Anche quest'anno il "Boroli Wine Forum" alla cantina La Brunella di Castiglione Falletto (CN), ha proposto un tema su cui si sono confrontati giornalisti, produttori ed esperti del settore e quest'anno argomento del forum sarà "Il vino " social": vino Social inteso some socializzare e Social come network!
Un'edizione che vede a confronto giornalisti come Enzo Vizzari direttore de "Le Guide dell'Espresso" e produttori come Lamberto Vallarino Gancia della "F.lli Gancia" e l'ospite francese Bruno Paillard della "Maison Champagne Paillard".
A moderare il forum Enzo Vizzari che ha presentato il tema sulla socialità del vino, riconoscendogli il ruolo di "strumento di aggregazione a tavola ma anche fuori tavola e lungo tutta la giornata".
In questa era computerizzata e in continua evoluzione è indispensabile utilizzare i moderni mezzi di comunicazione migliorandone la conoscenza. Nuove tecnologie, nuove necessità di fare pubblicità, di entrare in contatto con tutto il mondo in breve tempo, di proporsi ai clienti di tutte le nazioni o di essere sempre al corrente di ciò che avviene nel settore di interesse, o anche semplicemente per approfondire la propria cultura su qualcosa di specifico o confrontarsi. Vizzari affronta delle statistiche: in Cina oltre il 60% dei consumatori di vino utilizza il web per informarsi e le scelte avvengono tramite il passaparola in rete, mentre Italia e Francia supera di poco il 10%.
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Gancia conferma l'utilizzo della comunicazione tramite il web, e che i social network sono il presente e il futuro del vino ed è quindi necessario comprendere come comunicare e come usare la rete e sottolinea che il segreto dei vini di "Casa Gancia" sta in cinque elementi fondamentali: La marca che deve essere forte e che è quella che determina il successo, il territorio, il vitigno, l'annata e il rapporto qualità/prezzo.
Secondo l'ospite francese Bruno Paillard produttore della "Maison Champagne Paillard" e a capo della commissione "Appelation" del Comitè Interprofessionnel du Vin de Champagne che riunisce i viticoltori della Maison de Champagne, esiste un problema tra marca e denominazione ed è proprio la denominazione la più importante, da difendere perchè è il riconoscimento e si deve fare in modo che quella zona sia una zona geografica protetta. L'esportazione di Champagne in alcuni paesi ha ancora dei problemi che costringe a comunicare con le associazioni territoriali di quelle località che comunicano con i migliori produttori attraverso internet. I francesi utilizzano molto i siti specifici, come www.champagne.fr e ora stanno diffondendo informazioni anche tramite i social network come twitter e facebook.
Discussione accesa sul potere dei critici e delle Guide dei vini, Filippo Mazzei dei "Marchesi Mazzei" ha ricordando che in passato il successo di un vino era legato a queste guide mentre oggi la pubblicità passa tutta via internet e anche i piccoli produttori possono trovare le opportunità che offre il web, ma che questa moderna tecnologia crea qualche difficoltà a quelli della sua generazione e per questo lui si è circondato di giovani che lo aiutano nella gestione della comunicazione in rete.
Per Antonio Galloni editore di "The wine Advocate", la rete non è solo comunicazione, è business, anche per Luciano Pignataro giornalista di wine blogger, internet è uno strumento non una filosofia, mentre Sara Tieni giornalista per vanityfair e vanityfood ritiene che il pubblico pretenda la qualità, che la sappia riconoscere e la vada a cercare: beve meno ma meglio. Per Achille Boroli, che ci ha ospitati, il web è "un'esperienza che comprende anche la condivisione, il momento dell'assaggio, la compagnia che, grazie al web, non fa che arricchirsi".
Al termine del dibattito hanno preso la parola anche i giornalisti e i produttori presenti dando vita ad un interessante scambio di domande e opinioni.
E allora aspettiamo il 2012, per sapere quale sarà il tema e quali gli ospiti.
