Incontri D'Autore

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Padova - Museo Diocesano
dal 28 Novembre 2009 all'11 Aprile 2010

foto Matteo Saraggi



Era il 1492 quando dall'alto dell'albero della nave la vedetta gridò "Terra! Terra!", quel grido fece di Cristoforo Colombo lo scopritore dell'America, anche se è ormai risaputo che gli antichi Greci, Strabone e Aristotele parlavano di un continente identificabile con l'America e ancor prima ne parlavano i Cartaginesi intorno al 400 a.C., ma non dimentichiamo il vichingo Gunnbjorn che la raggiunse intorno all'anno 900, ed Erik il Rosso verso il 1000. Anche Marco Polo, vissuto nel 1200, raggiunse quella terra, come si può scoprire nella "Map-with-ship" ("Mappa con nave") conservata nella Biblioteca del Congresso di Washington, e in seguito l'ammiraglio cinese Zheng He che ai tempi dell'imperatore Yonghe la scoprì quasi un secolo prima di Colombo (1418), come si può vedere da una mappa disegnata nel 1763 che riproduce quella risalente al 1418. Ma tralasciamo la storia della scoperta dell'America che oltre a chi fu il primo vero scopritore necessiterebbe anche di un altro approfondimento: "chi era veramente Cristoforo Colombo"... lasciandoci magari increduli nello scoprire realtà incredibili e inimmaginabili, e torniamo alla Terra dei giorni nostri, la nostra Terra.
Ed è proprio con il grido "Terra!" che ricorda la "riscoperta" del Nuovo Mondo, che prende il via la quinta edizione de "I colori del Sacro" e ci conduce a scoprire il nostro pianeta, un
mondo vecchio di miliardi di anni, ma ugualmente nuovo e perennemente da scoprire.
Siamo talmente abituati a vivere su "Gaia", meglio nota con il nome di "Terra", da non accorgerci pi di essere su questo meraviglioso pianeta e pensare ad essa come una cosa abitudinaria di cui abbiamo perso ogni interesse, dimenticandoci di rispettarla e considerandoci i suoi padroni a cui tutto deve!

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Terra, un pianeta tra milioni di altri nell'Universo! A volte amata e difesa, troppo spesso depredata, sempre più da sfruttare incondizionatamente sino a distruggerla per quel nostro comodo che etichettiamo "in nome della scienza e del progresso".

Ed è in questa Rassegna Internazionale a Padova che la Terra riconquista la sua Esistenza sino a divenire un Luogo Sacro, quella Terra che i nostri antenati, seppure nella loro ignoranza-culturale e nel loro paganesimo, consideravano la Grande Madre Terra.
E' la Madonna Nera o Grande Madre venerata dai Cavalieri Templari, è la Madre Terra a cui offrivano sacrifici gli antichi popoli, dai Celti agli Aztechi, dalle tribù del deserto a quelle delle foreste dell'Africa, dai popoli più eruditi dell'Europa agli Indios amazzonici, e per tutti era il più sacro e divino degli elementi, con i suoi regni minerale, vegetale e animale.
La Terra, madre di tutte le Civiltà, culla della storia dell'uomo, era considerata una madre che dava nutrimento a noi, suoi figli: Lei così materna, così concreta, solida e potente, che generava tutte le forme esistenti e come una madre nutriva le sue creature, ma era, ed è, anche uno dei simboli del Cristianesimo e della potenza di Dio creatore!
Da sempre l'uomo le dedica rituali devozionali, propiziatori, e lega la propria esistenza al suo ruotare nel centro dell'Universo. La Terra è anche il simbolo di lotta per il dominio, la supremazia, la conquista! Spesso complice dei nostri sogni di viaggi fantastici ha ispirato racconti come "Viaggio al centro della Terra", "Il mondo perduto", "Sinbad il marinaio", "Ulisse", "Ventimila leghe sotto i mari", "Attacco alla Terra", "Invaders" e tanti altri. Non sempre i nostri viaggi ci conducono alla scoperta di luoghi stupendi dove il cielo al tramonto si tinge di rosso e maestosi manieri dominano dell'alto del colle o le nevi imbiancano le pendici, ma sempre più spesso sono viaggi alla conquista di popoli e territori, per possedere, sfruttare, sottomettere, distruggere... in nome della supremazia di un popolo sull'altro.

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E così questa mostra vuole offrirci il riscatto allo scempio che ne facciamo quotidianamente, attraverso un centinaio di illustratori appartenenti a culture diverse e proveniente da tutto il mondo, ma uniti dalla stessa sensibilità legata al tema della salvaguardia del nostro pianeta Terra!
Dal 27 novembre all'11 aprile 2010 nelle Gallerie del Museo Diocesano di Padova sarà allestita la grande mostra "Terra",è curata da Andrea Nante e Massimo Maggio, è promossa dal Messaggero di Sant'Antonio e dalla Diocesi di Padova insieme alla Regione del Veneto e alle Istituzioni locali.
Ma la mostra vuole anche essere un messaggio per tutti i popoli e proseguirà il suo viaggio... della speranza in tutta Italia e l'Europa cercando di sensibilizzare l'attenzione verso il nostro pianeta sempre più depredato, sottomesso, distrutto e, come dicono gli organizzatori: "Una Terra forse un pò stanca...".
Spetterà quindi alle scenografiche volte delle Gallerie del Museo Diocesano di rendere ancora più suggestiva la "memoria di una Terra com'era e come vorremmo fosse ancora".
Saranno anche i popoli di altre culture a narrarci attraverso le immagini delle diverse tradizioni, come: "Quelle africane che raccontano di una terra che si mangia", senza dimenticare le culture " Vediche che raccontano di una terra sacra che accoglie, come una madre, l'uomo alla fine del suo percorso". Per altre culture è una terra contrapposta ed unita al cielo e che come gli elementi maschili e femminili simboleggia la maternità che crea la vita, ma anche dell'eterno riprendersela.
Esistono curiosità legate a culture primitive con una forte prevalenza di superstizione: in alcune etnie africane e asiatiche la donna sterile renderebbe sterile anche la terra dove vive e poichè priverebbe il nucleo famigliare dell'unico sostentamento il marito ha la facoltà di ripudiarla: naturalmente se non nascono figli... la colpa viene sempre attribuita alla donna.
E' quindi ovvio l'opposto: se è una donna incinta a seminare... il raccolto sarà più abbondante! Da noi resterebbe seduta comodamente sul divano, per mesi, coccolata sino all'eccesso!
La Bibbia afferma che Dio ha plasmato Adamo con la terra, e il soffio nelle sue narici gli hanno dato la vita: antropologicamente poichè l'uomo è fatto di terra, si puè dire che è la terra che "fa" l'uomo.
Dio creò quindi la terra non solo come luogo in cui collocare l'uomo, ma un luogo che però ne costituisce l'essere stesso, un tutt'uno indivisibile al punto che arrecare offesa alla terra arreca offesa anche all'uomo e... viceversa e forse è per questa simbiosi che distruggendola distruggiamo noi stessi e l'intera umanità...
La mostra vuole anche parlare del sacro ai bambini attraverso le illustrazioni per l'infanzia. L'obiettivo è quello di raccontare il sacro tramite il segno e l'immagine che svolge un ruolo importante nel trasmettere messaggi e concetti ai più piccoli, non a caso nell'infanzia prima di imparare a leggere impariamo a guardare le immagini e i primi insegnamenti sono legati alla parola e alla vista. Oltre alla mostra si affronteranno temi profondi ed attuali e i giovani che volessero approfondire le tematiche potranno usufruire di laboratori, visite guidate da esperti, atelier di lavoro e incontri.
Il progetto coinvolgerà anche un gruppo di bambini e di giovani che purtroppo non potranno essere presenti alla mostra, perchè ricoverati nel Centro di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Padova e per loro, nei reparti ospedalieri, saranno approntati laboratori didattici.
"I colori" del" Sacro"," Rassegna Internazionale" d'Illustrazione "Terra"," sarà" ospitata nel Museo Diocesano del Palazzo Vescovile, in Piazza del Duomo 2 a Padova, dal 28 novembre 2009 all'11 aprile 2010. Orario: tutti i giorni (escluso il lunedì), dalle 9 alle 18 (orario continuato).
Info: tel.049.652855 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. - www.icoloridelsacro.org


Elenco incontri d'autore

 

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