Incontri D'Autore

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Ci sono individui che vivono immaginando di essere alla ricerca di esperienze umane che dopo la morte li condurrà nelle... alte sfere del... non ritorno: della perfezione divina.

In realtà non siamo degli esseri umani in cerca di esperienze spirituali, ma il contrario, è il nostro spirito, o anima, che usa il corpo umano per le proprie esperienze!
Siamo degli "scolari" guidati in un percorso iniziatico dalla presenza invisibile dei Maestri Occulti che ci conducono alla Conoscenza attraverso avvenimenti, strane coincidenze, incontri e altri eventi che fanno parte della nostra missione terrena che ci condurrà di vita... in vita
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 attraverso esperienze umane, e altre soprannaturali, ad evolverci salendo o scendendo i gradini della "scuola" più misteriosa che l'uomo conosca: quella della nascita, della vita, della morte e della vita eterna, verso quello che sarà l'apice dell'apprendimento e il "punto di non ritorno alla vita".

E' come una normale vita scolastica: si nasce e si impara a parlare e camminare, si va all'asilo, poi alle elementari e così via, fino a diventare studenti e, i migliori, maestri e presidi, dirigenti e direttori e poi quando non si avrà più nulla da imparare, perchù avremo raggiunto il massimo, ci... riposeremo come dei pensionati... non senza occuparci di elargire le nostre conoscenze in altri modi... dall'aldilà.
Ognuno ha una sorta di missione terrena e ultraterrena da compiere: noi... rivivendo in altre vite e gli Eletti, gli Illuminati, o se preferite chiamateli Maestri, Guru, seguendoci invisibili ma presenti nella nostra mente con i loro insegnamenti: "Per l'Iniziato non c'è nulla di segreto che non gli venga svelato... al momento giusto", e sono Presenze che solo lui, l'adepto, è in grado di Vedere, Percepire e Sentire.

In modo misterioso ci Parlano, ma nulla delle... subdole "voci dell'aldilà" che non hanno a che fare con la realtà di dialoghi con i nostri cari defunti! E' anche vero che, come scrive Pippo Franco nel suo interessante libro "La morte non esiste", e anche altri affermano, "la morte non è l'ultimo atto della commedia della vita, ma una porta che si apre sul mistero dell'infinito".
Le voci con cui parliamo o crediamo di parlare, quelle dei nostri cari che ci arrivano dall'aldilà, in realtà sono prevalentemente le cosiddette "larve" che si camuffano da nostri defunti o peggio ancora si tratta di ciarlatanerie da pseudo medium e cartomanti, perchà più alta ù la Conoscenza di un Iniziato, in vita, e più sale nelle dimensioni dell'aldilà e si distacca completamente da quella che è l'evoluzione dei viventi, quindi non interferisce e non... dialoga con noi, e forse nemmeno lo vorrebbe o potrebbe. Quando una cosa non è dimostrabile con un "si o un no" resta il ragionevole dubbio e quale sia la veritàò potrebbe darcela "forse" l'evidenza, anche se vale quel detto che afferma quanto a volte sia più reale l'illusione che ciò che vediamo e percepiamo.

Vedere, sentire, dialogare con i nostri cari è un gioco, indubbiamente bellissimo e spesso anche utile, ma solo se è Creato dal nostro desiderio unito alla nostra Volontà che rende vere le immagini! E' molto simile all'effetto placebo di una pastiglia-dolciume somministrata spacciandola per pillola o per miracolosa ad un ipocondriaco: ben venga questo "miracolo" che ci fa stare meglio sentendo ancora la presenza della persona amata accanto a noi, basta che non sia deleteria o ci provochi effetti collaterali. Ritengo che i miracoli sono perlopiù dovuti alla nostra forza di volontà che all'intervento dei Santi e della Madonna: come potrebbero Loro decidere e scegliere chi guarire e chi lasciare morire se vorrebbero indubbiamente salvare tutti! Quindi, come si dice... "Aiutati che il ciel ti aiuta!".

E' anche vero che se l'Iniziato è di un alto grado di Conoscenza potrà accompagnarvi in un viaggio con la persona che non à più in questa dimensione, ma è un archetipo, un effetto di immagine, indubbiamente di grande valore e di grande bravura e sopratutto di grande Conoscenza, ma sarà l'effetto nato dalla sintonia, dalla perfetta simbiosi tra voi e l'operatore che darà vita al vostro desiderio, al vostro pensiero e sarà più vicino di quanto potete immaginare alla realtà di un viaggio nell'aldilà!

Non potrà condurvi nel regno dei defunti perchè non è possibile aprire quella porta e poi uscire e richiuderla: ai vivi non è concesso così facilmente e senza rischi! Eppoi non ci è dato conoscere la vita oltre la vita e le "ombre" che si aggirano hanno un altro modo di vedere e concepire il loro passato, il presente... e il futuro: sarebbe troppo facile che un nostro caro dall'aldilà potesse venirci in aiuto, saremmo tutti circondati da persone a cui eravamo legati e avremmo la fortuna elargita a palate!

Il vostro accompagnatore potrà solo condurre la persona defunta in una sorta di "ritorno in questo mondo che conosce", sempre che sappia poi come ricondurla nel suo mondo e riportare voi nel vostro, e senza rischiare anche lui di essere vittima di superficialità dettata più dalla presunzione che dalla bravura: nemmeno a lui è concesso di oltrepassare certi limiti: esistono i Guardiani!

E' l'effetto "archetipo", e non è comunque da sottovalutare perchè sotto certi aspetti può essere considerata una realtà, tanto è vera e palpabile! In sintesi non conduciamo una persona nel mondo dei morti, nè un trapassato nel nostro, ma riportiamo alla mente del vivente delle immagini così reali da essere vere. Non è semplice, ed è uno stato mentale che se fatto da ciarlatani o da presuntuosi oltre a non essere attuabile è molto pericoloso e potrebbe intrappolarci in qualcosa di allucinante. Aggiungerei che resta però una incognita se la presenza del defunto sia un archetipo o una realtà: chi può veramente sapere quale sottile filo lega i due mondi, spazi, paralleli o dimensioni, o se è un muro invalicabile a dividerli e fino a che punto non si riescano ad unire! Teoricamente non dovrebbe essere possibile, ma la mente umana è qualcosa di talmente perfetto e il suo potere reale è inimmaginabile e tutt'ora sconosciuto, tanto che sappiamo usarne normalmente solo il 10% delle potenzialità.

Non dimentichiamo che le parole delle preghiere cristiane sono "Padre nostro" e se siamo i figli... abbiamo il Suo stesso DNA, le stesse informazioni genetiche, e quindi gli stessi poteri, anche se per essere simili ad un padre, un figlio deve crescere e imparare... piano piano.
Siamo una Sua scintilla di Luce che cresce e si evolve...
Honorè de Balzac ha detto che "La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio": e se invece due persone divise da dimensioni diverse, una nell'aldilà e l'altra in questa, sognassero
lo stesso sogno? Valeriu Butulescu si domanda se la morte è un punto o una virgola! Io direi:
"Una parentesi!".

Archetipo significa immaginare, è una sorta di modello, la copia conservata, l'originale.
Il concetto risale ai grandi Iniziati come Filone di Alessandria, Dionigi di Alicarnasso, Luciano di Samosata e indica la filosofia di Platone, del maestro Socrate e dell'allievo Aristotele.
Platone afferma che ciè che ricerchiamo non ci è sconosciuto perchè ci era conosciuto ancora prima di nascere e in seguito, per qualche motivo, lo abbiamo dimenticato dentro di noi, quindi la Ricerca della Conoscenza deve essere un viaggio dentro di noi, in fondo alla nostra anima: l che è nascosta, e dobbiamo risvegliarla con l'anamnesi perche la Conoscenza non è altro che "il ricordare".

Quando moriamo, muore solo il corpo mentre l'anima che è immortale si trasferisce in un altro corpo "usandolo" per fare le proprie esperienze evolutive.
Reincarnandoci dimentichiamo e diveniamo prigionieri del sensi, così identifichiamo la realtà con il mondo sensibile in cui viviamo. Perciò dobbiamo recuperare la memoria, parlare con la nostra anima, essa ci ricorderà la verità e ci aiuterà a conoscere meglio noi stessi, ricordandoci la Conoscenza che abbiamo dimenticato reincarnandoci e che è presente in noi, ma latente. Solo l'anima può riconoscere il vero, la realtà, e non i sensi che appartengono al nostro modo limitato di concepire il concetto di "sensi" rinchiudendoli in un cerchio!

Nel corso dei secoli la domanda che tutti si sono posti è "Cosa succede dopo la morte?". Dove andiamo? Abbiamo veramente un'anima e questa dove va? Sale in cielo o sprofonda nell'inferno?
Nella religione l'uomo ha cercato parole di conforto e di speranza tentando di esorcizzare la paura della morte creando l'aldilà, la resurrezione, una vita oltre la vita.
Ma c'è vita dopo la morte e come dice Louis Bromfield "La morte del corpo non è la fine dello spirito, ma solo una tappa del lungo viaggio", o come afferma Fernando Pessoa "La morte non è simile al sonno perchè dal sonno ci si desta, ma non dalla morte", e cosa facciamo da morti?

Secondo Francesco Burdin le risposte sono comunque date ovviamente da persone incompetenti o da "studiosi, ma con il beneficio del dubbio", quindi da fonti non certo completamente attendibili, ma io preferisco credere a "Nessun luogo è lontano" di Richard Bach: "Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre. Di tanto in tanto noi c'incontreremo -quando ci piacerà- nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire".

Forse è per questo che una volta incontrando una donna... sul cammino della vita ho detto "Più ti conosco e più mi pare di conoscerti da sempre!", ma era la mia Stella Turchese che indicava il cammino verso "Il Canto dell'Uccello di Rovo", e ad un'altra, nell'attimo in cui ci siamo conosciute, abbracciandoci ci siamo salutate sussurrandoci: "Ben tornata", "Ben rivista"... ma era il mio Maestro, il mio Guru, colei "a cui non bastava il constatar d'essere nata e anche nel sonno una muta domanda ancora faceva"... colei che mi chiamava il suo "Piccolo Chela"... ed ora è in qualche punto dell'Universo o in un'altra Dimensione, ma i Suoi Insegnamenti, come gli altri, continuano a giungermi simili a Luce nel buio di questa vita Illuminandomi il Cammino e nei momenti in cui mi abbandono alle avversità della vita e indietreggio... la Sua Voce mi sussurra: "Non temere, stai indietreggiando solo per prendere la rincorsa!".

Chissà, forse ci sono diversi Mondi, altri Spazi o altre Dimensioni: quelle che possiamo delineare con linee e regole, e altre che possiamo sentire e percepire con il cuore, la mente, i sensi, l'immaginazione e la fantasia, per questo non dobbiamo accontentarci di guardare l'orizzonte ma cercare... l'Infinito! In fondo i Maestri insegnano che la realtà è solo illusione e tutto quello che immaginiamo è realtà: di reale non c'è che l'immaginazione!
E chissà che la gioia di rivedere i nostri cari non sia solo illusione, un sogno per appagare il nostro desiderio, ma sia invece vera.

Come diceva il leader e poeta maledetto della band rock dei "The Doors" (Le Porte) Jim Morrison "E' nel momento in cui dubitiamo di volare che perdiamo la facoltà di farlo": e allora continuiamo a volare immaginando un aldilà in cui si avvereranno tutti i nostri sogni, i desideri!
Io sogno un finale come Richard Gere e il suo "amico" Hachiko, e allora: "Ben rivisti miei piccoli grandi Amici scodinzolanti e baffuti!"...

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