Eventi

Rosolini (Siracusa), giugno

alt

di Giuseppina Milceri

La prima settimana di giugno si svolge a Rosolini il Palio del Grano, manifestazione che attinge alla storia, alla natura, alla tradizione che alla contemporaneità culturale ed economica della variegata identità locale.

Il centro storico fa da cornice alla sfilata del Corteo Storico del Seicento e del Settecento, alla Partita di Scacchi viventi in costume ed alla sfida per il Palio tra i campioni dei Quartieri.

Via Sipione ed i suoi palazzi diventano spazio scenografico dell’11° Edizione del Concorso “Arte dei Madonnari “, dove i pupi ed i carretti siciliani recuperano la memoria di un’artigianato presente nella città.

La tradizione enogastronomica del territorio è pregustabile nei sapori, nei profumi e nei colori dei prodotti esposti nelle vie dei Sapori, del Vino e dei Dolci.

L’arte, la musica, l’artigianato sono infine presenti con percorsi, orizzonti culturali e ricreativi stimolanti e suggestivi attraverso le numerose mostre, con l’inedita Galleria di Corso Savoia, ospitata nei negozi del Corso Savoia e con la 1° Estemporanea di Pittura al Borgo “La Grande Tela”, dove su di una tela lunga 10 metri l’estro di ciascun artista si ritaglia lo spazio desiderato.

Una particolare accoglienza viene offerta dalle miniguide che accompagneranno i visitatori per il centro storico e nei siti archeologici della Basilica ipogeica rupestre del IV-V sec.d..C.e dell’Eremo di Croce Santa.

Le serate sono animate da gruppi di sbandieratori, artisti di strada e da gruppi folcloristici. 

Come nasce l'idea del Palio del grano

Il turismo in un territorio va costruito attraverso una progettualità che preveda la realizzazione di un sistema in cui siano rappresentati in un insieme di attività i vari percorsi archeologici, naturalistici monumentali, museali, etnoantropologici ed enogastronomici compatibili ed integrati alle sue vocazioni ambientali ed economiche; una progettualità che ruoti sulla valorizzazione del patrimonio culturale.
altRosolini, geograficamente e culturalmente collocata in un angolo meraviglioso della Sicilia, in cui la Storia e la Natura l'hanno copiosamente impreziosito di testimonianze e scenari suggestivi, possiede delle peculiarità che la possono apprezzabilmente collocare nella dimensione comprensoriale turistica della zona Sud della nostra Provincia.

Con la certezza di queste idee, passare dallo studio delle origini storiche di Rosolini, descriverne gli aspetti amministrativi, economici, sociali, sentire l'orgoglio di appartenenza ed il radicamento nei valori di origine, per approdare alla divulgazione e valorizzazione del patrimonio che la città possiede, non mi è stato difficile.
E per rendere più immediata, suggestiva e stimolante la conoscenza della storia locale, ecco l'idea del Corteo Storico che fa rivivere alla città avvenimenti, date, personaggi lontani di cui non ha ancora una diffusa memoria.

La nobilitazione della Baronia di Rosolini, tentava per secoli dal Casato Platamone a partire dal 1485, la investitura a Principi di Rosolini nel 1673, la fondazione dell'Università nel 1712, la vita del Borgo, sono divenuti così la cornice storica di una sfida, il Palio gel grano, tra gli antichi Quartieri.
E' stato intendimento far rivivere uno dei tanti momenti di festa del Borgo e, nello stesso tempo, celebrare un atto di vassallaggio a Don Francesco Moncada e Cirino, Principe di Landaria ed alla consorte Donna Eleonora Platamone, terza Principessa di Rosolini, fondatori della città.
La storia di un territorio, infatti, non si legge soltanto nei documenti e nei reperti archeologici ma rivive anche attraverso le manifestazioni, i modi di vita ed i comportamenti.
E se l'evocazione di avvenimenti storici s'intreccia a scenari consueti nella società feudale, se, poi, il passato che rivive riesce a profumare di storia il presente, come avviene con la Partita di scacchi viventi in costume storico, allora possiamo affermare che siamo riusciti a coniugare il passato al presente.
Un presente che decide di mettere in campo altre preziose risorse non ancora debitamente valorizzate.
Ed è quanto con l'Archeoclub abbiamo fatto.
E' il nostro piccolo gesto d'amore a Rosolini nel 292°anniversario della fondazione, che celebreremo proprio in questo anno.

I QUARTIERI

CORTE: Il Quartiere "Corte" prende nome dall'edificio denominato " il castello", costruzione di proprietà della famiglia Platamone-Moncada, che fu l'elemento principale del primo sviluppo urbanistico dell'Università di Rosolini; per questo motivo, per la realizzazione del blasone, si è ritenuto opportuno partire proprio dalla forma dello stemma gentilizio della famiglia fondatrice, che si fregiava del titolo di" Principe di Rosolini", sostituendo però ai simboli araldici una visione di quella porzione rimanente della costruzione( la corte, appunto) che dà il nome a tutto il Quartiere, mantenendo dell'originale il fastoso drappeggio, la corona e le cornici dorate.

CROCIFISSO: Il Quartiere "Crocifisso" com'è ovvio prende il nome dall'omonima chiesa SS Crocifisso e dal convento annesso che in esso si trovano, e giocoforza è stato prendere spunto da questa caratteristica per la creazione del suo blasone.
La croce rappresentata si rifà alla tipica iconografia barocca, con festoni e volute.
I bagliori luminosi alle spalle della croce e le fiamme ai suoi piedi richiamano la luce della chiesa e l'ardore della fede, i colori bianco e giallo sono quelli della Chiesa Cattolica, mentre alla Vergine richiama anche qui il fondo azzurro.

PIAZZA: Per la creazione del simbolo del Quartiere detto "Piazza" si è inteso sottoliniare la funzione della piazza principale, che è il suo elemento urbanistico caratterizzante, quale luogo d’incontro, centro di convergenza di tutti quegli elementi che concorrono alla creazione dell'entità comunale.
Per questo motivo, a coronare lo scudo, e sottolineare l'intento unificatore, si è posta la scritta "Universitas et populi Rosolini", tratta dalla bolla dell'Arcivescovo di Siracusa Francesco Testa che nel gennaio del 1754 decretava S.Luigi Gonzaga patrono della città, ed una serie di spighe di frumento a rappresentare lo stretto rapporto esistente tra la città ed il suo territorio, concetto questo rafforzato dalla banda verde inferiore.
La piazza è inserita nello scudo sotto forma geometrica di quadrato ,da cui spigoli si dipartono dei triangoli che convergono al centro, formando delle aree nelle quali sono rappresentati:l'aquila coronata;inferiormente la croce attorniata dai trifogli; a destra una ruota dentata ed a sinistra un grappolo d'uva e delle carrube.

CORSO: Il Quartiere "Corso" è caratterizzato urbanisticamente dalla presenza di una strada maestra, attorno alla quale si dispongono in forma prevalentemente regolare isolati abitativi dalla struttura semplice.
Da questa elementare osservazione, si è tratto lo spunto per la realizzazione dello stemma del Quartiere, in cui gli isolati sono trasposti nel classico simbolo araldico della scacchiera i cui colori nero e giallo oro richiamano il frumento e l'uva,anche qui simbolo del prodotto del territorio verso cui il corso conduce.
Il territorio è ancora richiamato dal colore verde pastello del fondo dello scudo e del fascio di spighe che incorona lo stemma.

CONVENTO: Questo Quartiere, come è intuitivo, prende il proprio nome dalla presenza in esso della chiesa e del Convento dell'Immacolata, un edificio che, per Rosolini assume particolare rilevanza per il fatto che, prima dell'investitura di S.Luigi Gonzaga a Patrono dell'allora borgo feudale, risulta dagli scritti dell'epoca una forte devozione da parte dei suoi abitanti nei confronti proprio della Vergine Immacolata.
Nella creazione del blasone del Quartiere, si è dunque voluto tener conto di questo fatto rilevante, inserendo nello scudo, a rappresentare il convento in forma stilizzata il particolare architettonico degli archi che vi si riscontrano, e la devozione all'Immacolata nella corona di stelle.

CARCARA: Per caratterizzare il blasone di questo Quartiere si è deciso di far riferimento ad un’attività produttiva che anticamente vi si svolgeva, ovvero quella delle calcinaie, dove, dalla pietra calcarea locale si otteneva la calce.
A questo riferimento di base, si è voluto sommare l'uso dei simboli araldici della famiglia Platamone, cui però si è voluto dare nuovi significati.
Lo stemma gentilizio originale, mostra cinque colline sormontate da tre conchiglie e un giglio;in questa versione i simboli sono stati così modificati ed interpretati: le colline vengono qui a rappresentare la terra ,da cui viene tratta la pietra, elemento base per la produzione della calce;il giglio è colorato di rosso intenso e viene qui a simboleggiare il fuoco, che con l'adduzione del calore concorre alla trasformazione della pietra in calce; le tre conchiglie vengono sostituite da onde, a simboleggiare l'acqua, che interviene nel processo di produzione generando la calce spenta.
Il verde del fondo dello scudo, qui rappresenta il territorio su cui Quartiere e comune insistono.

alt
alt

Rosolini ed il suo territorio

Rosolini si situa nell'estremità sud – orientale della Sicilia in provincia di Siracusa tra le ultime propaggini degli Iblei a 154 m sul livello del mare Occupa una posizione baricentrica tra le province di Siracusa e di Ragusa , infatti pochi chilometri la separano dalla Noto barocca , in provincia di Siracusa, e da Pozzallo ,in provincia di Ragusa, attrezzata di scalo marittimo per Malta.

Si tratta di una cittadina di circa 21.000 abitanti ad economia prevalentemente agricola ma con un artigianato qualificato ed un commercio alla ricerca di potenziamento.

Il suo territorio, diviso in due tronconi è ricco di testimonianze archeologiche risalenti alla preistoria del paleolitico superiore (10.000 anni a.C.) e dell'antica età del bronzo (1800-1400 a .C.) ma anche alle epoche greca, tardo romana, bizantina , paleocristiana ed alto medievale.

Il suo paesaggio è dominato verso Ovest da numerose Cave dove, accanto alla macchia mediterranea , domina il verde scuro del carrubo.

Interessanti sotto l'aspetto naturalistico ed archeologico sono: Cava Grande di Rosolini, nei tratti Lazzaro, Cansisina, Croce Santa, Candelaro, Cava Scala Arangio e Cava Prainito quest'ultima più nota come Cava Paradiso ,oasi faunistica e botanica di grande valenza in attesa di valorizzazione , dove scorre il torrente Tellesimo nelle cui acque ha il proprio habitat la trota macrostigma.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.paliodelgrano.it 


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

Conosci un evento e lo vuoi segnalare? Scrivici! Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It