Eventi

Baschi, Terni, Sera della Domenica di Pasqua


aprile passione baschi 02


Da circa 15 anni una bella rievocazione storica in costume della “Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo” ha luogo la sera della Domenica di Pasqua presso il Convento Francescano di Sant’Angelo in Pantanelli, nel comune di Baschi, in provincia di Terni, immerso nel paesaggistico Parco Fluviale del Tevere, a circa 10 km. da Orvieto e a circa 20 da Todi. 

Il convento è un suggestivo luogo di memorie francescane.  Fu costruito infatti su un terreno donato a San Francesco dai signori di Baschi, in ringraziamento per aver riportato la pace all’interno del casato.  Alla sua fondazione, avvenuta nel 1216, prese parte anche il Santo stesso.

Il convento ha ospitato personaggi illustri, come San Bernardino da Siena e Jacopone da Todi, che tradizione vuole che proprio qui abbia composto diverse laude, tra cui la "Stabat Mater".

Nel parco del convento è possibile visitare la grotta-giaciglio dove il Santo di Assisi dimorò, il masso da cui predicò ai pesci e un elce da lui piantato.

La rappresentazione è curata dall'Associazione Culturale Pantanelli, e vede la partecipazione di oltre 100 figuranti tra milizie romane, giudee, cavalieri, sacra famiglia, apostoli, sacerdoti e popolani che, scrupolosamente vestiti con armature e costumi d'epoca confezionati artigianalmente dai componenti dell'associazione (armature in cuoio, elmi e scudi in rame, calzari in cuoio e stoffa, daghe e pilum romani, lance giudee).
 
In una atmosfera mistica sapientemente ricreata i personaggi danno vita a circa 10 quadri viventi.  l'ambientazione è particolarmente suggestiva, e si snoda fra il chiostro del convento, il bosco e la grotta, quale sepolcro per la scena della Risurrezione.

Suggestive sono anche le musiche che compongono la colonna sonora della rappresentazione: vengono infatti utilizzate musiche di vari artisti anche moderni, come Vangelis, Queen, Pink Floyd, solo per citarne alcuni, in una contaminazione emozionante tra pop moderno e tradizione iconografica.
 

aprile passione baschi 01

LE SCENE

L’ENTRATA IN GERUSALEMME: Da un portale, ricostruito a figurazione della porta di Geusalemme, entrano Gesù e i discepoli accolti con palme rami d’ulivo dalla folla esultante. Mentre gli apostoli e il Maestro si accingono a prendere posto nel cenacolo, prende corpo la scena dell’accordo tra gli anziani sacerdoti del tempio di catturare Gesù, seguita dall’incontro tra Zera e Giuda che complottano l’arresto.

L’ULTIMA CENA: Il cenacolo è ricostruito sotto il portico del convento, scenograficamente allestito. Nel contesto del pasto, si alterna, nelle figure ei vari apostoli sbigottiti e increduli di ciò che dovrà accadere, la baldanza di Pietro, la tristezza di Giovanni e l’incoscienza di Giuda.

LA CATTURA: la cattura, che è rappresentata nel giardino adiacente al convento, inizia con la figura di Gesù, il quale cosciente di ciò che sta per accadere, cerca il negato conforto di Pietro e degli altri discepoli. Saranno colti di sorpresa nel sonno dalla milizia giudea venuta a catturare il Maestro. Il susseguirsi della scena della cattura, dello scontro tra la milizia giudea e gli apostoli, la successiva fuga di quest’ultimi, dà inizio alla serie di scene che attraggono con particolare suggestione lo spettatore.

Con la cattura, tutta la rappresentazione si sposta all’interno del bosco fino ad arrivare nella radura sottostante il Santuario per iniziare con l’interrogatorio e il verdetto di Kaifa. Il tutto sarà preceduto dalla comparsa del drappello dei soldati romani che dal bosco entrano in scena, sfilando davanti agli spettatori e prendendo ognuno il proprio posto, nel rafforzare così gli avamposti, le torri ei posti di guardia predisposti.

LA CONDANNA DI KAIFA: Nel tempio, sorvegliato dalle apposite guardie, si alternano le domande e le insinuazioni bieche degli anziani del tempio e del sommo sacerdote che, all’ammissione di Gesù di “essere il Figlio di Dio”, sentenzierà la colpa di bestemmiatore e ordina la consegna di Gesù a Ponzio Pilato, per la condanna definitiva.

L’ARRIVO DI PILATO: Pilato e la sua scorta arrivano al galoppo nel quartier generale. Fermati i cavalli e giunto al posto di guardia, Pilato s’incontra con il suo attendente Quintilio che gli spiega ciò che sta accadendo nell’ambito del sinedrio e l’esigenza di un suo imminente giudizio nei confronti del Nazzareno.
Nonostante non sia del tutto convinto, Pilato accetta di ascoltare i sacerdoti e di vedere il loro imputato, che interrogato in un primo momento e non ritenendolo colpevole di alcun reato, lo condanna ad essere frustato.
Gesù viene preso dalle guardie romane, condotto nel piazzale sottostante e da due carnefici frustato a sangue.
Un centurione comanda ad un certo punto l’alt ai due carnefici che insieme con altri soldati coprono il corpo di Gesù con un mantello rosso e la testa con una corona di spine proclamandolo tra scherni, risa e insulti re dei Giudei.

LA CONDONNA DI PILATO: Gesù è di nuovo condotto da Pilato, il quale ancora più convinto della sua innocenza, pensa bene di eludere l’insistenza dei sacerdoti ad una condanna alla pena di morte, dando la facoltà di giudicare, in concomitanza della Pasqua, al popolo.
I due imputati al cospetto del popolo sono Barabba e Gesù, il quale viene condannato e condotto nelle prigioni da dove uscirà con la croce sulle spalle.

IL CALVARIO: Prima dell’uscita dalle prigioni di Gesù, con il peso della croce, vengono scortati fino al calvario i due ladroni.
La scena si apre con Gesù che sotto il peso della croce viene condotto dal drappello romano sino al calvario. Nel tragitto, il popolo aggredisce le guardie ed urla l’ingiustizia, suscitando scompiglio e tensione.

LA CROCIFISSIONE: L’arrivo al Calvario, creato nella parte retrostante del convento su un costone a strapiombo sulla radura antico alveo del fiume Tevere, è un altro momento che unito alle scene tragiche della crocifissione e della pietà, rendono emozionante e allo stesso tempo suggestiva la rappresentazione.

LA RISURREZIONE: Gesù, trasportato su un lenzuolo al vicino sepolcro, ricavato nella grotta ove dimorò il Santo d’Assisi, risorge in un crescendo di luci ed ombre, filtrate da nuvole di fumo chiaro in un avvolgente contesto tra realtà di Fede e di finzioni sceniche.

INFO:

L'ingresso alla rappresentazione è gratuito.

Possibilità di sosta camper o caravan nei pressi del convento, dove l'amministrazione comunale ha disposto un parcheggio attrezzato, oppure presso il "Nature Village LE GOLE DEL FORELLO"  (www.goledelforello.it).

Collegandosi al sito Internet dell'Associazione, http://www.pantanelli.sifree.org/  cliccando alla voce "Passione, morte e risurrezione di Gesù" nella sezione photogallery è possibile visualizzare alcune immagini.

Per ulteriori informazioni, l'Associazione Culturale Pantanelli invita a contattarla tramite mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) oppure attraverso il form presente sul loro sito, o telefonando ai numeri 349-5771909 / 345-6789807.


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

Conosci un evento e lo vuoi segnalare? Scrivici! Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pin It

Nice Social Bookmark

FacebookMySpaceTwitterDiggDeliciousStumbleuponGoogle BookmarksRedditNewsvineLinkedinRSS FeedPinterest
Pin It