Incontri D'Autore

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foto Matteo Saraggi

Quale migliore immagine poteva fare da copertina a questo articolo se non quella di un vecchio manuale di fotografia esposto al "Photo '90 - Mostra-Mercato di materiale fotografico analogico, digitale, e cinematografico nuovo, usato e d'epoca".
Macchine fotografiche d'ogni epoca, storiche o super moderne, album fotografici, libri e manuali, riviste fotografiche come "Oasis" con stupende immagini premiate al concorso internazionale, obiettivi che paiono cannocchiali, borse tecniche, cineprese e proiettori, ma anche tanti altri oggetti e materiale per collezionisti o ultramoderno per il turista di oggi.
Non è mancata una Sala Posa con modelle e il workshop gestito da Imagepro e Fotocameracollection di Bologna.
Spazio espositivo anche per la mostra fotografica "Note di silenzio" a cura del gruppo fotografico Effeventidue-Photography e la presentazione in anteprima del libro "Le 10 varianti della classica Leica I-A".
Tutto questo è l'appuntamento che ogni anno si ripete in primavera e in autunno a Castel San Giovanni (Piacenza) presso l'Area Indoor Sporting Club.

La macchina fotografica è uno strumento in grado di registrare cosa ci circonda grazie a quello che si chiama "effetto luce".
Erroneamente crediamo che sia un'invenzione del secolo più vicino a noi, ma in realtà già nell'antica Grecia erano iniziati gli studi che avrebbero gettato le basi alla moderna fotografia. Aristotele, filosofo e scienziato greco (381-322 a,C) aveva notato che la luce passando attraverso un piccolo foro proiettava una immagine circolare. Secoli dopo l'arabo Alhazen Ibn Al-Haitham (965/1038), matematico, astronomo, fisico, medico e filosofo, usò una scatola in cui riproduceva le immagini e la chiamò "camera obscura".

Non sorprende che Leonardo da Vinci (1452/1519), indiscusso uomo di ingegno e talento, oltre ad artista e scienziato abbia compreso che le immagini hanno una... natura puntiforme, sono composte da puntini che si propagano in maniera rettilinea, ma vengono invertite quando attraversano il foro ed entrano nella camera oscura... non a caso tra le varie teorie che circondano il mistero della Sindone qualcuno ha ipotizzato che sia frutto dell'ingegno di Leonardo che ha proiettato una immagine su un lenzuolo imprimendolo come un negativo.
Giungiamo nel 1500 e incontriamo un altro matematico, medico e strologo, Girolamo Cardano (1501/1576) che utilizza una lente convessa per aumentare la luminosità dell'immagine.

Dello stesso periodo è il cardinale Daniele Barbaro, ottico, matematico e filosofo (1514/1570) che usa una specie di diaframma di diametro inferiore a quello delle lenti per ridurre quelle che l'ottica chiama "aberrazioni", le differenze dell'immagine.
Johann Heinrich Schulze (1687/1744) chimico tedesco e studioso dei materiali fotosensibili compì degli esperimenti con acqua regia, argento, carbonato di calcio (gesso) e acido nitrico che diedero l'esito delle pellicole.
Anche lo scienziato inglese Thomas Wedgwood (1771/1805) compì esperimenti per le pellicole, ma la prima impressione di un'immagine chimica su carta si ebbe nel 1790.

Altri studiosi si occuparono dell'invenzione della pellicola: il francese Joseph Nicephore Niepce, fotografo (1765/1833); il chimico francese Louis Jacques Mandè Daguerre (1787/1851), l'inventore del dagherrotipo; gli italiani Enrico Federico Jest e Antonio Rasetti nel 1839 e le prime foto italiane sono vedute di Torino (Piazza Castello, la Gran Madre e Palazzo Reale), da qui in poi la ricerca della pellicola fotografica avanza pari passo con la macchina fotografica. Ma facciamo un passo avanti di secoli e passiamo alla fotografia più vicina la nostro millennio e al suo utilizzo.
E' nell'800 che la fotografia nasce ufficialmente e dai primi tentativi in bianco e nero si passò al colore sino a giungere alla moderna digitale della nostra epoca tecnologica, in evoluzione continua, direi quasi "giornaliera".

La sua nascita si affiancò ben presto come supporto alle arti visive rappresentate dal disegno e dal quadro che per secoli furono le "macchine fotografiche" per descrivere ciò che vedevamo, come ci rammentano le prime carte geografiche e le mappe disegnate a mano, o i disegni degli avventurosi che si spinsero nelle foreste amazzoniche, sui mari tempestosi o in altri luoghi ancora sconosciuti all'uomo. Gli oggetti trovati nella tomba di Tutankhamon, come molti altri reperti archeologici furono catalogati anche attraverso le immagini disegnate.

La necessità di raffigurare un evento, un paesaggio, una persona o qualcosa, fu la base del disegno che si potrebbe definire "giornalistico", in seguito si iniziò a ritrarre la borghesia e con la diffusione anche i prezzi divennero più alla portata del popolo. Il cammino della nascente fotografia che inizialmente era un costoso mezzo per riprodurre qualcosa divenne quell'oggetto... dei desideri del ceto medio e oggi mezzo di diffusione alla portata di tutti, giocattolo, anche per i bambini e purtroppo non sempre utilizzato nel modo migliore.

Da subito la fotografia, come immagine, genera "la posa", quella delle famiglia dell'800 che deve seguire una regola, o meglio una gerarchia, ben precisa, poi nel corso del tempo diventa quella dei divi e delle fotomodelle.
La foto diventa immagine paesaggistica, pubblicitaria, culturale, storica e giornalistica: tutto è quanto ci interessa conservare nella memoria viene impresso sulla pellicola e trasformato in immagine fotografica da deporre nell'album dei ricordi! E' il reportage, il documentario, il giornalismo che con la tecnica abbinata alla fotografia cattura immagini di tragedie, di eventi, ma anche la scienza che con le foto dallo spazio ci mostra mondi lontani e ingigantisce i piccoli esseri del microcosmo che ci circonda!
La mostra scambio Photo '90 è uno spazio di tempo che offre al visitatore, al curioso o al collezionista la possibilità di scoprire pezzi rari, curiosi, antichi o all'avanguardia e meglio di ogni altra spiegazione parlano queste immagini che dimostrano quando il "dialogo visivo" sia importante, lascerà quindi alla moderna fotografia di illustrarvi alcuni tra gli oggetti più curiosi, interessanti e preziosi.

 

Siamo a fine '800 e questo album fotografico racconta la storia di una famiglia austriaca. Stupendo l'album e interessanti le foto d'epoca: la storia di una famiglia della borghesia di fine secolo.

 

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Stessa epoca per questa macchina fotografica che potrebbe essere stata utile ad un James Bond dell'800. Si presenta come un volume, ma basta sollevare quella che apparentemente sembrerebbe una chiusura con lucchetto per scoprire "l'occhio", l'obiettivo di una macchina fotografica! Una dedica del 1905 riporta il nome del donatore e del ricevente, e i nomi storici e noti, che vorrei svelarvi, avvalora ancor più questo oggetto insolito e prezioso, appartenente ad un collezionista anonimo, che non compare nelle foto, e ringrazio.

 

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più recente è questo proiettore degli anni '50, curiosi i prisma, probabilmente oggetti per
giochi di luci e colori, mentre l'apparente cannocchiale è sì un ultramoderno cannocchiale, ma funziona anche da cinepresa e macchina fotografica!

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E non mancano tipi simpatici come questo ex addestratore dei paracadutisti della mitica Folgore passato al mondo della fotografia, o insolite macchine fotografiche-giocattolo come questa esposizione e il piccolo pupazzo-scatta fotografie che tiene in mano il venditore.

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Dall'angolo antico al moderno teleobiettivo, pochi passi per un salto di secoli!

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La fotografia è l'oggetto indispensabile per i nostri viaggi e le foto vincitrici del concorso sono esposte nello stand della rivista "Oasis", mentre mi lascio trascinare dalla mitica Nikon!

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Dulcis in fundo la gastronomia della Val Tidone ha presentato una selezione dei suoi vini e di salumi nello spazio gastronomico e nell'angolo ristorazione non sono mancati i piatti del territorio.

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Non poteva mancata la Sala Posa con una bella modella a posare per gli scatti di giornalisti e fotografi. E a me non resta che lasciarvi con queste immagini.

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