Dal 27 febbraio al 14 giugno 2009
Sino al 14 giugno 2009 nelle sale di Palazzo Bricherasio si potrà ammirare la mostra "Akhenaton Faraone del Sole", realizzata in collaborazione con il Musèe d'Art et de Histoire di Ginevra.
La mostra, ripercorre le vicende storico-culturali dell'Egitto durante i regni di Amenofi III e Ramesse II, soffermandosi particolarmente sulla figura di Akhenaton, il Faraone che rivoluzionò è totalmente il culto di quell'epoca per istituire quello di Aton, il disco solare che egli trasformò in una entità divina. "Akhenaton, Faraone del Sole" non è quindi un titolo inventato per caso, nè primiero, ma cosè è da sempre chiamato questo enigmatico Faraone che pose il Sole al centro dell'universo religioso, e unico dispensatore di vita! L'esposizione, organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, e curata da Francesco Tiradritti, costituisce un momento significativo soprattutto grazie alle scoperte avvenute negli ultimi anni sull'Egitto di questa epoca. La mostra raccoglie circa 200 reperti, per lo più provenienti dal Museo Egizio di Berlino. Si tratta di opere che vanno dalle grandi statue agli oggetti domestici e personali, che documentano la vita della famiglia reale e dei sudditi, dai più alti funzionari agli operai che seguirono Akhenaton nella nuova capitale del regno. Il pubblico ha l'opportunità di avere una documentazione aggiornata di uno dei più importanti ed enigmatici periodi della storia dei faraoni. Il catalogo della mostra è pubblicato da Silvana Editoriale. Comitato Scientifico: Jean - Luc Chappaz, Francesco Tiradritti, Marie Vandenbeusch. Presentando questa mostra mi limiterà a trascrivere quanto riportato nel materiale illustrativo, ma se mi seguirete nelle prossime puntate vi condurrà nel mondo dell'Egitto misterioso, degli Iniziati, della Grande Piramide e di "Akhenaton il Faraone del Sole! Akhenaton... l'eretico: il primo esempio di cristianesimo e di adorazione di un unico Dio!", del presunto legame con la mitica Atlantide, e poichè il 2009 è l'Anno Internazionale dell'Astronomia insieme scopriremo "una eclissi... di 11.000 anni fa".
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"La società al tempo di Akhenaton rappresenta un unicum per la storia egizia: la situazione politica di profonda crisi tra stato e chiesa crea un momento fecondo di innovazione e cambiamento nella cultura. L'arte di quello che è chiamato "periodo amarniano" mostra con maggiore chiarezza questa evoluzione che rivela una presa di distanza dalla staticitò delle epoche precedenti. La mostra, basandosi sulle più recenti acquisizioni dell'egittologia mondiale, parte dalla teoria ormai consolidata che la riforma religiosa voluta da Akhenaton, focalizzata sul culto dell'Aton, non sia null'altro che un espediente teologico per restituire al monarca il ruolo di unico tramite tra gli uomini e il dio in quanto individuo nella cui essenza si fondono divino e umano. Il fine è quello di porre l'accento sulla figura del sovrano, in modo da indebolire l'influenza delle altre divinità egizie. I caratteri con i quali questa rivoluzione viene effettuata appaiono in sintonia con una sensibilità più vicina alla nostra epoca: Akhenaton fonda una nuova capitale (odierno sito di Tell el-Amarna), il culto avviene alla luce del giorno e non nell'oscurità del santuario e allo stesso sovrano à attribuito un Inno all'Aton di straordinaria bellezza e poesia. L'innovazione di Akhenaton è una sfida a una società che fonda la ragione della propria esistenza su una storia plurisecolare. Eè un tentativo audace ma destinato a fallire: il culto dell'Aton non sopravvive al proprio fondatore. La fine del regno di Akhenaton è scarsamente documentata poichè il suo nome verrà maledetto e cancellato da tutti gli elenchi ufficiali dei regnanti. La ricerca archeologica sta però ricostruendo le ultime fasi del suo regno e quelle immediatamente successive. Il ritrovamento della sua capitale con le vestigia dei palazzi, dei templi dedicati all'Aton, delle ricche dimore dei funzionari e delle botteghe degli artisti ha riportato alla luce la splendida arte, i segni della vivacità culturale, la nuova sensibilità intellettuale che permearono il regno di Akhenaton. Restano ancora molti punti oscuri che continuano ad affascinare studiosi e grande pubblico: il problema della successione che portò all'ascesa al trono di Tutankhamon, il ruolo della sua sposa Nefertiti e l'interpretazione del culto dell'Aton come un sorta di monoteismo, proposta per la prima volta da Sigmund Freud".
www.palazzobricherasio.it tel.0115711811
Si ringrazia l'Ufficio Stampa di Palazzo Bricherasio per il materiale informativo
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