Incontro con il cioccolato killer di Bruno Gambarotta foto Matteo Saraggi Anche la mia infanzia fu caratterizzata dalla golosità, come ogni bambino avevo una particolare attrazione per il cioccolato e non facevo molta distinzione tra un gusto o l'altro anche se le mie preferenze erano rivolte a quello alle nocciole, a cremini, gianduiotti, ai cioccolatini ripieni di crema o liquore, alla "Novi" spalmabile dei barattolini e alle caramelle con il "moretto". Il massimo della delizia erano i "Baci Perugina", ma andavano bene anche i "Boeri" ripieni di liquore e con la ciliegina all'interno. Era il lato "brutto" della golosità, ma mai avrei pensato che il cioccolato avesse anche una componente di "estratto di pensieri maligni, con granella di mistero e perfidia". A farmelo scoprire è stato Bruno Gambarotta, l'inventore", o meglio "lo scrittore" di uno dei racconti sul nuovo cioccolato del millennio: "Cocokiller", il cioccolato... assassino... Scritti intingendo la penna in uno speciale inchiostro al cioccolato-venefico i racconti offrono spunti di indigestione per i golosi del triller, anche se l'umorismo miete più vittime dei diabolici personaggi usciti dalle pagine di un "Cocokiller" composto da vari autori del... giallo gastronomico... Per i palati più esigenti consiglio la lettura di questo esilarante "piatto gastronomico al cioccolato... fondente con crema di misteri e farcito di suspance"... Buona lettura, anzi buon... Coco Killer... |