Parata di Vip per la presentazione della 59ª Fiera nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna: presentate le news della 59^ edizione: grandi ospiti e chef, tartu' in quantità.
Dal 26 ottobre al 10 novembre torna l’appuntamento con la kermesse dal sapore unico e inconfondibile quello del famoso “Tuber Magnatum Pico”, con la 59^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna.
Piu’ di 50 eventi tra cooking show, incontri, presentazioni , talk show, premi, spettacoli, concerti, ricerca del tartufo e visite guidate. Una mappa del gusto con il cuore a Piazza Enrico Mattei, centro del mercato del tartufo fresco e punto di partenza di un itinerario gustosissimo.
Nello splendido scenario del Pio Sodalizio dei Piceni, accolti dal presidente Luca Battaglia, si è tenuta la serata di gala con giornalisti, vip del mondo della cultura e dello spettacolo. Il sindaco Pier Luigi Grassi, alla guida della delegazione di Acqualagna, accompagnato dall’assessore con delega al tartufo Pietro Barzotti e dalla consigliera Laura Sabbatini, che ha aperto la conferenza iniziale e presentato le news della 59^ Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna.
“Da 59 anni – ha dichiarato il sindaco Pier Luigi Grassi - proponiamo un modello virtuoso di cooperazione della filiera del tartufo, cardine di un Distretto ormai riconosciuto in tutto il mondo, che muove un turismo straordinario. Apriamo la Fiera con la stagione di raccolta che entra nel vivo con i più buoni profumi del tartufo bianco. Saranno giornate ricche di eventi e di ospiti, che testimoniano il contributo concreto di Acqualagna, nonché dei suoi cittadini, nel sostenere il nostro più grande progetto”.
Tra le news la 2^ edizione Tartufo Award - Gara Nazionale delle Città del Tartufo in collaborazione con Pasta Luciana Mosconi e l’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Due giorni di competizione per eleggere il vincitore nella sfida in cucina tra le principali città testimonial del tartufo in Italia e nel mondo. Si sfidano: Acqualagna, Amandola, Alba, San Miniato, Parco del Matese (Caserta), Potenza. La gara si terrà sabato 2 e domenica 3 novembre con la conduzione di Andrea Amadei, voce di Decanter (Rai Radio 2) e volto di “E’ sempre Mezzogiorno” (Rai 1).
Da questa edizione il Tartufo Bianco di Acqualagna stringe un accordo di gusto con un’altra eccellenza agroalimentare del territorio, l’Olio di Cartoceto Dop. E’ il primo passo verso una nuova fase di cooperazione tra comuni di uno stesso territorio, perché insieme si deve e si puo' contare di più per rilanciare questo entroterra sia a livello regionale, nazionale che internazionale. A questo proposito il sindaco Enrico Rossi ha precisato: “Il progetto ‘Essentia Marchigiana’, presentato dai Comuni di Cartoceto ed Acqualagna in risposta al bando regionale 'Borgo Accogliente', ha l’obiettivo di rivitalizzare i due centri storici, consolidare ed aumentare il numero delle attività economiche, incrementare i servizi di tipo turistico. Una proposta che parte dal tematismo comune delle eccellenze agroalimentari, declinandolo in progetti ed attività immersive e multisensoriali, in grado di attrarre l’interesse del crescente turismo esperienziale. Emblema della multisensorialità che i turisti potranno sperimentare a Cartoceto è il settecentesco Teatro del Trionfo. Originariamente un deposito per le olive, poi trasformato in teatro di cui oggi è visitabile l’anima centrale, è destinato a diventare il primo Polo Performativo Multisensoriale in Italia, tramite il finanziamento di due milioni di euro del Ministero della Cultura: un luogo in cui la tradizione del teatro si fonde con quanto la tecnologia e la multimedialità possono mettere a disposizione. È anche attorno a questo luogo che nelle due domeniche del 3 e 10 novembre si svilupperanno le molteplici iniziative si Cartoceto Dop, il Festival- 47^ Mostra Mercato dell’Olio e dell’Oliva, tributo all’unica DOP olearia della regione Marche”.
E’ intervenuto poi il presidente della XIII Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati Mirco Carloni: ”Con l’accostamento del Tartufo Bianco di Acqualagna all’Olio di Cartoceto Dop, la presentazione della 59° Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna acquisisce un sapore nuovo: quello della collaborazione tra due comuni dell’entroterra marchigiano che si uniscono per far conoscere e per valorizzare al meglio il nostro territorio, mantenendo sempre vive le tradizioni locali. Due eccellenze di grande prestigio dell’agroalimentare regionale che non sono solo simbolo di biodiversità e indicatori di salubrità del territorio, ma anche potenti attrattori per le aree interne e un motore economico in grado di generare occupazione e reddito e che, pertanto, vanno sostenuti con misure specifiche”.
Tra i volti celebri intervenuti alla serata di presentazione della Fiera a Roma: Tinto e Giancarlo Magalli, numerose autorità, tra cui Guido Castelli, commissario straordinario di Governo Meloni, direttori di testate, autori di rubriche food e giornalisti. A moderare la serata Paolo Notari, conduttore rubriche Rai, tra cui Uno Mattina in Famiglia su Rai Uno. La conferenza stampa si è conclusa con una degustazione di eccellenze Marche a base di tartufo bianco di Acqualagna, pasta Luciana Mosconi, olio di Cartoceto Dop, Casciotta d’Urbino Dop, con la presenza del presidente del Consorzio, Paolo Cesaretti. Vini dell’azienda agricola La Monacesca. Chef Samuele Ferri e Antonio Bedini di Apci, sommelier Otello Renzi.
Si è svolto a Roma il 18 ottobre 2024, a Palazzo Brancaccio, il “World Durum and Pasta Forum 2024”, il primo evento internazionale in Italia dedicato esclusivamente ai mercati del grano duro e della pasta, eccellenze del made in Italy riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. Un appuntamento di portata globale che ha riunito l’intera filiera della produzione di pasta tra cui i più importanti traders, molini e pastifici di livello nazionale e mondiale.
L’Italia, che oggi è il principale produttore europeo di grano duro con oltre 1,3 milioni di ettari coltivati, fornisce circa il 25% del frumento utilizzato nella produzione mondiale di pasta. Un settore che garantisce lavoro a migliaia di addetti, dalla coltivazione agricola alla trasformazione industriale, e genera un valore economico stimato in oltre cinque miliardi di euro l'anno.
«Nel 2012 il tasso di autoapprovvigionamento del grano duro era al 78%, nel 2023 è sceso al 56% e nel 2024 con ogni probabilità si chiuderà sotto il 50%, condizionato dalle avversità climatiche, che hanno inciso sulle rese per ettaro. Anche il valore della produzione è calato, influenzato dalle importazioni». Così ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, al primo World Durum and Pasta Forum a Roma, dove si è data voce a un pilastro della produzione agroalimentare italiana, simbolo della dieta mediterranea e del Made in Italy a tavola, insieme ai più importanti attori della filiera ed esperti internazionali per una panoramica anche sui mercati globali. L'Italia, oltre ad essere il primo produttore mondiale di pasta, è anche il primo esportatore con quasi 4 miliardi di euro.
«Nonostante la nostra produzione di frumento duro sia leader in Europa - ha proseguito Giansanti - per garantire la sostenibilità della nostra industria siamo costretti a importare grano dall’estero. Questa necessità è una testimonianza della complessità delle catene di approvvigionamento alimentare globali e dell'interdipendenza economica tra nazioni».
«Dare valore alla filiera significa rafforzare il rapporto tra agricoltura e industria orientando il nostro prodotto su una sempre maggiore qualità che va comunicata meglio. Dobbiamo saper costruire valore e valori. Per questo - ha concluso Giansanti - Confagricoltura e UnionFood hanno stretto un’alleanza che, su questo comparto, mira a far tornare il tasso di autoapprovvigionamento ai livelli più alti. Il governo ci crede e sta investendo nelle filiere: la relazione, l’aggregazione sono le chiavi per raggiungere i risultati».
All'apertura del Forum, ha presenziato con una lettera scritta anche il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che ha dichiarato: «Questo importante appuntamento celebra due simboli della nostra cultura, della nostra storia e dell’eccellenza del saper fare italiano, il grano duro e la pasta. Pasta e grano duro sono straordinari ambasciatori del nostro Paese nel mondo, di uno stile di alimentazione che è anche stile di vita. L’eccellenza della nostra filiera agroalimentare ha contribuito grandemente al successo di questa eccezionale espressione del saper fare italiano nel mondo - ha aggiunto Tajani -. Nel 2023, le esportazioni agroalimentari del nostro Paese hanno raggiunto il livello record di 63 miliardi di euro, con una crescita del 7%. Una linea tendenziale che si conferma anche nei primi sei mesi del 2024, che hanno fatto registrare un ulteriore incremento del 7,5%».
Lorenzo Galanti, Direttore generale Agenzia ICE, ha sottolineato, infine, che si tratta del primo evento internazionale dedicato alla filiera del grano duro: «La pasta di grano duro è la base della cucina italiana, cucina di cui il governo sostiene la candidatura a patrimonio immateriale dell’Unesco. La pasta è identitaria per il Made in Italy, in questo senso va tutelata. Per questo è utile questo Forum, è utile il confronto con altri Paesi, sapendo che l’Italia è il primo Paese esportatore in quanto esporta nel suo insieme 3,3 miliardi di euro l’anno.»
Al Forum hanno partecipato oltre 300 delegati accreditati.
Foto: Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura