Arte e dintorni

ultimi aggiornamenti sugli scavi archeologici al santo sepolcro 01

Nel dicembre del 2023, il Dipartimento di Scienze dell'Antichità dell'Università di Roma Sapienza ha presentato ai responsabili delle Comunità un aggiornamento sul progresso degli scavi archeologici presso il Santo Sepolcro a Gerusalemme. Le ricerche, condotte ininterrottamente fino al 7 ottobre e poi riprese il 3 dicembre, si sono concentrate su diverse aree, tra cui la Rotonda sud-orientale, lo spazio antistante l'Edicola e il deambulatorio nord-orientale, suddivise in 6 aree di scavo per un totale di 369 m2. L'obiettivo era mantenere la funzionalità del luogo per i pellegrini e le necessità liturgiche.

Nel corso degli scavi, sono stati effettuati carotaggi per comprendere la profondità dei depositi e ricostruire l'andamento dello sfruttamento della cava. Si è confermato l'andamento nord-ovest/sud-ovest della coltivazione primaria della cava, con notevoli dislivelli verso sud-est. Sono emerse strutture di età romana nell'area del deambulatorio, includendo tratti di strade sotto le murature della basilica cristiana. In particolare, è stata identificata una strada gradata con orientamento est-ovest, dotata di marciapiede, non più funzionale al momento della costruzione della chiesa paleocristiana. Questi reperti forniscono elementi importanti per iniziare a delineare un quadro insediativo di età romana, sebbene sia necessario coordinarli ulteriormente con la topografia dell'area.

Nella zona della Rotonda, focalizzata sulla prima età cristiana, sono stati identificati reperti di rilevanza. Sotto l'Edicola attuale è stata trovata una base circolare in marmo, di circa 6 m di diametro, attribuita alla prima monumentalizzazione della tomba venerata. Questa base appartiene a un sacello a base circolare con gradini e recinzione liturgica, situato nell'attuale Cappella dell'Angelo.

Verso la fine del IV secolo, la configurazione è cambiata con la costruzione della Rotonda. Un deposito monetale datato al III e IV secolo, rinvenuto nel 2022, indica la cronologia di questa trasformazione. La presenza della Rotonda ha comportato la dismissione del colonnato attorno all'Edicola e dello stilobate di fronte ad essa. Sia l'interno dell'Edicola che l'area antistante sono stati rinnovati e dotati di una nuova pavimentazione.

I resti della basilica sotto il deambulatorio medievale riconducono alla prima sistemazione cristiana dell'area. La testata dell'abside nord, i blocchi di calcare locale, il sistema di canalizzazione delle acque, e la fondazione del triportico sono riconducibili a questa fase. Nel XI secolo, l'intervento di Costantino Monomaco ha portato modifiche, incluso l'aggiunta di un'abside ad est.

Nel XVI secolo, l'Edicola ha subito trasformazioni documentate da lastre di rivestimento con graffiti di pellegrini, risalenti fino al XVIII secolo. Tracce dell'assetto nel 1609 e la documentazione archeologica mostrano gradini, un altare, e un corridoio sopraelevato. Fasi successive, anteriori all'età medievale, sono rilevate in pavimentazioni marmoree riutilizzate, mentre fasi più recenti includono i residui dell'incendio ottocentesco, restauri del Mandato Britannico, identificati dalle basi dei plinti in cemento e sottoservizi sotto la pavimentazione.

Photo credit: ©Archivio Università La Sapienza, Roma


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