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foto Matteo Saraggi
Potrebbe chiamarsi "Il Nizza e le sue vigne" in tour che dai "bricchi" di Canelli ha condotto cinque giornalisti alla scoperta del territorio.
L'incontro è iniziato a Canelli, nell'Azienda Agricola Avezza, con la degustazione di alcuni vini ed è proseguita con un viaggio alla scoperta delle vigne del "Nizza", collocate sulle alture nizzesi e a Loazzolo per degustare i formaggi locali.
Si inizia quindi degustano varie annate di produzione, ascoltando la storia di ognuna e quella della famiglia che da anni si tramanda la cultura del vino: ottimi i vini.
Nell'attesa del riordino e della preparazione per il pranzo nell'aia, si parte sotto un cielo grigio che promette pioggia, ma non senza prima aver scattato velocemente le foto di servizio per timore che quell'ultimo tenue raggio di sole che fa capolino tra le nuvole e le "quasi goccioline" che giocherellano pronte a scendere sui vigneti, ci impedisca di fotografare uno stupendo paesaggio, simile ad un ondoso mare verde!
... Verde di vigneti!.
Fortunatamente il tempo... avrà un ripensamento e dopo poco il sole riapparirà e ci accompagnerà per tutta la giornata, anche se rendendo le ore più simili ad una sauna che ad uno spazio di relax.
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Dall'alto del "bricco" i vigneti dominano i tetti di Nizza.
Qui e l' il rosso dei tetti macchia il verde dei vigneti, mentre un campanile si alza verso il cielo, quasi a voler unire i due mondi e il verde delle boscaglie, dei vigneti e dei campi, si confonde con il cielo che tra una nuvola e un azzurro disegna luci e ombre sulle colline.
Il vigneto è stupendo, con la sua geometria, il ciabot che si affaccia su una piccola radura e i sentieri polverosi che ridiscendono il versante.
Si torna nella città... "Dell'Assedio", delle "Cattedrali Sotterranee" dei "Grandi del vino", Gancia, Riccadonna, Bosca, Contratto.
Il pranzo è pronto e nell'attesa si visitano le cantine.
La sala degustazioni Avezza si è trasformata nella sala da pranzo che ci permetterà di degustare anche la cucina casalinga e i salumi locali, e immagino la gentile signora Gabriella con le altre donne di casa intente a preparare i tajarin che ci serviranno, le bruschette, l'ottima focaccia salata e la torta di nocciole.
Il tempo scorre e le ore si susseguono tra l'ascolto dell'altro gruppo di invitati, tutti amici ciarlieri e in vena di farci partecipi conviviali delle loro sollazzevoli storie a metà strada tra il faceto e lo stappare bottiglie, e i mie pensieri che scorrazzano indietro nel tempo, ai tempi dei nostri nonni e del nonni... dei nonni!
Si risale sul pulmino e si parte per Loazzolo, per degustare i formaggi dell'Azienda Agricola Cavallero.
Il lungo tavolo per le degustazione è pronto e dal pacchetto che ci attende in fondo alla tavolata escono ad uno ad uno i piatti confezionati con quattro tipi di formaggio locale, tutti ottimi.
Poco dopo torneremo sull'aia e con immensa gioia rivedrà le tipiche "balle di fieno, quadre", come facevano una volta e mi regalerà delle stupende foto "d'antan" (dialettale: d'epoca), con gli uomini che con il forcone gettano il fieno, di erba medica) sul fienile.
Che meraviglia, per un attimo il Tempo si è fermato ai "bei tempi".
A malincuore mi allontano da questo spazio fuori dal tempo e risalgo sul pulmino per il ritorno a Canelli, ma percorrendo il giro delle colline, salendo per tornanti sino al Santuario dei Caffi a Cassinasco per poi ridiscendere verso Canelli.
Una sosta sul punto più alto della collina e tutt'attorno, sotto di noi, un'estensione di vigneti, selve, paesi, in una visione stupenda, indescrivibile. Lascio che gli altri si allontanino per osservare il panorama e resto silenziosa a pensare, mentre un vento che soffia perennemente, 365 giorni all'anno scuote gli alberi, quasi minaccioso.
Il cielo sopra di me, il verde dei campi, l oro delle spighe, i vigneti dalle mille geometriche
figure, tutto racchiude il mondo contadino, dove la mano dell'uomo da millenni strappa alla terra il pane quotidiano e oggi noi la deturpiamo, la violentiamo, la distruggiamo.
E davanti a questa immensità mi sento piccola, un misero granello in mezzo alla natura: ad una Natura Immensa... come i miei Pensieri.
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