Incontri D'Autore

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Gorizia - Palazzo Attems Petzenstein
 
Dal Palazzo del Cinema con la proiezione del film "Il Gattopardo"di Luchino Visconti, l'indimenticabile capolavoro del 1963, a Palazzo Attems Petzenstein, Gorizia si è proietta nello spazio fantasioso della celluloide vestendosi con gli abiti della prestigiosa Sartoria Tirelli per presentare il mondo del costume cinematografico. 
Con la collaborazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Gorizia ha presentato "L'Atelier degli Oscar: i costumi della Sartoria Tirelli", una panoramica sui costumi scenografici che ha trasformato in set cinematografico le sale espositive del prestigioso Palazzo.
Se ripercorriamo il percorso del cinema sono molte le scene dei grandi film in costume che ci tornano alla mente e indubbiamente tra i personaggi che hanno colpito la nostra fantasia ci sono anche quelli che hanno indossato gli abiti dell'atelier romano di Umberto Tirelli fondato negli anni Sessanta dal geniale "realizzatore di costumi e archeologo della moda" come lo ha definito Guido Vergani.
Tirelli ha realizzato gli abiti, o meglio "ha vestito" i protagonisti di una trentina di film che hanno ottenuto l'Oscar per i migliori costumi e altri importanti riconoscimenti come l'Oscar di BAFTA Award, il Nastro d'Argento e il David di Donatello.
Non sono mancate numerose presenze in altri film di successo, che hanno fatto la storia del cinema e sono rimasti nella memoria collettiva, come i romanzi da cui sono stati tratti i più grandi film, primo fra tutti "Il Gattoparto", l'intramontabile simbolo del cinema-storico con Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Serge Reggiani, Romolo Valli, Giuliano Gemma, Ottavia Piccolo.

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Gorizia, non è nuova a mostre aventi come tema la moda, il costume, basti ricordare il Museo della Moda che ha ospitato la mostra dedicata al grande stilista Roberto Capucci e ad "Abitare il Settecento".
Per la grande mostra di Palazzo Attems Petzenstein, provenienti dagli "armadi-archivio" dell'atelier di Umberto Tirelli sono stati esposti numerosi abiti che hanno vestito le più belle attrici del mondo, da Claudia Cardinale, indimenticabile interprete volteggiante nel suo abito da ballo bianco del film "Il Gattopardo", a Silvana Mangano in "Morte a Venezia", Winona Ryder e Michelle Pfeiffer in "L'età dell'innocenza", Nicole Kidman in "Ritorno a Cold Mountain", Monica Bellucci in "N-Io e Napoleone" e "I fratelli Grimm e l'incantevole strega". Non sono mancati quelli indossati da grandi interpreti maschili come Donald Sutherland nel film "Casanova" di Fellini e Helmut Berger in "Ludwig".
Nelle scenografiche sale espositive la mostra ha ricostruito l'atmosfera dei film realizzati dai più famosi registi della storia del cinema proiettandoci nel magico mondo cinematografico e rendendoci partecipi delle vicende dei nostri eroi cinematografici, ma è divenendo anche un angolo di cultura e di storia, una tra le più interessanti mostre dedicate al mondo del cinema. Ricostruire l'atmosfera dei film realizzati dai più famosi registi della storia del cinema ha significato anche ricordare che all'Atelier Tirelli si sono rivolti alcuni tra i nomi più noti, non a caso si potevano vedere gli abiti dei film di Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Ermanno Olmi, Franco Zeffirelli, Giuseppe Tornatore, Martin Scorsese, Sofia Coppola, Mel Gibson e molti altri.
Se tutti conoscono questi nomi di prestigiosi registi pochi conoscono invece i grandi costumisti, coloro che sono i veri artefici della buona riuscita di un film e che fanno parte di un importante tassello che indispensabile perch un film resti nella nostra memoria.
Tra i costumisti ricordiamo alcune figure straordinarie come Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Milena Canonero, Danilo Donati, Maurizio Millenotti, Theodor Pistek, Sylvie de Segonzag, Ann Roth, Alessandro Lai, Nicoletta Ercole, Francesca Sartori, Mariano Tufano, Carlo Poggioli, Massimo Cantini Parrini. Grazie alla loro creatività unita alle maestranze Tirelli, e sotto la guida del presidente Dino Trappetti, questi "uomini rimasti nell'ombra" sono stati il "talento nascosto" che ha avuto la capacità di dare vita alle idee rendendole perfette per vestire gli attori ma anche per creare i personaggi.
Nelle sale di questa mostra, attraverso il percorso espositivo ideato dalla costumista e scenografa Flora Brancatella, abbiamo potuto rivivere la magia di famosi film come "Medea", "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", "L'innocente", "La vera storia della signora delle camelie", "C'era una volta in America", "Storia di una capinera", "Amata immortale", "Beaumarchais", "Il paziente inglese", "Anna Karenina", "Tre", "La leggenda del pianista sull'oceano", "Il tempo ritrovato", "Sogno di una notte di mezza estate", "Il mestiere delle armi", "L'importanza di chiamarsi Ernesto", "Marie Antoinette", e molti altri.
Il visitatore ha così rivissuto gli emozionanti film che hanno segnato il nostro tempo, impresso i nostri ricordi ed è entrato nella fabbrica delle magie del grande cinema.
La mostra affiancata da un ciclo di proiezioni cinematografiche a cura della Mediateca Provinciale di Gorizia e del Centro di cultura cinematografica "Sergio Amidei" ha sottolineato ancor più la storia del cinema e dell'atelier.
Promossa dalla Provincia di Gorizia - Musei Provinciali in collaborazione con Tirelli Costumi- Roma e organizzata con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia l'esposizione Tirelli ha sottolineato ancora una volta il prestigio di Palazzo Attems Petzenstein e di Gorizia come città d'arte e cultura.
Mostra e catalogo sono editi dai Musei Provinciali di Gorizia, e a cura di Raffaella Sgubin, Sovrintendente dei Musei Provinciali di Gorizia, con la collaborazione di Dino Trappetti e Flora Brancatella.


Elenco incontri d'autore

 

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