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REGGIA DI VENARIA (TORINO)
foto Matteo Saraggi
E' difficile trovare le parole per descrivere sensazioni ed emozioni che vanno oltre l'immaginazione quando lo spettacolo che compare dinanzi a te di indescrivibile bellezza tanto da lasciarti esterrefatto, incredulo e stupito!
 Confesso che a me capita spesso, il fondo il mio lavoro mi porta alla ricerca di paesaggi mozzafiato, opere d'arte stupende, luoghi fantastici e misteriosi, ed ogni volta lo stupore e le sensazioni sono diverse ma sempre intense, e così voglio farvi partecipi delle mie emozioni, sensazioni e stupore di una giornata che scivola sulle acque della laguna... fuori dal tempo!
Oggi il lavoro mi conduce alle Scuderie Juvarriane della Reggia di Venaria per la preview e la cerimonia d'inaugurazione con conferenza stampa di presentazione della "Barca Sublime", il Bucintoro dei Savoia.
La Reggia si staglia in tutta la sua grandezza. Maestosa, imponente, èli, in bilico tra la storia e i misteri celati dentro le sue mura. Misteri di stato e di congiure, segreti di dame e alcova, di volteggiare di danze nelle sale barocche, di chiacchierii di corte, passeggiate nel Parco e negli stupendi giardini.
 Con l'impeccabile organizzazione di sempre, all'ingresso le hostess ti danno il benvenuto e avvertono che tra poco inizierà lo spettacolo: immagino un filmato, una rievocazione narrativa, magari con costumi d'epoca.
Sbagliato! Lo spettacolo offrirà una scenografia inimmaginabile: complice le moderne tecnologie al computer!
All'ingresso, la "Sala d'Ouverture"resta nella penombra. D'un tratto un dipinto, stranamente pendente, si anima e riproduce il viaggio della Barca Sublime da Venezia, dove fu costruita, a Torino, dopo un mese di navigazione sul Po. Il viaggio inizia con una celebre opera del Canaletto (1727), con il bacino di San Marco e termina con le sponde torinesi dell'opera del Bellotto, del 1749, il tutto accompagnato da musiche di Vivaldi.
La seconda stanza, anch'essa nella penombra èil prologo, il "Teatro della Memoria".
Lo scenario èquello di un teatro con sette personaggi, tra storia e fantasia, che, seduti nei palchi si raccontano al' visitatore mentre nell'oscurità giochi di luci ed ombre illuminano le loro figure.
l'architetto di Corte, Filippo Juvarra; il re Vittorio Amedeo e il figlio Carlo Emanuele III; la sarta romana dello Stato Pontificio, Elide Spizzichino, in servizio a Torino; il Mastro d'Ascia Matteo Calderoni, di Venezia; Marco Antonio da Burano, costruttore navale, e Narciso, il figlio di Cefiso, dio del fiume.
La trama del loro dialogo èlegata al Juvarra che parla della sua passione e dell'ingegno nel costruire finzioni sceniche, artifici e forme che il Maestro d'Ascia e il costruttore Marco Antonio hanno poi utilizzato per costruire lo scafo, le statue, gli stucchi e le dorature.
 Il re Vittorio e suo figlio rivivono fortune e contrasti, mentre la popolana Elide èla voce ironica e graffiante del popolino. I corpi lignei parlano e il visitatore ascolterà Narciso, mentre da prua ci invita alla bellezza.
Inizia il viaggio della "Barca Sublime".
Il viaggio a ritroso nel tempo ci conduce in quei luoghi che hanno segnato le epoche e il potere della Torino regale, tra Palazzi e Regge di quell'epoca sino al 1731, il tempo della Barca dei Sogni in un fluttuare onirico.
"Il Sogno".
Una donna bellissima, in abito del 700 compare improvvisamente sopra le nostre teste, immersa nelle acque del fiume con gli abiti che fluttuano simili ad alghe mosse dalle correnti.
Scompare, poi d'improvviso ricompare come in un delizioso gioco trascinante in qualcosa di emozionante, sensuale. Ci osserva, sorride, canta e il corpo fluttua nelle acque come una sirena ammaliatrice il cui canto ci stordisce, rapisce nella sensualità di un incontro amoroso accompagnato dalla coinvolgente musica di Vivaldi.
"La tempesta".
Un susseguirsi di figure che narrano storie di amori di Corte, con i due amanti che si rincorrono. I sensi scossi dalle emozioni, uno sguardo, un bacio, una carezza alimentano l'incontro mentre un rifiuto crea scontri dei sensi nell'eterno conflitto del gioco d'amore.
 Le luci soffuse accompagnano tutte le scenografie, le scene o meglio gli atti recitati come a teatro, e fanno da sfondo alla Barca Sublime, una stupenda "peota", la barca veneziana con otto vogatori che un tempo veniva usata per le regate, oggi unica barca da parata sopravvissuta ai secoli, nata nei cantieri veneziani. Donata ai Savoia fu la protagonista delle sfarzose feste fluviali sul Po torinese che scorre presso il Castello del Valentino. Venne utilizzata per i matrimoni regali nel 1775, 1842 e nel 1867.
E' decorata dall'intagliatore Calderoni e dallo scultore Egidio Goyel che èl'autore dello stupendo timone a forma di drago.
A prua si notano le sculture dorate del Po e dell'Adige con Narciso, simbolo della regalità che si specchia nell'acqua. A" poppa" notiamo cavalli cavalcati da putti. Lo scafo ècontornato da decorazioni di nereidi, delfini e tritoni. Al centro la cabina che ospitava i sovrani e la corte, scolpita e decorata da pitture con soggetti storici e allegorici. Sul ponte stavano i rematori.
Sotto l'imbarcazione il pavimento èun gigantesco specchio che riflettendo le immagini che si proiettano dal soffitto della sala pare che essa galleggi sull'acqua!
Lo "Spettacolo multimediale" di Davide Livermore.
La "Barca Sublime" e il "Palcoscenico Regale Sull'acqua" offrono uno spettacolo stupefacente grazie a Davide Livermore, uno dei più noti registi d'opera, che opera a livello internazionale in tutti i teatri del mondo, tra i quali La Fenice, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, e in altre parti del mondo, come Avignon, Bilbao, Madrid, Philadelphia, Seoul, Tokyo, Valencia, ecc.
Livermore ha diretto la parte artistica, drammaturgica e l'allestimento.
Si èavvalso dell'intervento di Video Design, 3D Designer, Video Editor, Motion Graphics Designer, attori, stylist, sound design, make up, operatori video, riprese subacquee.
Molto bello il catalogo "La Barca Sublime - palcoscenico regale sull'acqua".
La Reggia di Venaria Reale èdichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.
La mostra èstata realizzata dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale in collaborazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.
La "Peota dei Savoia" èstata consegnata in comodato al Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale dalla Fondazione Torino Musei, Palazzo Madama-Museo Civico d'Arte Antica.
l'intervento di restauro èstato promosso e finanziato dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e realizzato dalla Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro dei beni Culturali La Venaria Reale, con l'alta vigilanza e supervisione della Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropoligici del Piemonte.
"Il convegno"
A termine della visita si èsvolto il convegno, presieduto da Fabrizio Del Noce, Presidente del Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale.
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