Incontri D'Autore

di OlivieroToscani
Finalborgo (SV)

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foto Matteo Saraggi
Il mare azzurro e la scenografia dell' Oratorio dei Disciplinanti nel Complesso Monumentale di Santa Caterina, fanno da sfondo alla manifestazione "inquieta" di Finalborgo (SV) e alla Mostra "Razza Umana" di Oliviero Toscani.
E ci sono tutti i rappresentanti della "razza umana" della elite locale! Dall'Assessore Regionale alla Cultura Fabio Morchio, al Sindaco di Finale Ligure Flaminio Richeri, dal Presidente della "Fondazione De Mari" Luciano Pasquale, al Commissario Straordinario della Provincia di Savona Mario Spanu e il Presidente del "Circolo degli Inquieti" Elio Ferraris.
E c'è anche lui, il mito discusso: Oliviero Toscani, osannato o disapprovato, ma comunque pur sempre un personaggio che ha portato il nome dell'Italia nel mondo.

La Festa dell'Inquietudine è la manifestazione conclusiva del Circolo degli Inquieti, ideata nel1996 perchè, come dicono gli ideatori: "Nasce dalla constatazione che gran parte delle persone si considera inquieta perchè partecipa e risente, seppure in modo diverso, delle tante inquietudini che attraversano l'uomo contemporaneo e che caratterizzano questo periodo storico.
I modi di essere inquieto sono diversi, così come varie sono le cause delle inquietudini.
Caratteristica comune dell'inquieto è, comunque, la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi; di comprendere se stesso e gli altri; di intendere il conosciuto ed il conoscibile; di percepire il mistero; di intraprendere iniziative ed avventure nuove. Per questo l'inquieto fa ricorso a tutti gli strumenti di conoscenza sia della cultura ufficiale che di forme culturali alternative o, viceversa, d'avanguardia".

E così puntualmente ogni anno si... premia l'inquieto, un personaggio che indipendentemente dalla sua attività si è contraddistinto per la sua personalità inquieta premiando il suo modo di essere e di vivere la propria... inquietudine!
Niente somme da capogiro, niente preziosità... tanto per restare in tema il riconoscimento null'altro è che il titolo ricamato su un drappo di lino e contenitore di tanta... opulenza... una pentola di terracotta "sghimbescia" schiacciata da un lato e con i manici disposti in modo irregolare: da inquietudine!
E tra gli inquieti premiati si notavo volti noti, come: Gad Lerner, Gino Paoli, Antonio Ricci, Oliviero Toscani, Costa-Gavras, Raffaella Carrà.
Secondo i "benefattori degli inquieti" l'inquietudine è creatività artistica in ogni espressione: condivido il loro pensiero e confermo che è impossibile immaginare che un'opera d'arte sia creata senza quel "coinvolgimento appassionato del soggetto che vuole conoscere l'oggetto del suo interesse", come affermano i creatori del premio.
L'artista, quello vero, non quello "commerciale", è sempre un genio e non c'è genio senza sregolatezza e inquietudine... purchè non fuoriesca dai canoni della decenza e dell'intelligenza.

L'esempio di genialità sconcertante, spesso eccessivamente di pessimo gusto, di forte impatto visivo ed emotivo, sconvolgente, contiene indubbiamente un pizzico di genialità che solo i grandi nomi possono permettersi, non a caso tra i premiati spicca proprio lui, il genio della fotografia pubblicitaria sconvolgente: Oliviero Toscani che con una mostra fotografica dal titolo significativo "Razza Umana/Italia", almeno per questa occasione non mostra soggetti scandalo, ma espone quel lato umano delle persone "normali", l'uomo e la donna della porta accanto!

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Normalità italiana di individui comuni, personaggi sconosciuti ripresi viaggiando in ogni angolo del nostro Paese a documentare "le facce degli italiani e di chi risiede in Italia, tra differenze e somiglianze", non mancano i volti degli abitanti del paese che ospita la mostra e così si potranno riconoscere i volti locali... dal Sindaco al netturbino, dal banchiere alla studentessa, dagli anziani al più giovane.
Non è mancata la figura più "inquieta" di tutte le figure: il fantasma di Balestrino, un "racconto fotografico che intende evocare l'inquietudine che ci assale dinnanzi alle rovine umane, urbanistiche, artistiche, culturali di cui l'Italia abbonda" e a dare lo spunto a questo paese fantasma è il borgo medioevale di Balestrino, posto alle spalle di Finale Ligure che negli anni '50 venne abbandonato a causa di una frana che incombeva sul paese mettendo in pericolo la vita dei suoi abitanti.
... Ma questa è una storia... tra le tante storie di abbandono e di paesi fantasma!
E' difficile scrivere della mostra di Oliviero Toscani senza accennare a qualcosa della vita di questo personaggio internazionale noto come pubblicitario e creatore di immagini scioccanti.

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Toscani lo ricordiamo per le campagne pubblicitarie per la nota casa di moda parigina di Coco Chanel, Valentino e Fiorucci.
Fotografo di alta moda collabora a importanti riviste del settore, come Elle, Vogue, ma la notorietà è indubbiamente legata alla campagna pubblicitaria... scandalistica e provocatoria della Benetton, per il marchio United Colors of Benetton, di cui ricordiamo alcune campagne pubblicitarie che sono state immediatamente censurate, come quella che ritraeva scene di vita quotidiana di una coppia di uomini in atteggiamenti omosessuali e fu anche scandalo il bacio tra una suora ed un prete, lo svolazzare di anticoncezionali, e tanti altri scatti fotografici che mi inducono a pensare che se per divenire "famosi" occorre fare scandalo, scioccare... allora siamo proprio ridotti maluccio e invece della bravura serve la sregolatezza che sbalordisce e spinge alla censura.
Famosa fu la sentenza dello stato del Missouri che lo condannò per avere ripreso con l'inganno dei condannati a morte mediante la sedia elettrica, con lo scopo di utilizzare le foto per una campagna pubblicitaria: la Benetton si scusò con i parenti dei condannati, attirando le ire di Oliviero Toscani.
Eppure sono molte le foto scattate da famosi fotoreporter che riprendono scene di vita quotidiana, personaggi insoliti e curiosi, paesaggi la cui bellezza affascina il visitatore lasciandolo fantasticare su viaggi in altri Paesi, o indugiare sorridendo dinanzi alla foto di un tenero gattino o un lupacchiotto nascosto nel verde del bosco, e nei volti del lettore o del visitatore non si vede lo sgomento provato dinanzi alla tibia di un soldato ucciso o ad una anoressica giovane fanciulla...
E se nessuna foto scandalo mi ha... inquietata resta pur sempre "l'inquietudine" coinvolgente, di chi è conscio della propria notorietà da consentirsi qualunque atteggiamento verso il pubblico,è immaginando che ai "Grandi" tutto sia permesso...

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