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vacanze a sharm el sheik consigli utili per evitare qualsiasi imprevisto 03

 

Sharm El Sheik è una delle più note località turistiche balneari egiziane; è situata nella parte meridionale della penisola del Sinai ed è bagnata dal Mar Rosso; è caratterizzata dalla presenza di splendide spiagge, da un mare con un’acqua cristallina e da una barriera corallina di inusuale bellezza.

Il suo sviluppo come località turistica è iniziato nella seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso e, da quel momento, il numero di visitatori è aumentato progressivamente e oggi sono milioni i turisti che ogni anno scelgono la “Baia dello Sceicco” come loro meta di vacanze.

A Sharm El Sheik il clima è secco e caldo per quasi tutto l’anno e i flussi turistici non si fermano mai, anche se i periodi migliori per un soggiorno sono quello che va da marzo a maggio e quello che va da settembre a novembre. I mesi più caldi, con temperature massime che vanno dai 35 ai 45 °C circa, sono quelli estivi, mentre i mesi più “freddi” (temperature massime comprese tra i 20 e i 25 °C) sono dicembre e gennaio. I bagni in mare sono possibili senza particolari problemi a partire da aprile fino a novembre. Le precipitazioni piovose sono rare, anche nei mesi invernali.

Qualche consiglio per una vacanza a Sharm El Sheik senza imprevisti
Nel caso in cui stiate programmando una vacanza a Sharm El Sheik potranno tornarvi utili alcuni consigli perché quando si parte per una vacanza, breve o lunga che sia, soprattutto se si oltrepassano i confini nazionali, è sempre opportuno essere preparati a eventuali imprevisti.

Per quanto riguarda le restrizioni COVID-19, è utile sapere che in Egitto sono state tutte eliminate a partire dal 17 giugno 2022. A prescindere dal COVID è importante sapere che per l’ingresso in Egitto non sono previste vaccinazioni obbligatorie.

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Per quanto riguarda i documenti necessari all’ingresso, è necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi alla data di arrivo nel Paese. Il visto, obbligatorio, va richiesto al Consolato o all’Ambasciata d’Egitto. Solamente nel caso di turismo è possibile entrare in Paese con la carta d’identità elettronica o cartacea valida per l’espatrio (validità residua superiore ai sei mesi); sono altresì necessarie due foto formato tessera per ottenere il visto da richiedere alle autorità locali di frontiera; in assenza di foto il visto d’ingresso non sarà rilasciato.

È fondamentale tenere in debito conto che, in vari casi, la situazione delle strutture sanitarie pubbliche non può essere definita eccelsa; più elevato è invece il livello delle strutture sanitarie private, ma i costi sono particolarmente elevati; è quindi decisamente consigliabile un’assicurazione sanitaria Sharm El Sheikh che ci metta al riparo da imprevisti di carattere sanitario. Europ Assistance, per esempio, propone l’assicurazione Viaggi Europa che garantisce l’assistenza sanitaria ovunque in Europa e anche in Egitto; la protezione offerta da Viaggi Europa è completa: protezione Covid-19 (prolungamento forzato del soggiorno), assistenza sanitaria 24/7, rimborso delle spese mediche, assistenza stradale e protezione del bagaglio, assistenza familiari e assistenza on the road. Nel caso di soggetti di età inferiore ai 70 anni è garantita anche la copertura per malattie pregresse e/o croniche.

Sempre relativamente agli aspetti sanitari, è opportuno sapere che le condizioni idriche e igienico-sanitarie nel Paese non sempre sono di buon livello; il rischio di contaminazione delle acque è concreto per cui è sempre consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate evitando di aggiungere ghiaccio. Prima di consumare frutta con la buccia è sempre consigliabile procedere con la disinfezione delle mani.

Un ultimo utile consiglio è quello, prima della partenza, di registrarsi al servizio messo a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Dove siamo nel mondo”. È sufficiente collegarsi al sito, creare un account e inserire la tipologia di viaggio e i dati anagrafici; è un servizio utile che permette un più rapido intervento dell’Unità di crisi della Farnesina nel caso di emergenze (calamità naturali, disordini di ordine politico, pirateria marittima ecc.).


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