Eventi

Dal 2 al 16 dicembre arrivo di Babbo Natale e le sue vere Renne, mercatini natalizi, menù dell’avvento e spettacoli

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Se siete alla ricerca di una suggestiva atmosfera natalizia allora Sant’Agata Feltria, nel cuore del Montefeltro nell’alto pesarese, è la vostra meta ideale. Nei giorni 2, 8, 9 e 16 dicembre, lungo le vie e piazze di questa cittadina, si rinnova l’appuntamento con l’ormai tradizionale manifestazione “Il Paese del Natale”.

Per le quattro giornate Sant’Agata Feltria viene pervasa da una atmosfera quasi magica. Il borgo medioevale è colorato di mille luci, il profumo delle candele e dei dolci natalizi invade le strade e molti sono gli appuntamenti in calendario per celebrare l’Avvento. Si, l’Avvento. Non per nulla in questo periodo è stato riproposto lo straordinario percorso “I piatti dell’Avvento”, basato sulla riscoperta da parte di nove ristoranti locali di ricette tradizionali e caratteristiche del periodo.
 

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Nel “Mercatino Natalizio” si possono trovare i prodotti più tipici: presepi, palline decorate, angioletti, coroncine di agrifoglio, vischio e candele decorate, senza trascurare la migliore gastronomia con l’offerta di tartufi, formaggio di fossa, confetture, insaccati, mieli e dolci. Con grande gioia, ovviamente, per quanti vogliono acquistare una bella idea regalo. Il tutto “condito” da percorsi di luci e alberi di Natale particolari.

Nella Piazza del Mercato è allestita la Casa di Babbo Natale e degli elfi attorno alla quale si organizzano eventi legati ai bambini delle scuole. A questa magica casa fanno da cornice due renne in carne ed ossa, che trainano una bellissima slitta guidata da un vero lappone! I bimbi vivono il loro momento magico, ansiosi di vedere realizzati i loro sogni, avvicinandosi stupiti per consegnare le loro letterine al segretario di Babbo Natale, pronto ad accogliere i loro desideri.

All'interno della manifestazione si svolgono spettacoli legati ad antiche tradizioni, Teatro dei Burattini, Zampognari di Corassai.

La gastronomia diventa la riscoperta dei piatti caratteristici della tradizione locale. I gustosi piatti si possono apprezzare anche nell'accogliente atmosfera della "Mangiatoia", un ampio stand coperto e riscaldato.

L’atmosfera magica vi accompagnerà alla scoperta di uno dei borghi medioevali più belli, che terminerà con la visita della “Rocca Fregoso” dove all’interno saranno allestite le mostre.
 

INIZIATIVE COLLATERALI

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“La via dei Presepi”

Nelle antiche cantine, nel centro storico di Sant’Agata Feltria, saranno allestiti pregiati presepi artigianali 

“I piatti dell’Avvento”
Nove ristoranti propongono menù convenzionati a base di piatti tipici

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Ristorante - Pensione "GAGGIOLA"

Via 1° Maggio, 22 Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929696
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Crostini - Piadina con prosciutto - Melanzane stuzzichine.
PRIMI: Cappelletti pasticciati - Ravioli ripieni con funghi o tartufo oppure tagliatelle al ragù.
SECONDI: Sformato gustoso del pastore - Lombata ai porcini.
DOLCI: Biscotto "All'antica" fatto in casa.
Vino - Acqua minerale - Caffè.

Agriturismo "MONTALCINO"

Loc. Montalcino - Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/848049
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Bustrengo - Crostini al lardo di Colonnata. - Polentina fritta ai porcini
PRIMI: Maltagliati con fagioli al profumo di Fossa - Lasagne ai porcini.
SECONDI: Arista al latte - Arrosto di vitello
CONTORNI: Contorni misti
DOLCI: Panna cotta alle more
Sangiovese di Romagna DOC - Acqua minerale - Caffè
Menù disponibile su prenotazione anche nel mese di Gennaio

Trattoria "BOSSARI"

Via San Girolamo, 2 Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929697
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Tradizionale di stagione.
PRIMI: Cappelletti in brodo di cappone - Strozzapreti ai fagioli e funghi - Gnocchi al cinghiale.
SECONDI: Salame matto con bollito di cappone misto - Arista ai funghi o tartufi.
CONTORNI: Insalata mista - Verdure cotte.
DOLCE: Ciambella.
Vino - Acqua minerale - caffè
Menù disponibile nei mesi Dicembre - Gennaio

Ristorante"IL PALAZZO"

Loc. Palazzo, 40 - Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929670
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Cascioncini ai porcini - bruschette miste con porcini e tartufo
PRIMI: Ravioli al tartufo - Lasagne al forno con porcini
SECONDI: Stinco al forno con purè - Scaloppine ai porcini.
CONTORNI: Misto di stagione
DOLCE: Tronchetto di Natale
Sangiovese - Acqua minerale - caffè
Menù disponibile nei mesi Dicembre - Gennaio

Ristorante"IL RITROVO"

Loc. Sapigno, Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0547/699026
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Salsa di porcini e cannellini - Crescioncini fritti - Crostini "Il Ritrovo".
PRIMI: Tortellone con porcini al forno - Tagliatelle al "Ritrovo" - Gnocchetti verdi con tartufo nero e pecorino
SECONDI: Filetto di maiale con porcini - Agnello al forno
CONTORNI: Misti.
DOLCE: Dolce al cioccolato.
Vino - Acqua minerale - caffè
Menù disponibile nei mesi Dicembre - Gennaio

Ristorante "CICCIONI GABRIELLA"

Loc. Pereto, 11 - Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929633
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Zucca e bustrengo - Zuppa di castagne.
PRIMI: Miarin in brodo - Pasta alle noci - Polenta della nonna.
SECONDI e CONTORNI: Baccalà e cipolla - Polpette verdi - Salsiccia matta con patate e cavoli.
DOLCE: Biscotto e Crema.
Vino - Acqua.minerale – Caffè

Ristorante "TRE CASTAGNI"

Loc. Fonte del Maestro - Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929167
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Crostini ai quattro gusti - Pasticcio di bosco.
PRIMI: Tortellini della nonna alla "Trifola" - Pappardelle del cacciatore.
SECONDI: Capriolo alla camaldolese - Carrè di vitello "all'uso antico" con porcini.
CONTORNI: Misti.
DOLCE: Crostata di Natale ai sapori antichi.
Vino della "grotta" - Acqua minerale - caffè
Menù disponibile nei mesi Dicembre – Gennaio

Ristorante"FALCON HOTEL"

Via S. Girolamo, Sant\'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929090
E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.falconhotel.it 
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Carpaccio con scaglie di funghi e rucola - Bignè di formaggio e menta - Tacchinella con bruciatini e canditi - Tortino di Babbo Natale
PRIMI: Buzega (antica zuppa contadina alle castagne e legumi) - Ravioloni con ripieno di patate e zucche al ragù casareccio
SECONDI: Arista natalizia con patate al forno e polenta grigliata
DOLCE: Semifreddo al croccantino con salsa all'arancio
Vino Sangiovese di Romagna IGT - Acqua minerale – caffè

Ristorante"PERLINI"

P.zza del Mercato, 4 Sant'Agata Feltria (PU) Tel. 0541/929637
PREZZO € 25,00
ANTIPASTI: Crostino al tartufo - Crescia con Squacquerone - Torta alla cipolla - Bruschetta con cavoli.
PRIMI: Cappelletti in brodo al tartufo - Stringotti con fagioli - Gnocchetti verdi allo speck.
SECONDI: Stinco al forno con purè - cotechino con lenticchie.
DOLCE: Panna del bosco
Vino Sangiovese - Acqua minerale - caffè
 

La storia di Sant'Agata Feltria

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Il territorio di Sant'Agata Feltria, di confine fra Marche e Romagna, è posto fra le valli dei fiumi Savio e Marecchia. E' uno dei centri più caratteristici del Montefeltro e offre piacevoli itinerari culturali e naturalistici di notevole interesse.
Le origini della cittadina risalgono al periodo Pre-Romano quando in questi luoghi si insediarono tribù umbre. Essendo un popolo di agricoltori, di pastori e di cacciatori, era possibile una loro stabilizzazione nelle foreste che coprivano il massiccio Appenninico.
E' nel VII secolo Avanti Cristo che si parla di una tribù Sapinia, costituita da popoli Sarsinati e Solonati. Questi popoli formavano municipalità separate, fra le quali celebri le città di Solonia e di Sarsina. Nel territorio Solonate era compreso quello che ora costituisce il territorio del Comune di Sant'Agata Feltria. Nelle invasioni dei Goti, Solona fu distrutta completamente.
Verso il Seicento D.C., in seguito ad una frana , dal Monte Ercole sovrastante Sant\'Agata Feltria, si staccò una roccia arenaria, sulla quale ai primordi dell'VIII secolo, sorse una chiesa dedicata a Sant’Agata. Ai piedi della roccia, venne a costruirsi man mano, un agglomerato di case, che in principio ebbe il nome di Pietra Arenaria, poi quello di Sant'Agata Feltria.
Secondo una leggenda, la Chiesa fu costruita in ricordo di Sant’Agata, la quale insieme a San Leone e San Marino, risaliva un giorno la valle del Marecchia in cerca di luoghi solitari, ove stabilirsi.

Senonchè sia per amore di quiete, sia per sfuggire alle tentazioni carnali, a un certo momento si separarono. Così San Marino salì sul Monte Titano, San Leone sul Monte Feltro e Sant’Agata sul Monte di Perticara. Ma anche dalle vette di questi monti i Santi erano attratti a scambiarsi dei saluti e allora Sant’Agata scese ad abitare negli anfratti di una roccia detta “Sasso del lupo”.

Vecchie memorie dicono, invece, che il paese di Sant\'Agata sia stato fondato dai Goti, dopo aver distrutto un castello nelle vicinanze.
Sulla fine dell' 800, per investitura ecclesiastica, tutto il territorio santagatese venne signoreggiato dai Cavalca Conti di Bertinoro, i quali mantennero il feudo di Sant'Agata Feltria per quasi due secoli.
Nel 1177, morto il Conte Cavalca, senza aver lasciato figli, il Rettorato di Sant'Agata Feltria che comprendeva molti castelli e varie località, fu dato dall'Imperatore Barbarossa ad Antonio Feltrio Conte di Montecopiolo. Ma tale cessione fu contrastata dalla Santa Sede.

Nel 1296 era Signore di Sant'Agata Feltria Guido Tiberti di Petrella, da questi passò ai Faggiolani, poi nel 1334 ai Tarlati d\'Arezzo, che nel 1335 furono scacciati da Uguccione della Faggiola (di dantesca memoria) a cui fu tolta dal Cardinale Egidio Albornoz.

Nel 1430 Sant'Agata Feltria venne data in Vicariato ai Malatesta, che la tennero sino al 1463, quando Federico da Montefeltro riconquisterà per la Santa Sede la Rocca di Sant'Agata Feltria ed i Castelli dell'Alto Montefeltro.
Così Federico fu nominato Duca e Gonfaloniere della Santa Sede, facendo innalzare le sue insegne e immurare il suo stemma nelle Rocche e nei Castelli di suo dominio. Da questa famiglia venne infeudata ai Fregoso di Genova che la tennero ininterrottamente fino al 1660. Nel Governo si susseguirono: Ottaviano I° Fregoso Federico, Aurelio I°, Ottaviano II°, Orazio e Aurelio II°.

Il Feudo tornò alla Santa Sede che lo passò sotto la giurisdizione della legazione di Urbino.
Nell'età napoleonica fu capitale del dipartimento del Rubicone. Nel Risorgimento, dopo aver liberato gran parte delle Marche e della Romagna, proprio a Sant'Agata Feltria si sciolsero i Cacciatori del Montefeltro, depositando le armi nel "Teatro Angelo Mariani".

IL FORMAGGIO DI FOSSA

Il formaggio di Fossa per molti decenni è stato solamente un prodotto locale, ma il suo particolare gusto lo ha reso un prodotto ricercato ed interessante tanto che per evitare imitazioni e contraffazioni ora mai diffuse, si è avvertita la necessità della costituzione di un Consorzio di Organizzazione- Promozione-Tutela.

Tutto ciò è possibile attraverso l'adozione di marchi collettivi, Doc e Dop così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie.
Le prime notizie certe sul formaggio di fossa risalgono al XV secolo quando si narra che Alfonso D'Aragona, figlio del re di Napoli, sconfitto in battaglia dai Francesi, chiese ed ottenne ospitalità presso Girolamo Riario, signore di Forlì. Nella impossibilità di essere totalmente mantenute, le truppe Aragonesi attuarono numerose scorrerie nelle campagne del circondario depredando i contadini di tutto quanto fosse stato commestibile, tanto che i poveretti furono costretti ad occultare le provvigioni di ogni genere.
Nel Novembre seguente quando i soldati fecero ritorno a Napoli, i contadini riportarono alla luce le vettovaglie nascoste nelle fosse naturali e con stupore osservarono che i formaggi avevano mutato il loro aspetto ed erano diventati particolarmente appetibili e gustosi.

Più specificatamente nel caso di Sant’Agata Feltria, le fosse furono costruite nelle case patrizie ed erano destinate alla conservazione dei cibi, queste ancora intatte si presentano nella forma classica a fiasco o ad otre con dimensioni medie di cm. 260 nel diametro di base, cm. 270 di altezza e cm. 65/70 nel diametro dell'imboccatura.

Tutte quante sono state ricavate nelle abitazioni dell'attuale centro storico del capoluogo, scavando nel masso di roccia arenarica (molassa) che fungeva quale elemento di difesa naturale delle abitazioni medesime nonchè del castello.

Il rito di preparazione delle fosse avviene alcuni giorni prima dell'infossamento, bruciando paglia all'interno della fossa allo scopo di togliere umidità e di eliminare i germi che potrebbero nuocere ad una normale fermentazione e procede poi con il rivestimento delle pareti con uno strato di 10 cm. di paglia sostenuta da una impalcatura di canne poste in verticale ed interlegate orizzontalmente su cerchi di legno. Sul fondo vengono sistemate tavole di legno tanto da formare un pavimento elevato di 10 cm. sul quale graverà il contenuto di tutta la fossa e servirà soprattutto a tenere separato il formaggio dai liquidi prodotti dalla fermentazione.

A questo punto inizia l'infossamento dei formaggi: questi gia sistemati nel numero di 8/10 all'interno di sacchetti chiusi di tela di cotone, bianca di colore, adagiati uno sull'altro, leggermente costipati ad occupare tutto lo spazio disponibile fino all'imboccatura, dopodiché le fosse ormai colme vengono chiuse con coperchi di legno e sigillate lungo il perimetro del coperchio con il gesso.

Nei tre mesi di stagionatura il formaggio subisce delle trasformazioni strutturali e microbiologiche dovute ad una rifermentazione avvenuta all'interno della fossa in condizioni di umidità e temperatura ideali, perché il prodotto acquisti sapore ed aroma attraverso la maturazione caratterizzata dai processi chimico-enzimatici. Dopo 90/100 giorni le fosse vengono riaperte e dai sacchi di tela si estrae un prodotto dalle caratteristiche forme irregolari , privo di crosta, dalla pasta di consistenza dura o semidura di colore giallo-paglierino.
Questo è il formaggio di fossa dal sapore accentuato leggermente piccante e dall'inconfondibile aroma. E' necessario tuttavia precisare che allo stato attuale il prodotto non subisce in loco alcuna manipolazione, in quanto i commercianti o le stesse aziende produttrici forniscono personalmente e direttamente il formaggio già confezionato nei sacchetti ed allo stesso modo, nel momento della riapertura delle fosse il prodotto viene prelevato e trasportato sugli idonei automezzi direttamente dagli interessati.

Si deduce pertanto che il formaggio non viene mai immagazzinato nei locali contenenti le fosse, le quali una volta svuotate vengono ripulite immediatamente della paglia (che nel frattempo ha assorbito i liquidi fuoriusciti dai sacchi) raccolta dentro normali sacchi per rifiuti domestici e smaltita attraverso la normale raccolta.

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COME ARRIVARE A SANT’AGATA FELTRIA

AUTOSTRADA A14 BOLOGNA - ANCONA con uscita a Cesena Nord proseguendo poi sulla SS. E 45 per Sarsina
AUTOSTRADA A14 ANCONA - BOLOGNA con uscita a Rimini Sud proseguendo poi sulla SS. 258 Marecchiese per Novafeltria
SUPERSTRADA E45 ORTE - RAVENNA con uscita a Sarsina Nord
DISTANZE CHILOMETRICHE: a Km 41 da Rimini, a Km 38 da Cesena, a Km 50 da Sansepolcro.

Per informazioni:
Comune tel. 0541/929613 - Fax 0541/848591 - Pro Loco 0541/848022 - www.santagatainfiera.com - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

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