Eventi

Giochi di fuoco, combattimenti rinascimentali a cavallo,
esibizioni di falconeria, mercato degli antichi mestieri:
domenica 24 agosto 2008 a Cormòns (Go)

A Cormòns nel mese di agosto di ogni anno si svolge una grande rievocazione storica dedicata a Massimiliano d’Asburgo, l’ultimo dei cavalieri. Tutta la cittadina diventa per un giorno un borgo medievale con mercatini, spettacoli, giochi di fuoco e un esercito di Lanzichenecchi che dà vita a giostre, combattimenti e tornei, con quasi un migliaio di figuranti.

Un tuffo nel passato, con l’arrivo dalla Germania di ben duecento Lanzichenecchi armati di tutto punto. Domenica 24 agosto Cormòns farà un passo indietro nel tempo con la Rievocazione Storica in ricordo di Massimiliano d’Asburgo. Un vero e proprio evento, con quasi mille figuranti. Il celebre esercito dell’imperatore d’Asburgo pianterà letteralmente le tende nella cittadina del Collio Goriziano, rinomata patria di vini, trasformandola per un giorno in un borgo del tardo Medioevo e del primo Rinascimento con tanto di campo militare, popolato di personaggi in costume, alle prese con le attività della vita quotidiana dell’epoca.

Nel complesso saranno quasi un migliaio i figuranti che animeranno le vie del centro, tornando ai tempi dell’imperatore asburgico, soprannominato l’Ultimo dei cavalieri per aver partecipato a ben 64 tornei, noto anche per la sua cultura e per il suo interesse per la musica e l’arte. Una figura eclettica, che Cormòns ricorda ogni anno con la rievocazione storica in onore dei benefici ottenuti nel 1518, dopo le sanguinose guerre contro Venezia: benefici che fra l’altro precedevano l’esenzione dal pagamento delle tasse, grazie ai vini di cui Cormòns e il Collio rifornivano la corte imperiale.

Si tratta di una manifestazione particolarmente spettacolare, sia per il numero dei partecipanti sia per la varietà delle esibizioni, dai combattimenti al teatro di strada, dai mercatini alle danze, tutto al ritmo di picchetti di tamburini, tra le vie ornate dai gonfaloni dell’epoca. Un personaggio, giunto appositamente da fuori, ogni anno impersona l’imperatore stesso. Alcuni anni fa è stato il borgomastro della città medievale di Frisach, in Carinzia.

Piatto forte della rievocazione è l’esercito dei Lanzichenecchi, che darà vita a combattimenti sia con le armi bianche che con cannoni e moschetti, i primi ad essere usati da un esercito. Fra l’altro farà la sua comparsa anche un cannone costruito appositamente per l’edizione del 2003, considerato la riproduzione storica più grande d’Italia. Scontri reali, inscenati da gruppi di armigeri in costume provenienti da vari paesi della Mitteleuropa, ma non solo, visto che il pubblico potrà immergersi nella vita di accampamento medievale, con i guerrieri che prepareranno le armi, si eserciteranno alla battaglia, mentre le vivandiere cucineranno i piatti tipici dell’epoca.

Tutti i figuranti sono cascatori di professione e maestri di scherma, provenienti dalla Germania come i veri Lanzichenecchi, a testimonianza della cura e del rispetto che gli organizzatori della manifestazione, l’associazione Castrum Carmonis, hanno avuto anche per i minimi particolari. Non mancheranno ovviamente i cavalieri, che si sfideranno come un tempo in un avvincente Torneo in barriera con spade e aste lunghe cinque metri, sempre nel rispetto della dura legge del tempo, secondo la quale perde il primo a essere disarcionato.

Ma i combattimenti non saranno l’unica attrazione della festa. Le vie di Cormòns saranno invase anche dai gruppi storici italiani e stranieri , che non solo sfileranno in uno spettacolare corteo in costume, ma riprodurranno aspetti della vita quotidiana dell’epoca di Massimiliano. Nel caratteristico ed animato mercato si potranno vedere venditori, maniscalchi, artigiani intenti a forgiare oggetti medievali, lavorando il cuoio, la cera o il legno. Passeggiando si potranno incrociare nobili vestiti di tutto punto, dame con elaborati costumi, giocolieri, musicisti e artisti di strada.

Agli spettatori più piccoli sarà riservata un’attenzione particolare, con compagnie di artisti che proporranno spettacoli di marionette e di giocolieri.

L’animazione continuerà per tutta la giornata, e sarà chiusa dai suggestivi giochi di fuoco: il cielo sarà illuminato da uno spettacolo di fuochi artificiali antichi, molto simili a quelli che Marco Polo vide nel suo viaggio in Oriente, annunciati dai tamburini con acrobatiche coreografie.

Massimiliano d’Asburgo, l’ultimo dei cavalieri

Massimiliano d’Asburgo “re dei romani” o, come lo ricordano a Innsbruck, Kaiser Maximilian I, nacque a Wiener Neustadt nel 1459 dall’inetto Federico III e da Eleonora del Portogallo. Sposò in giovane età Maria di Borgogna, nozze che gli permisero di espandere i suoi domini fino ai Paesi Bassi: alla morte della moglie ottenne, non senza resistenza, la reggenza degli stati olandesi per i suoi figli. In seconde nozze si unì con Bianca Maria Sforza, figlia di Ludovico il Moro, duca di Milano, con il preciso intento di ottenere il controllo dell’Italia settentrionale.

Massimiliano perseguì una intelligente diplomazia matrimoniale, grazie alla quale giunse a legare indissolubilmente la storia della propria discendenza alla corona di Spagna: il figlio Filippo sposò infatti l’erede al regno di Spagna Giovanna la Pazza, figlia di Ferdinando il Cattolico e Isabella di Spagna, mentre risale al doppio fidanzamento, imposto da Massimiliano, dei nipoti Ferdinando e Maria con i figli del re di Boemia e Ungheria l’unione di questa corona con la Casa d’Austria protrattasi fino alla I Guerra Mondiale. Dal primo di questi matrimoni, il successore Carlo V (e I di Spagna), Imperatore del Sacro Romano Impero, ereditò un impero vastissimo e lasciò un’impronta indelebile nella storia di Spagna. Massimilano morì a Wels nel 1519, mentre si recava a Vienna, dopo che gli era stato rifiutato per i troppi debiti ulteriore diritto di soggiorno a Innsbruck, capitale della sua reggenza in Tirolo e sua dimora preferita per l’abbondanza di selvaggina del circondario.

Intorno alla figura di Massimiliano si è creato nel tempo un alone epico, alimentato in parte dall’imperatore stesso nel Theuerdank e in altri poemi cavallereschi di chiaro intento autobiografico e autocelebrativo, e consolidatosi poi nel periodo romantico, quando le gesta di colui che proprio il Romanticismo tramandò definitivamente come “l’ultimo cavaliere” assunsero connotazioni davvero leggendarie.

Dalla letteratura emerge la figura di un monarca tra Medioevo e Rinascimento: dedito a divertimenti tipicamente medievali quali la caccia al camoscio e allo stambecco con lo “spiedo” - lancia inastata che poteva raggiungere i quattro metri e mezzo di lunghezza - un esercizio che al contrario della caccia con balestre o archibugi richiedeva notevole impegno fisico e coraggio. La tradizione attribuisce allo stesso imperatore l’invenzione di questa tecnica di caccia. Parimenti gli viene attribuita la paternità dell’idea di trasportare in alcune botticelle il pesce catturato nelle frequenti uscite dedicate alla pesca - altro sport assai amato dall’imperatore - per farlo arrivare ancora vivo a corte.

Propenso all’esibizionismo, Massimiliano amava che le dame di corte lo ammirassero nelle sue uscite di caccia, affacciandosi dalle finestre di uno dei sui castelli che dava sulla valle dell’Inn, quasi un palco per assistere alle sue imprese venatorie. Concepì la caccia come esercizio sportivo e, contemporaneamente, come vera e propria esibizione.

Altro importante svago tipicamente cortese ed in linea con il suo carattere amante dell’agonismo, ardito, e incline al narcisismo, era per Massimiliano il torneo: furono 64 i tornei a cui prese parte, minuziosamente descritti nel Freydal, altra opera letteraria d’intento glorificatorio.

Un monarca rinascimentale: il suo regno è ricordato per la riorganizzazione del governo dell’Impero e in particolare in Italia lo si ricorda per alcuni provvedimenti che denotano interesse per il proprio popolo. Si narra, per esempio, che durante le battute di caccia la popolazione fosse autorizzata a sottoporre al sovrano petizioni d’ogni genere e che lui si facesse appositamente seguire dai segretari, affinché annotassero ogni richiesta.

Nel 1518 concesse agli abitanti di Cormòns gli Editti e l’esenzione dalle tasse, in ragione della bontà del vino fornito da questi alle mense imperiali. Massimiliano fu tra i primi ad apprezzare l’ottima qualità dei vini per cui la zona del Collio è ancor oggi rinomata. Per questo privilegio la cittadinanza eresse una statua al centro della piazza principale e serba nella propria storia un posto speciale per l’imperatore Massimiliano.

Ad Innsbruck si può invece ammirare il suo grandioso monumento funerario, progettato dallo stesso imperatore, ma ultimato molto dopo la sua morte, in cui la figura di Massimiliano è attorniata da statue di antenati e parenti, dai busti degli imperatori romani e da numerose immagini di santi della famiglia Asburgo.

Per informazioni: Pro Loco Castrum Carmonis, tel. 0481-639334, fax 0481-631666, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., http://www.cormons.info.it 


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità

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