la fattura e il conto sarà di... soli 12 euro a testa, per un totale di 24 in due.
Faccio notare che abbiamo anche preso il dolce, ma la cassiera mi fa presente che però non abbiamo preso il vino e quindi c'è solo un euro di differenza a testa!
E' raro che da un menù fisso scalino cosa non abbiamo preso!
"Tutto bene?" chiede la ragazza.
Rispondo che tutto va bene, locale, servizio, pulizia, gentilezza, che il cuoco cucina bene e mi ha fatto un risotto favoloso, ed io adoro il risotto in qualunque modo sia cucinato!
Voltandosi chiama il cuoco e gli ripete cos'ho detto, lui esce dalla cucina ringraziandomi.

Rieccoci una seconda volta a varcare la soglia di questo ristorante, confesso che è con la speranza che sia giornata "da tiramisù" e quando chiedo il cuoco rammaricato mi risponde negativamente mentre mi riconosce e con un sorriso dice "Ha! lei è quella del risotto e del tiramisù. Purtroppo non c'è ma la prossima volta gliene do una teglia da portare a casa!". Sorrido, battuta scherzosa o "buone intenzioni" è un gesto gentile e simpatico che mi fa sentire come fossi un "vecchio cliente" anche se è solo la seconda volta che ci vado!
Arriva la ragazza dei tavoli e ci elenca la scelta del menù del giorno. Purtroppo non c'è nemmeno il risotto e scegliamo gli agnolotti al ragù.
Torna la ragazza, sorride nel dirmi che se mi va bene il risotto ai formaggi il cuoco ce lo farà, ma arriverà anche con un piatto di agnolotti offerti dal cuoco che desidera farceli ugualmente assaggiare!


Prendiamo il secondo con contorno, il solito caffè, l'acqua, scegliamo un dolce, e il conto sarà sempre di 12 euro. Divino! Ma qui gentilezza e... intelligenza è un ingrediente che non manca mai! Bravo, è così che si fanno i clienti che poi ritorneranno e faranno il passa parola che è la migliore pubblicità!


Ovunque mi fermo vado sempre in incognito, ma se anche avessi stampata sulla fronte la scritta "sono giornalista"... cambierebbe nulla: non tollero quelli che vogliono mangiare a sbaffo, e non gli concedo nessuna attenuante! Pago sempre, anche quando si diventa amici e gli ho fatto gratuitamente degli articoli, perchè lo meritano e non per "scroccare i pasti" a chi non mi ha chiesto nulla ed è li per lavorare. Mi bastano quei gesti di stima, rispetto e amicizia... che comunque ricambio: sapere che vado e farmi trovare il mio piatto preferito, magari solo per me; una portata da farmi provare e non messa nel conto e cose simili che ricambio arrivando anch'io con piccoli doni, cose che so che piacciono a loro.
A questo punto decido che posso anche chiedere se posso fare delle fotografie e chiedere qualche informazione per un articolo, se lo meritano!
... E pagherà il conto prima di uscire!


Quello strano nome del locale mi ricorda qualcosa e la curiosità mi spinge a sfogliare le pagine del web.
"Pinky" è un noto personaggio dei fumetti.
Creato da Massimo Mattioli, il coniglio rosa compare per la prima volta su "Il Giornalino", nel 1973. Il simpatico Pinky è un fotoreporter che lavora per il giornale "La Notizia" ed è il protagonista di una serie di storie avventurose.
Perry Pachiderma è il suo capo, Giorgione il suo collega e amico, Joe Cornacchia, un giornalista senza scrupoli, che lavora per un giornale concorrente ed è il peggiore nemico che tenta in tutti i modi di rubargli le notizie.
Alla continua ricerca di notizie, di scoop, innamorato della coniglietta rosa Petulia che lavora presso il giornale come segretaria: questo è il Pinky dei fumetti, ma il Pinky che conosco io è un locale dove il cuoco cucina bene, il personale è cortese, c'è pulizia e la simpatia sono di moda e anche... senza la teglia di tiramisù... resta uno dei miei preferiti.

Pinky Bar Ristorante
Cherasco -CN - Via Moglia - tel. 0172055283
autostrada AT/CN - uscita Cherasco
pranzo solo a mezzogiorno, dal lunedì al venerdì
www.pinkybar.it


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