Eventi

Uri (Sassari), seconda domenica di marzo

Organizzata dalla Associazione Turistica Pro Loco di Uri, in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, sin dal 1990, ogni anno la Sagra del Carciofo si tiene ad Uri la seconda domenica di marzo. Il momento saliente sarà costituito dalla presentazione e dalla degustazione di numerosi piatti a base di carciofo, il tutto integrato da attività collaterali di carattere culturale, sportivo e di intrattenimento.

La Sagra del Carciofo, inserita nel panorama regionale delle manifestazioni agroalimentari, richiama ogni anno migliaia di persone con un tangibile crescendo di consensi, anche se sarebbe riduttivo parlare di un semplice appuntamento gastronomico. Soprattutto grazie alla favorevole posizione che colloca il paese nelle immediate vicinanze di Sassari che è il più grande insediamento commerciale del nord Sardigna e di un centro turistico di rilevanza internazionale quale è Alghero.

Il ruolo assunto dalla manifestazione nel territorio è sempre più rilevante in quanto non limitandosi alla promozione del solo carciofo, sta creando le sinergie necessarie per rinvigorire e rivitalizzare l’intero comparto agroalimentare (si rammenti l’ottimo vino e l’eccellente olio d’oliva extravergine) nonché il comparto artigianale della zona che, abbinato al recupero della cultura e delle antiche tradizioni popolari, concorrono allo sviluppo economico e sociale del territorio. Dunque, la Sagra del Carciofo è il perno attorno al quale ruotano molteplici aspetti che vanno ad incidere non soltanto sull’economia, ma vanno anche ad influenzare profondamente la crescita culturale.

In tale contesto, infine, si inserisce a pieno titolo il vicino Lago del Cuga che, in un futuro si spera non lontano, si intende valorizzare e sfruttare turisticamente.

Il lavoro svolto dalla Pro Loco nel promuovere la Sagra del Carciofo non è diretto soltanto alla realizzazione di un semplice momento gastronomico, ma rappresenta il punto di partenza per il rilancio della coltura del carciofo attraverso la cultura del carciofo con un prodotto competitivo e di qualità.

Perciò il carciofo di questo territorio deve essere facilmente individuabile ed allo stesso tempo protetto con appositi marchi che ne certifichino e ne garantiscano l’area di provenienza, la bontà e la genuinità. E’, dunque, arrivato proprio il momento di intervenire per creare quelle sinergie necessarie per ritagliare uno spazio proprio (mercato di nicchia) per non essere schiacciati dalla globalizzazione dei mercati che impongono sempre di più prodotti standardizzati e competitivi economicamente.

Le ultime edizioni della Sagra del Carciofo sono hanno registrato un crescendo di consensi e le oltre tredici mila persone che in quelle occasioni si riversano festose per le vie di Uri rappresentano la giusta ricompensa per quanti con il proprio impegno hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione. Comunque il plauso maggiore per la Sagra del Carciofo è stato l’aver saputo accattivarsi l’interesse e l’attenzione dei mass madia nazionali: il nome e le immagini del paese sono assurte a livello nazionale (RAIUNO e RAIDUE).

 URI E IL SUO TERRITORIO

 Il Comune di Uri, si presenta come un dinamico e moderno centro, situato nella parte nord occidentale della Sardegna, in provincia di Sassari, distante poco meno di 15 chilometri dal capoluogo ed una ventina da Alghero.

L’abitato, felicemente posizionato su un declivio a circa 170 metri sul livello del mare, conta poco più di 3100 abitanti che trovano sostentamento principalmente nel terziario, nell’allevamento ed in agricoltura; il territorio si estende per 5.672 ettari buona parte dei quali coltivabili mentre il resto è ricoperto da una rigogliosa e lussureggiante macchia mediterranea. E' prevalentemente collinare e le altezze massime non superano i trecento metri.

Numerose sono le tracce che confermano l’esistenza di insediamenti umani che vanno dal paleolitico al medioevo, anche se poco è dato sapere sulle loro sorti. Rilevante è la presenza di nuraghi: se ne contano una quarantina, uno dei quali, “Santa Cadrina”, situato all’interno dell’attuale centro abitato. Quest’ultimo offre un interesse particolare in quanto presenta delle strutture murarie rettilinee con almeno due ambienti conservati di età romana. Infine, è importante la presenza della stele funeraria Sa Pedra Longa, ubicata a qualche chilometro dal paese. La prima fonte documentale che segnala l’esistenza del villaggio di Uri o Urin è risalente alla metà dell’anno 1100.

Infine, nel territorio ebbe una funzione importante, seppure per un arco temporale relativamente breve (circa duecento anni) l’intervento dei monaci benedettini appartenenti all’ordine cistercense che nel 1205, fondarono l’abbazia dedicata a Santa Maria di Paulis, ubicata nell’omonimo villaggio. L’imponente manufatto, con pianta a croce, tre navate con volta a botte, la navata centrale che termina con l’abside a forma rettangolare, non presenta particolari pregi artistici in quanto la sua realizzazione fu affidata a maestranze locali. Già agli inizi del 1400 l’abbazia risultava abbandonata e parzialmente in rovina.

Sul fronte dell’offerta turistica, Uri sta crescendo, infatti, pur non annoverando esercizi ricettivi, sono presenti locali di ristoro che con il tempo si stanno adeguando alle esigenze della clientela con la preparazione, fra l’altro, di menù tipici della zona.

INFORMAZIONI:
Associazione Pro Loco Uri 079/417037
Giuseppe Sechi tel. 079/419669
Antonella Mura tel. e fax 079/419891
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It