Vicenza, Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
sino all'11 aprile 2010
Dinamica, sportiva, intraprendente, indipendente, in carriera: ecco com'è la donna oggi, ma come la vedevano i nostri antenati maschi?
"Il matrimonio, la sensualità del thalamos nuziale, le etère, colte "cortigiane", le donne del mito, Amazzoni e Menadi. E il mistero di una donna artigiano nel vaso piè prezioso della collezione, la kalpis con ceramisti al lavoro, del "Pittore di Leningrado".
Questa è l'immagine della donna nei secoli, secondo quanto dicono gli organizzatori di questo viaggio nel tempo in occasione della mostra alla "Gallerie di Palazzo Leoni Montanari" di Vicenza.
Il Veneto è una terra d'arte, non dimentichiamo l'immenso patrimonio artistico di illustri artisti come Palladio, Bellini, Giorgione, Tintoretto, Tiziano, Tiepolo, Canaletto e Canova, per non parlare di artisti del teatro come Goldoni e... artisti nell'amore come Giacomo Casanova, uno che... di donne se ne intendeva.
Ma andiamo indietro nel tempo per vedere le immagini dipinte sulle splendide ceramiche greche e della Magna Grecia che questa mostra presenta grazie ad Intesa Sanpaolo a cui appartiene questo patrimonio di ingente valore non solo artistico.
Oltre 500 ceramiche, una tra le più importanti collezioni al mondo da ammirare attraverso i percorsi tematici della mostra: "Il tempo dell'antico. Pagine di archeologia a Palazzo Leoni Montanari".
La donna dipinta, svelata, misteriosa e materna, è qui raffigurata in tutte le sue sfaccettature, ma non solo donne scopriremo nel percorso attraverso le sale espositive, ma anche variegati approfondimenti sulla figura maschile, sull'amore, il lavoro, il sacro, la morte, e il mito della Grecia classica e nella Magna Grecia attraversando il tempo per ripercorrere il ritmo scandito dalla vita quotidiana.
Lasciamoci trasportare dalla presentazione fatta dagli organizzatori della mostra e seguiamo il tempo cogliendone ogni attimo e immaginiamo di essere una donna di quel tempo: "immagini tutte al femminile, un ritratto della donna greca filtrato dallo sguardo dell'uomo, committente e decoratore".
La prima serie esposta presenta una selezione di opere provenienti da Ruvo di Puglia, importante centro dell'antica Apulia, e raccontano il tempo che scandiva la vita della donna ad Atene e nei territori della Magna Grecia. La donna in ogni condizione: schiava o regina, la donna nella casa e nell'ambiente in cui vive, il suo lavoro tra le mura domestiche, la donna "imprenditrice" che organizza la casa e l'intera filiera della produzione dei tessuti, ma anche la donna che vive in appartamenti separati dal marito e si ricongiunge a lui nella camera nuziale.
In due occasioni la donna acquista la stessa dignità dell'uomo: nel matrimonio che le consente il rispetto e nella morte.
In punta di piedi, in silenzioso rispetto osserviamo la raffigurazione dell'abbraccio degli sposi e osserviamola in tutta la rappresentazione della bellezza femminile, circondata dalla raffinatezza di specchi, ghirlande e ventagli.
Non solo vasi di figure "casalinghe" ma anche "cortigiane" professioniste nell'arte di dare piacere con il corpo e con le arti di seduzione. Donne rappresentate nude, intente a lavarsi nella vasca delle abluzioni. Strane figure dai tratti androgini di cui si riconosce la femminilità dai loro gesti morbidi e dal laccio stretto sulla gamba.
Una misteriosa figura colpisce il visitatore. Si tratta di una figura femminile in un laboratorio di vasaio. Piccola, in un angolo della bottega è intenta a decorare un vaso: la figura di una donna artigiano è qualcosa di unico e dalla difficile interpretazione.
Interessante la sezione dedicata alle donne del mito, come le Amazzoni, donne guerriere, e le Menadi, seguaci di Dioniso il dio del vino.
Sono previste attivitè legate all'esposizione: lettura di brani classici, nel Salone di Apollo di Palazzo Leoni Montanari. Ambientazioni con scene di miti legati alla figura del dio delle arti. Saranno anche attivati laboratori didattici rivolti alle scuole e aperti alle famiglie.
"Il progetto espositivo "Il tempo dell'antico - Le ore della donna" è curato da Federica Giacobello con la supervisione della professoressa Gemma Sena Chiesa dell'Università degli Studi di Milano, già curatrice del Catalogo sistematico della collezione vascolare edito da Electa nel 2006. Ideatrice del percorso di conoscenza e valorizzazione della collezione vascolare è stata Fatima Terzo, responsabile dei Beni Culturali di Intesa Sanpaolo, scomparsa lo scorso anno, a cui viene dedicata oggi la rassegna espositiva".
�"Le ore della donna. Storie e immagini nella collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo" è aperta al pubblico sino all'11 aprile 2010.
da martedì a domenica (lunedì chiuso) dalle 10 alle 18.
Informazioni: HYPERLINK "http://www.palazzomontanari.com" www.palazzomontanari.com