Incontri D'Autore


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Dove i Sogni divengono Realtà e di reale non c'è che la Fantasia...

Fiaba : racconto inverosimile.
Favola : racconto fantastico, cosa falsa, non vera.
Cosè leggiamo su un vecchio vocabolario ma se cerchiamo l'origine delle Favole, delle Fiabe o di altre narrazioni fantasiose, scopriamo un intreccio di suggestivi significati magici che, seppure in chiave fantastica, nascondono una indiscussa realtà.

Mamme e nonne, per decenni hanno sollecitato la nostra fantasia narrandoci di "splendide" fanciulle e principessine addormentate da perfide streghe,imprigionate in tetri castelli da perversi sovrani, rinchiuse in grotte dagli incantesimi di malefici stregoni. Poi la favola si animava con l'arrivo del "Principe Azzurro" in groppa al suo "bianco cavallo": perchà il principe non aveva mai un nome ... ed era sempre "azzurro", e "naturalmente" viveva in un castello in cui "altrettanto naturalmente", al termine della fiaba, dopo aver salvato l'amata avrebbe vissuto con lei e la numerosa prole ...

La nostra infanzia l'abbiamo trascorsa fantasticando sulle narrazioni fiabesche, lasciandoci trasportare nel mondo della fantasia... dove si realizzano i desideri. Crescendo abbiamo smarrito il potere di dare "Vita" alle fiabe e ci siamo persi quella fantasia che forse era meno irreale di quanto immaginiamo...
Favole, Fiabe, Racconti, Storie e Leggende, hanno sempre una logica interpretazione e una base di verità.Sono dei messaggi checontengonoinsegnamenti morali,saggezza, racchiudono fatti e avvenimenti raccontati in modo fantastico, fantasioso: sono la cronologia storica delle nostre origini culturali.

"Cenerentola" era la narrazione fantasiosa della situazione di inferiorità in cui era tenuta la donna che usciva dallo stato di fanciulla, per giungere al matrimonio solo attraverso il "risveglio", simboleggiato dalla liberazione dalla prigionia o dall'incantesimo e dal bacio del principe.
Nelle Fiabe tutto è magico, fantasioso, il confine tra la realtà e l'illusione è inesistente, per questo tutto diventa possibile. Senza confini alla fantasia, nè limiti all'immaginazione: piante,sassi e animali diventano parlanti, gli oggetti prendono vita, mostri volanti gettano fuoco dalle narici e i boschi si animano di gnomi, folletti, fatine e... alberi parlanti.
La moderna disneyana interpretazione della favola di Andersen porta sugli schermi una "Sirenetta" circondata da animali parlanti, mentre in "Cenerentola" la Magia trasforma topi in cavalli e zucche in carrozze.

Fantasia ed esoterismo si mescolano nei fantastici Viaggi del "Gabbiano Jonathan Livinston", e gli strani compleanni di Rae, di "Nessun Luogo è Lontano", entrambi di Richard Bach.
Dagli schermi scopriamo le avventure di "La Storia Infinita" e "Momo", di Michael Ende, dove favola e mistero s'intrecciano con il magico mondo esoterico.
"Il Piccolo Principe", di Antoine de Saint-Exupèry, ci -addomestica- come la Volpe e la Rosadel racconto.
"Pinocchio", "Le Mille e una Notte", "Aladino", "Simbad", "Peter Pan" e mille altre fiabe nascondono realtà ed insegnamenti molto più profondi di quanto immaginiamo.

I dipinti e i racconti orali erano i libri di allora!
Quando l'uomo non sapeva leggere e scrivere era nelle chiese, attraverso le immagini dipinte che leggeva la storia di Dio e del Creato attraverso le riproduzioni della Bibbia, del Paradiso e dell'Inferno, delle storie dei Santi, della Madonna e di Cristo!
Le incisioni rupestri erano la storia agli albori della civiltà. I grandi affreschi delle Piramidi e delle tombe sono uno dei grandi esempi di "libri di pietra"!
Attraverso le pitture si narrava la storia e la cultura delle civiltà. Come gli ex voto, splendido esempio di "comunicazione" religiosa di devozione, o i dipinti che riproducevano re e regine, cerimonie e battaglie, ed erano la storia riprodotta visivamente.
I Paesaggi erano le cartoline turistiche: souvenir su tela!
Scorci di vita su tela sopperivano alle moderne fotografie e le riproduzioni di situazioni erano i "rotocalchi", la "TV" di quei tempi!
Attraverso racconti fantastici l'uomo trovava aiuto e speranza! C'era sempre una fanciulla dolce e una perfida e crudele, pronta a vendere l'anima per la ricchezza e il potere, ma a soccombere era sempre la bieca figura di una Grimilde: era un modo per riscattarsi dalla vita grama di quei tempi!

Le difficoltà della vita non erano mai colpa dell'uomo, ma presentavano sempre l'intervento della stregoneria, del Diavolo, con immagini demoniache che altrettanto "sempre", venivano sconfitte dall'intervento di Fate, Folletti, Maghi e Angeli!
Anche la musica narrava e narra tutt'ora!
Ma restiamo alle fiabe, alle favole, ai racconti dei nostri nonni e se "addomesticare", come narra il Piccolo principe, significa rendere unici, creare legami, allora Maga Magò Maghella ha "addomesticato" una bambola... dandole Vita attraverso una favola inventata per una bimba che forse, ora, non avrà più nemmeno i sogni:perchè qualcuno glieli ha venduti, barattandoli con un salvadanaiovuoto...

E anch'io voglio narravi una fiaba e come ogni favola ha una morale:
Non tutto ciò che luccica è oro! Non sempre la vera felicità sta nella bellezza e nella ricchezza!
Non sempre ciò che è bello, appariscente, ha un'anima. La bellezza svanisce nel tempo, ma la vera bellezza è interiore, nascosta alla vista e non svanisce mai!
 
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"La favola della bambola parlante"

Molto tempo fa, in un grande castello nel Paese di "Ogni Luogo", nella Terra di "Nessun Luogo", viveva una bimba di nome Elli.
Malgrado la giovane età aveva già un suo modo di vedere le cose e per questo, ragionando sulla fratellanza, per lei sarebbe stato logico avere una sorellina con cui dividere i giochi femminili e quindi altrettanto riteneva logico che un maschietto avesse un fratellino con cui giocare giochi da maschio!Così male si sarebbe trovata se la mamma "gli comprava"un fratellino: come avrebbe potuto giocare con le bambole assieme ad un maschietto?
La bimba si sentiva sola e infelice mentre sospirava ripetendo a Maga Magò Maghella: "Vorrei tanto avere una sorellina con cui giocare e parlare. Mi sento così triste e sola".

...Fu così che Maga Magò diede Vita ad una Bambola "addomesticandola" per regalarle quella sorellina tanto desiderata, con cui Giocare e Parlare...
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Una notte, quando sulla Terra tutti dormono e i sogni prendono Vita, Maghella decise di Tornare sul "Pianeta Fantasia" per Rivedere gli Amici e prendere una bambola per Elli.
Chiuse gli Occhi e Desiderò di essere su Fantasia e, detto fatto, in un battito di ciglia si ritrovò accanto alla porta della casa in cui Viveva "Mastro Balocco", il guardiano delle stanze in cui si trovano i giocattoli destinati ai bimbi ...
La casa di Mastro Balocco è situata ai margini del Bosco Incantato che si estende lungo il "Fiume dei Desideri", presso la "Montagna del Tempo", a cui si accede solo percorrendo il "Sentiero della Fantasia" ed attraversando il "Ponte dell'Impossibile".

E'una casetta di legno, con il tetto di paglia, piccola piccola, ma talmente Magica da contenere tutte le stanze che immaginiamo e in cui sono custoditi i giocattoli: ce n'è una che contiene tutti i tipi di automobiline, mezzi meccanici d'ogni tipo e dimensione, da quelle a pedali a quelle elettriche che trasportano i bambini; da quelle a molla, pila, frizione a quelle radiocomandate. Piste per le corse delle automobiline, trenini elettrici, navi e aerei, biciclette e motocicli elettrici.
In una stanza trovi ogni tipo di accessorio per bambole: dai vestitini semplici a quelli più sofisticati. Castelli e casette d'ogni genere e con ogni tipo di arredamento, accessoriate sin nei più piccoli particolari.

Qui, per le bambole puoi trovare ogni genere di trasporto: dalle carrozze alle biciclette, dalle automobili ai camper. Puoi trovarci anche gioielli, soprammobili e oggetti d'uso quotidiano, per vestire la tua bambola e addobbare la sua casetta.
Un'altra stanza contiene soldatini: da quelli di stagno ai plastificati, di ogni epoca e completi di accessori militare. Villaggi indiani e fortini, castelli e caserme, artiglieria e trasporti, aeroporti e porti navali, milizie spaziali e dischi volanti, accampamenti romani e navi corsare.
Per te puoi trovare costumi di ogni genere ed epoca: da antico vichingo a Superman, da Aquila Nera a Zorro, da Re Artù a moschettiere, da marines a bersagliere, da mago a fatina.
Stanze con ogni tipo di peluche, maschere e costumi carnevaleschi, giochi in legno, video game, meccano, puzzle, calcio balilla, teatrini per i burattini e le marionette.

Ma la stanza che cercava Maga Magò Maghella era quella delle bambole.
Appena varcata la porta un vociare di bambole salutò Magò. C'era molta eccitazione perchè sapevano che avrebbe scelto una di loro da portare in dono ad una bimba che l'avrebbe amata accudendo ad essa, coprendola di premure e regali, proprio come fosse una sorellina.
Così, da ogni scaffale su cui "riposavano" in attesa di essere scelte, giungeva un gran chiacchierio: tutta la stanza era in gran fermento, con un subbuglio ciarliero che pareva di essere al mercato!
Bambole di fine porcellana, vestite sontuosamente con abiti ottocenteschi in velluto, pizzi e gioielli, cercavano di attirare l'attenzione di Maghella, danzando minuetti e valzer.
Dall'altro lato della stanza, sullo scaffale dell'Opera, minute ballerine in tutù e scarpine di raso, ballavano sulle punte dei piedi.
Bambole antiche, moderne, d'ogni epoca, foggia e costume cercavano di attirare la sua attenzione per farsi scegliere. Le più belle ed eleganti si pavoneggiavano facendo mille moine.
Alcune salutavano con la mano o facevano l'inchino dicendo: "Ciao, cavina, guavdami! Sono la più bella", con quella ridicola "r" moscia sofisticata, tipica di chi vuole darsi delle arie...
Alcune imitazioni della Barbie, si muovevano civettuole mentre quelle autentiche urlavano che erano solo delle pessime imitazioni e che non erano neppure accessoriate come loro.

Maga Magù guardava sorridendo e di tanto in tanto ne prendeva in mano una, che subito si pavoneggiava per suscitare l'invidia delle altre bambole che, per gelosia, volgevano altrove lo sguardo osteggiando indifferenza...
Magò guardava, si soffermava, però non trovando ciò che cercava si rassegnò a tornare da Elli a mani vuote.
Stava per andarsene, quando...
... Quando scorse in un angolo buio una strana bambola, con il viso buffo, paffutello e somigliante più ad una femmina di Troll che ad una bambola. In quanto all'abito... lasciava molto a desiderare, con la sua semplicità più simile ad un grembiule casalingo che ad un vestito. I capelli lunghi, colore della stoppa, senza alcuna acconciatura, due codini legati con un nastrino e qualche "arruffato" ricciolino sulla fronte.
Eppure, per Maga Magò era la più bella!
Si fermò, le sorrise dicendole: "Ciao. Come ti chiami?".
"Ciao. Mi chiamo Amalia", rispose la bambola.
"Tutte le altre si sono date un gran da fare per attirare la mia attenzione, solo tu sei rimasta zitta, quasi nascondendoti. Perchè?", chiese la Maga incuriosita.
"Perchè loro sono belle ed eleganti mentre io sono brutta e non ho nulla che possa interessare a te e alla bimba a cui mi regaleresti", rispose mentre una lacrima le scendeva dagli occhi.
"E' vero, sono belle ma vuote, fredde, insignificanti e senza Anima! Non potrebbero mai diventare Vive! Non mi piacciono! ... Mi piaci tu! Anche se io dessi loro la Vita sarebbero solo dei bei giocattoli e nulla più. Avrebbero una -vita-, ma priva di emozioni, sentimenti, mentre invece tu sai piangere ed è già questa emozione a darti Vita!".
Fu così che Maga Maghella portò con sè Amalia e la "addomesticò" dandole "Vita" , perchè
potesse Parlare e Giocare con Elli...
 
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Molti mesi sono passati dal giorno in cui Maga Magò Maghella la regalò alla bambina. Per un pò vide Elli accudire ad Amalia, sinchè un giorno la trovò abbandonata in un angolo, gettata come un oggetto inutile, dimenticata.
Una volta la vide piangere!
Maga Magò pensando che era ingiusto si sentì in colpa, così una notte Chiuse gli Occhi per Sognare che Amalia le fosse Accanto e lo desiderò con quella intensità che dà Vita ai Pensieri... e quando si Risvegliò trovò la Bambola accanto a lei..., sorridente mentre le diceva: "Grazie! Ti voglio bene e voglio rimanere con te!".
E' una strana casa quella in cui vive Elli! Si vuole "addomesticare", dare "Vita e rendere unici" ma poi ci si dimentica di essere responsabili di ciò che abbiamo Creato e così si lascia morire anche la Fantasia...

In quel castello anche il Sole non dà calore e si vive... perchè si respira, ma non per questo si è Vivi! Lì tutto è grigio, vuoto, inesistente, tanto che neppure i bambini sanno più giocare... ma solo schiamazzare roteando attorno ad un salvadanaio, arido e senz'altro sentimento che per la propria idolatria, mentre una sbiadita immagine di Cenerentola ramazza stanze e cortili roteando gli occhi nell'emettere i tipici rumori della caduta di monetine: come se al posto della testa avesse una di quelle macchinette "mangia soldi" che ogni tanto ti regalano qualche spicciolo ...
E intanto la povera Cenerella ramazza il cortile e di tanto in tanto bacia il rospo della fontana sperando che si trasformi in un principe e poco importa che sia gobbo o sciancato, vecchio e storpio, arido e vuoto: basta che sia... danaroso....
 
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Non sempre le favole hanno un lieto fine, specie se non sono fiabe, ma la nostra vita.
Non sempre c'è una Biancaneve con i 7 nanetti saltellanti, nè lo Spaventapasseri, l'Uomo di Latta e il Leone senza coraggio, della Dorothy del "Mago di Oz" o di "Alice nel Paese delle Meraviglie".
Ma ci restano le Parole dei Saggi e se le sappiamo Leggere... tra le Righe potremo crearci una moderna favola a lieto fine!
E allora in alto la magica bacchetta della fata Smemorina e... "Salagadula. Magicabula. Bibbidi bobbidi bu. Fa la magia tutto quel che vuoi tu, bibbidi bobbidi bu!".
Ma mi raccomando, ricordatevi che allo scoccare delle Mezzanotte l'incantesimo si interromperà e la carrozza ridiventerà una zucca, i bianche cavalli in due topini!

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"Esistono due mondi: il primo è quello statico, fatto di linee predefinite e regole.
Il secondo è quello della Magia che vive dentro di noi. E'quello che possiamo Vedere e Sentire con il Cuore e l'Immaginazione, quello in cui i sogni e la fantasia diventano realtà e in cui di Reale... non c'è che l'Immaginazione..."
E se nei depliant turistici non troverete il Paese delle Fiabe, è perchè non tutti sanno dov'è: cercatelo nel vostro Cuore!
I Sogni sono dei desideri racchiusi nel Cuore e se ci crederete diventeranno realtà!
 
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Sergio Bambaren: "Se credi nella forza dei tuoi sogni essi diverranno realtà"
"Il mondo è pieno di magia, di luoghi stupendi e di pensieri che sono là per ogni essere vivente che abbai intenzione di dare alla vita una possibilità".

Antoine de Saint Exupery: "L'essenziale è invisibile agli occhi".

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