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Quando un evento religioso rappresenta un esaltante momento da condividere con i cittadini di Cantiano, allora stiamo parlando del Venerdì Santo e della Turba

Il termine"Turba" (moltitudine, folla) va riferito all'insieme delle persone che, in origine, prendevano parte alla sacra rappresentazione, sia in veste di attori che di spettatori partecipi. In termini piú vicini a noi, il vocabolo è servito ad individuare i soli personaggi della scena. La "Turba" è molto di piú di una rappresentazione, è infatti una intensa rievocazione della Passione di Cristo. E' la giornata più attesa nella vita dei cantianesi, il loro evento nel quale si specchiano, si proiettano, si misurano. Cantiano abbraccia amorevolmente la Turba e ad essa dedica la propria creatività. Passa il carnevale, arriva la Quaresima e Cantiano si anima: si aggiustano le scene, si adattano i costumi, i personaggi si preparano nei ruoli e nei dialoghi.

Le famiglie si mobilitano, padri madri e figli da cent'anni tornano a vestire gli abiti della tradizione, a scegliere le stoffe, a cucire i modelli, in un sentimento misto di religiosità ed orgoglio cittadino. L'attuale messinscena è l'evoluzione delle edizioni tenute sul finire degli anni ‘30 e di quelle, memorabili, dei primi anni ‘50 che introdussero le scene e la teatralità dell'azione e dei linguaggi richiamando a Cantiano, la sera del Venerdì Santo, spettatori sempre più numerosi e di provenienze più disparate ed aprendo la strada all’evento mediatico che oggi essa è divenuta.

Fin dal primo pomeriggio del Venerdì Santo i cavalieri cominciano il loro carosello, dopo le tre ore di agonia, appaiono i primi personaggi in costume e verso sera si avvia la processione. Le prime testimonianze di questo avvenimento si hanno già nel 997.

Cenni Storici
La rappresentazione sembra trarre origine, anche se non direttamente, da movimenti popolari di invocazione alla pace che si diffusero in terra Umbria e Marche intorno alla metà del sec. XIII. Anche Cantiano accolse la “turba” di pentiti e imploranti di ogni età e condizione che, in povertà di abiti o seminudi, procedevano nella sofferenza e nella redenzione, battendosi e flagellandosi, implorando il perdono, invocando la pace e la fratellanza.

Nello sviluppo della processione, che con il tempo accolse la figura del Cristo insieme a quelle degli attori nel ruolo dei personaggi, prese corpo la sacra rappresentazione della Passione con la ripetizione delle ritualità, dei personaggi, dei dialoghi, dell'azione. Nacque così, nell'ordine immutabile del Gesù e dei Ladroni, dei Sacerdoti e dei Soldati, la sfilata scenica che ancora oggi, per ricordare le antiche origini, viene chiamata “Turba”.

La valenza europea della manifestazione
La"Turba", ossia il ricordo della Passione della notte dei tempi, è così ben considerata che il Comune di Cantiano (siamo in Montefeltro, provincia di Pesaro-Urbino) è entrato a far parte di"Europassion", l'Associazione Europea delle Sacre Rappresentazioni. Tra emozioni genuine e sentimenti paesani e religiosi la"Turba" è uno dei fiori all'occhiello del comune di Cantiano.

La manifestazione, che innesta elementi teatrali di rara suggestione scenica sull'originaria processione di personaggi in costume, trasforma l'intero nucleo abitativo storico del paese in un'enorme scena all'aperto fondendo la ricostruzione scenografica con gli elementi architettonici ed orografici. Quella che oggi vediamo non è più la stessa che per tanti secoli i cantianesi videro snodarsi lungo le vie del paese. La parola ha sostituito la mimica e la recitazione dei passi salienti del Vangelo rende più immediata la comprensione dei fatti narrati. Immutate sono, comunque, le caratteristiche popolari delle origini che non si discostano gran che dalla tradizione dei misteri medievali.

La sua validità come spettacolo popolare non si può disconoscere: originariamente destinata ad un pubblico locale la manifestazione si offre oggi ad una platea assai più vasta. Il rinnovamento, certamente originale, fu del maestro Dante Bianchi negli anni che precedettero il secondo conflitto mondiale. Esso ha trovato e trova sostegno morale e materiale nei cantianesi che offrono il loro sapere e saper fare consapevoli di dar vita ad un evento importante per la comunità intera e per quella che, come spettatrice, vi si aggrega vivendo un peculiare rapporto dinamico tra spettacolo e spettatore che raggiunge una perfetta articolazione oltre ad un ampio coinvolgimento. Essa si svolge solo nella serata del Venerdì Santo con inizio alle 20:00 ed in qualunque condizione atmosferica.

La giornata
La giornata del Venerdì Santo comincia nel primo pomeriggio, con la visita in processione alle sette chiese, alla Chiesa di S.Ubaldo e al S.Sepolcro. Sul fare della sera ecco che si assiste alla sfilata dei principali personaggi in consumi per le vie di Cantiano. Alle 21.00 si entra nella storia, con la cospirazione e il tradimento di giuda in Piazza Luceoli, seguito dall'ultima cena al Parco della Rimembranza fino al processo e alla Condanna di Gesù, quando il colle viene illuminato a giorno dai fuochi accesi in ogni dove.

Il programma nel dettaglio

Ore 05,30 Chiesa Collegiata – Tradizionale visita delle sette chiese:
Per quelli convinti che la Turba costituisca anche un “altro percorso” la giornata comincia qui. Ci si incammina, a giorno non ancora iniziato, tra le vie del paese intonando canti e preghiere toccando, in un percorso simbolico, sette tra chiese e cappelle del paese e dei suoi immediati dintorni.

Ore 15:30 Chiesa Collegiata – Azione liturgica della Passione del Signore:
Terminata la funzione ha luogo, tra il lugubri rintocchi delle campane delle quattro chiese del paese, la processione del SS. Crocifisso e della Madonna Addolorata con i simboli della Passione. Si sale al colle di S. Ubaldo ove, nell'omonima chiesa, sono in esposizione il crocifisso ligneo e la statua del Cristo morto. A chi viene da lontano, e soprattutto per la prima volta, consigliamo di arrivare a Cantiano almeno nel primo pomeriggio, sarà così più semplice organizzarsi per assistere alle varie fasi della manifestazione. Sarà facile trovare un parcheggio, ci si potrà concedere un passaggio nei ristoranti, bar, forni che presentano i prodotti della tradizione pasquale locale, e visitare il Punto Informazione allestito nel teatro comunale all'imbocco di Via IV Novembre, per dare un'occhiata al programma della serata, al percorso della “TURBA”, che invitiamo a sperimentare con una facile passeggiata, primo dell'inizio della manifestazione.

Ore 19:00 Per le vie del paese – L'attesa:
Attorno alle 20:00, sarà molto suggestivo ascoltare i canti, le Laudi, interpretate dalla corale, sui sagrati delle chiese “Collegiata”, “S. Agostino” e “S. Nicolò”, accompagnati dal suono cupo del tamburo dei soldati romani che nel contempo, a piedi o a cavallo, sfilano per le vie della cittadina tra l'acre odore delle luminarie di cera.

Ore 20:45 Piazza Luceoli – Cospirazione e tradimento di Giuda:
Il destino si sta compiendo e mentre Gesù celebra coi i suoi la cena pasquale gli uomini tramano per la sua morte.

Ore 21:00 Parco della Rimembranza – Ultima Cena
Piazza Luceoli – spaccato di vita ebraica
Gesù, prima che il suo destino si compia, vuole celebrare coi i suoi la cena pasquale durante la quale, annunciando gli accadimenti futuri, darà loro un grande insegnamento: amatevi l'un l'altro per amare me.
Nel frattempo, in Piazza Luceoli, le scene vengono animate dalla rappresentazione di alcuni momenti di vita ebraica.

Ore 21:45 Piazza Luceoli – Processo e condanna di Gesú
È l'inizio vero e proprio dell'azione drammatica. L'appuntamento è nella grande Piazza Luceoli, per assistere alla “congiura” e, subito dopo, percorrendo la Via IV Novembre, ci si trasferisce al Parco della Rimembranza per seguire l'ultima cena, la preghiera nell'orto degli ulivi, la cattura di Cristo. Si ritorna in Piazza Luceoli, ove si svolge il processo, la flagellazione e la sfilata di tutti i personaggi che danno inizio all'ascesa al Calvario.

Ore 22:30 Con inizio da Piazza Luceoli – Ascesa al Calvario
La sfilata dei personaggi che ascendono al colle si S. Ubaldo alla luce di fiaccole e bracieri è visibile, nella pienezza della sua imponenza, da Piazza del Mercato (prossima a Piazza Luceoli). È anche possibile, per un numero limitato di spettatori, seguire la processione tra gli angusti viottoli del “Calvario” vivendo l'intensa emozione di sentirsi interpreti diretti della rievocazione giungendo sino alla base delle rovine.

Ore 23:00 La Resurrezione. Sfilata finale dei personaggi verso la Chiesa Collegiata:
Verso le 23:00 vengono innalzate ed illuminate le tre croci vuote. Il “Te Deum” rompe il silenzio, la Turba si conclude, offrendo a tutti un forte messaggio di speranza: la resurrezione.
Sfilata finale dei personaggi verso la Chiesa Collegiata.

Per ulteriori infomazioni:
Comune di Cantiano 0721 789911 - Uff. Turismo 0721 789934
www.comune.cantiano.pu.it  - www.laturba.it 


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

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