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FERMIGNANO (PU) - PRIMA DOMENICA DI SETTEMBRE

Sono i bicicli, antesignani della moderna bicicletta, i protagonisti dell’originale corsa che si tiene la prima domenica di settembre a Fermignano, ridente cittadina marchigiana a pochi passi da Urbino, celebre per aver dato i natali al sommo architetto Donato Bramante e per i suoi monumenti: il ponte e l’imponente torre romana.

Il “Gran Premio del Biciclo Ottocentesco” è una vera e propria gara tra le sette contrade della cittadina pesarese che si sfidano, lungo le vie del centro storico, per aggiudicarsi l’ambito trofeo.

L’idea di questa manifestazione, che non trova riscontro in nessun paese del mondo, nacque e prese consistenza nell’ambito della Pro Loco fermignanese nel 1966. A partire da questa data, per alcuni anni venne disputato nel mese di luglio un “Gran Premio” unico nel suo genere, che riscosse in breve un clamoroso successo di pubblico e un interesse vivissimo in Italia e all’estero. Dopo un periodo di appannaggio e completo abbandono, oggi i vecchi bicicli, oliate le grandi ruote un po’ arrugginite dal tempo, rivivono da vent’anni questa straordinaria gara che si tiene ogni prima domenica di settembre, ovviamente nel centro storico di Fermignano.  A contorno della manifestazione la locale Proloco organizza mostre, sfilate storiche, spettacoli, animazione e degustazioni di prodotti tipici locali.  

A 110 anni dall’ideazione di questo antesignano della moderna bicicletta, i concorrenti con indosso i caratteristici costumi di fine secolo, in sella ai velocipedi si contendono il “Biciclo d’oro”, il trofeo posto in palio per quella che a buon diritto può dirsi la più originale corsa sui leggiadri cavalli d’acciaio. A contendersi il podio sono le sette contrade: Cà L’Agostina, Calpino, La Pieve, La Torre, San Lazzaro, San Silvestro, Santa Barbara.

Sulla gara vige un rigido e severo regolamento. Il percorso, da percorrere due volte, è di 3056 metri. Vengono effettuate tre batterie eliminatorie, ciascuna di sette partecipanti. Il primo e il secondo di ogni batteria disputeranno la finale, seguita lungo tutto il percorso da attenti giudici. 
 

LA STORIA DI FERMIGNANO

Nella Valle inferiore del Metauro, in un’ansa che un tempo rivestiva notevole importanza dal punto di vista strategico, sorge Fermignano, cittadina di origini romane, luogo natale di Bramante e meta preferita di Tasso.
La tradizione vuole che Fermignano sia sorta intorno al 200 a.C. per opera di un legionario romano, tale Firmidio, dal quale prese il nome (prima Firinidianus e poi Fermignano).
Qui vicino, nella piana di San Silvestro, fu combattuta la battaglia del Metauro, nel 207 a.C., tra romani e cartaginesi. Grazie al ponte che attraversava il Metauro, la cittadina fu luogo strategicamente importante e lo conferma la massiccia torre medievale eretta a fianco del ponte.
E’ nota per aver dato i natali a Donato Bramante, il grande architetto rinascimentale (1444-1514) che, formatosi alla corte di Urbino, raccolse l''eredità spirituale del Brunelleschi e dell''Alberti e gettò le basi per la "nuova" architettura rinascimentale.
Merita anche ricordare la bella villa gentilizia che sorge a circa un chilometro dal nucleo abitato: “l''isola”, così detta perché costruita su un terreno circondato per tre lati dal Metauro. Di gradevoli linee rinascimentali, era di proprietà dei Conti Bonaventura e ospitò nell''estate del 1578, e per questo è ancor oggi ricordata, Torquato Tasso che li scrisse "Al Metauro”.
All’interno del territorio comunale, lungo la via consolare Flaminia, resta da segnalare uno dei luoghi più suggestivi, la Gola del Furlo. Nel punto più stretto, l’imperatore Vespasiano fece scavare nel 76 d.C. una apertura sulla roccia che affianca un''altra augusta galleria di origini più antiche. Poco oltre la Gola, oggi riserva naturale dove nidificano ancora le aquile, c’è l’abitato di Pagino, luogo in cui (secondo un’antica tradizione) fu combattuta la battaglia tra Narsete e Totila (552 d.C.), evento che segnò la fine del dominio dei Goti in Italia.
Nel periodo che va dal Medio Evo al Rinascimento, Fermignano visse un’esistenza tranquilla e fiorente, sotto la protezione dei Duchi del Montefeltro signori di Urbino, dai quali ricevette una parvenza di autonomia nel 1607, anno in cui Francesco Maria II della Rovere (ultimo Duca) istituì un consiglio locale composto di ventiquattro membri con l’incarico di amministrare Fermignano e le ville dipendenti. Soltanto nel 1818 fu decretata l’emancipazione vera e propria sotto forma di Comune.  

Gastronomia e menù tipici

Piatti dell''antica tradizione marchigiana e prodotti locali

Un discorso a parte merita la gastronomia di Fermignano e del suo territorio, l’entroterra pesarese. Ci troviamo nelle Marche, ai confini con la Romagna, la vicina Toscana e Umbria.

Qui primeggia il pregiato tubero, ovvero il tartufo bianco e nero pregiato. Anche se la stagione di produzione di quello bianco pregiato è da ottobre alla fine di dicembre, il tartufo si trova tutto l’anno. Sono infatti diverse le specie che, a seconda del periodo, si possono reperire dal sottosuolo: dal bianchetto, al tartufo nero pregiato, allo scorzone nero tipico estivo, passando per il tartufo nero d’inverno fino al moscato.

Tra i prodotti tipici spiccano: la "Casciotta di Urbino", il Formaggio di Fossa, il "Pane di Chiaserna", la "Carne di Vitellone Marchigiano" e due vini il "Santangiolino" e il “Visner” (entrambi dolci). Non vanno dimenticati prosciutti e salami locali, formaggi, confetture. Passando ai dolci troviamo: crostate, ciambelle dolci, cresce di Pasqua dolci e al formaggio. Il tutto annaffiato da vini tipici della zona quali: Bianchello del Metauro, Rosso dei Colli Pesaresi e Sangiovese.

In occasione del Gan Premio del Biciclo Ottocentesco Fermignano fa di più. Sin dal venerdì che precede la kermesse, le varie contrade allestiranno le taverne poste nel centro storico della città. Si tratta di caratteristiche locande dai sapori ed odori antichi. Anche in questo settore ci sarà una gara molto serrata fra le varie contrade. Le ricette della nonna saranno rispolverate così che ogni visitatore potrà degustare con i sapori, la storia della cucina locale, che racchiude il gusto e la fantasia di tutta la tradizione culinaria marchigiana.
Si potranno assaggiare primi piatti caratteristici come polentone, tagliatelle tartufate o ai porcini, pappardelle al cinghiale o alla lepre; secondi a base di agnello con la caratteristica coratella, di cinghiale e cacciagione, arrosti misti e cresce sfogliate (specialità unica della zona), salsicce alla brace, fagioli e trippa.

I contradaioli in costume serviranno i piatti tipici dei lori menù, mentre gli ospiti delle locande saranno allietati da attrazioni di artisti di strada e dalla musica rinascimentale dei menestrelli. 

Hobby in piazza

Artigiani e hobbisti a Fermignano nei tre giorni di festa per il Biciclo

Numerosi banchi di espositori animano il centro storico di Fermignano nel week-end del Gran Premio del Biciclo Ottocentesco,  portando a conoscenza di tutti coloro che giungono nella cittadina metaurense i propri hobby. Si tratta di un’insolita esposizione dove partecipano principalmente gli abitanti della cittadina i quali mostrano le proprie creazioni e le loro collezioni, ma anche artigiani e hobbisti provenienti dal centro Italia.

Il programma della kermesse prevede anche l’originale mostra denominata “C’era una volta … dal 1850 ad oggi”, una rassegna dove poter ammirare l’utilizzo della bicicletta dalla sua nascita ad oggi. In esposizione le due ruote attrezzate di tutto punto utilizzate dal barbiere, dall’arrotino e da tanti altri artigiani costretti a motorizzarsi “a pedali” per girare per le campagne marchigiane per lavoro.

 STRUTTURE RICETTIVE

Il “Girasole Country House da Lorenzo” è una caratteristica dimora rurale della fine del 1700, sapientemente ristrutturata. Per gruppi numerosi fino a ad un massimo di sedici persone ci sono delle straordinarie offerte. Immerso nella campagna di Fermignano, "Il Girasole" unisce il piacere di un soggiorno tranquillo alla possibilità di mangiare in agriturismo i migliori piatti della tradizione locale. Lorenzo crea con cura ogni mese nuovi menu'', legati alla stagionalita'', freschezza e cura dei piatti. La fornita cantina, con i migliori vini marchigiani, nazionali ed internazionali. Tel. 0722.53579

L’albergo ristorante “Serra Alta” è collocato su un’altura da dove è possibile ammirare Fermignano. La cucina si basa sulla tipicità locale, ma spazia anche attraverso i classici piatti made in Italy. Tel. 0722.332525

Il ristorante “El Mascaron” è situano nel centro storico di Fermignano. Dalla tradizionale pizza al forno a legna, è possibile gustare piatti tipici marchigiani accompagnati a vini della casa. Tel. 0722.331683 

NEGOZI PRODOTTI TIPICI

Lungo il corso della cittadina si affaccia l’“Alimentari da Giusy”, negozio dove poter trovare a buon prezzo prodotti tipici locali: dai formaggi agli insaccati, senza tralasciare le prelibatezza al tartufo, miele e confetture. Tel. 329.3432196

Sempre nel centro storico non va dimenticato il “Forno Angeli”. Qui vengono prodotte vere prelibatezze gastronomiche. Famosi fra tutti i dolci: le tradizionali crostate, ciambelle dolci e paste secche; ma anche l’ampia scelta di pani e prodotti salati, come le cresce di Fermignano. Tel. 0722.332148 

STRUTTURE DI RISTORO TIPICHE

Struzzicheria, enoteca e piccola osteria dove poter degustare vere prelibatezze locali. Questa è “Trattostaria”, il locale situato in pieno centro. Tel. 349.3268263

Gelateria artigianale “Caffè Italiano”, piazza Garibaldi. Tel. 0722.332237

Enoteca “Bere Bene”, località Calpino. Tel. 0722.331250  

Per ulteriori informazioni: Infoline: Pro Loco Fermignano 0722.330523 - www.proloco-fermignano.it
Ufficio Stampa, Samuele Sabatini 329.6236574, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

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