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agriumbria 2024 orientati al futuro il motto della 55a edizione 01 

Il meglio del patrimonio zootecnico italiano è stato presentato ad Agriumbria 2024 con 450 stand e 2800 marchi per l'edizione più grande di sempre.

La 55a edizione del Salone nazionale della zootecnica, dell'agricoltura e dell'alimentazione, in programma dal 5 al 7 aprile presso l'Umbriafiere, ha riunito i migliori capi e migliori allevamenti italiani nei diversi concorsi e rassegne. Al centro, come da tradizione, anche grazie alla partnership tra la fiera e l’Associazione italiana allevatori (A.I.A.), i bovini da carne, le razze da latte e quelle a doppia attitudine. Una tre giorni di presentazioni, confronti, contatti, approfondimenti in quello che, orgogliosamente, è definito il polo nazionale delle carni italiane. All’inaugurazione ha presenziato anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Nel programma di Bastia Umbra due mostre nazionali curate da ANABIC dedicate alla razza Chianina, con la 37a edizione, e alla Romagnola (31a edizione). Mentre le altre tre razze del circuito, Marchigiana, Podolica e Maremmana erano presenti nell'ambito della tradizionale esposizione degli animali di Italialleva, cuore di Agriumbria. Restando ai concorsi tecnici, la mostra nazionale di ANACLI è giunta alla diciannovesima edizione per la razza Limousine e alla undicesima edizione per la Charolaise. Spazio anche alla Frisona Italiana, regina delle bovine da latte, che insieme a Chianina e Limousine è stata anche al centro della giornata didattica con la gara di valutazione morfologica riservata agli studenti degli Istituti agrari e professionali d'Italia.

Nel quadro delle razze in vetrina, oltre alla Frisona italiana, protagonista della mostra interregionale curata da ANAFIBJ (ass. allevatori Razza Frisona, Bruna e Jersey Italiana) e da AAUM (Associazione Allevatori Umbria e Marche), nell'area Italialleva è stata presentata la Pezzata Rossa Italiana, simbolo della duplice attitudine (latte e carne) e per la prima volta ad Agriumbria a rappresentare la ricca biodiversità, le razze bovine Mucca Pisana, Pontremolese e Garfagnina.

agriumbria 2024 orientati al futuro il motto della 55a edizione 02

Altro comparto importante per la zootecnia del Centro Italia e non solo è sicuramente quello ovicaprino: confermato il concorso nazionale riservato agli Arieti della Razza Ovina Sarda (terza edizione) iscritti al libro genealogico e quello riservato alle Pecore iscritte al libro genealogico (seconda edizione) organizzati dall’Assonapa. Sempre ben rappresentata la specie cunicola con l'esposizione curata dall'ANCI (Associazione nazionale coniglicoltori italiani) e infine, grazie all'organizzazione della locale Associazione allevatori Umbria e Marche c’è stata una significativa vetrina delle razze equine e asinine del territorio. Quello di Bastia Umbra, con esposizioni, mercato, aste, gare di valutazione e analisi morfologiche, si conferma quindi come uno degli eventi più importanti a livello nazionale per il settore zootecnico.

Come sempre grande rilievo è stato dato alla parte zootecnica con la fiera che si conferma Polo italiano delle carni. I nuovi spazi a disposizione di questa nuova edizione hanno consentito ad Agriumbria di ampliare settori merceologici già presenti. Al comparto della forestazione è stata destinata un'area demo e dimostrativa, una novità che si rivolge alle aziende agricole delle zone montuose e appenniniche.

Spazio anche alle eccellenze gastronomiche. Agriumbria è un’importante vetrina per l’agroalimentare che dimostra tutta la sua vivacità dovuta alla qualità, all’innovazione ed alla tracciabilità dei suoi prodotti alimentari che possiedono una forte identità territoriale
Per gli addetti ai lavori e agli appassionati diversi convegni per confrontarsi sui temi più rilevanti per il mondo agricolo: dalla filiera al miele fino alle energie rinnovabili.

«A Bastia Umbria – ha affermato il presidente ed il direttore generale AIA, Roberto Nocentini e Mauro Ronda – oltre al ricco programma tecnico ed espositivo ed all’importante momento di confronto che organizziamo nella parte convegnistica ribadiamo il sostegno che come allevatori italiani vogliamo dare alle battaglie contro l’avanzare delle pericolose idee di immettere sui nostri mercati cibi sintetici o ultra processati, di cui non si conoscono pienamente le ricadute sulla salute umana, ma che sicuramente nuocciono al modello di una zootecnia come quella italiana fondata sul rispetto della natura e dell’ambiente, delle tradizioni e delle innovazioni introdotte solo su basi scientifiche».

A sua volta Fabrizio Soro, Presidente AAUM (Associazione Allevatori Umbria e Marche) ha dichiarato: «Agriumbria da oltre mezzo secolo rappresenta un’occasione importante per mostrare ad un sempre numeroso pubblico di addetti ai lavori la bellezza e la grande varietà delle razze maggiormente allevate nel Centro Italia e non solo. Una zootecnia di eccellenza, di forte e radicata tradizione, espressione di territori e di saperi unici.»


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