Incontri D'Autore

 
(fino al 29 luglio 2012)
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Parlare dell'Olanda significa narrare di graziose olandesine con i tipici zoccoli di legno e la cuffietta in testa, di mulini a vento e di immense distese di tulipani, di figure illustri come Erasmo da Rotterdam e il suo celebre scritto "Elogio alla follia" (1466/1536); di Rembrandt (1606/1669) il pittore che passò dalla vita agiata alla miseria; di Vincent Van Gogh (1853/1890), il pittore dei girasoli, tra genio e follia; e della tragedia dei giorni nostri di Anna Frank (1929/1945).

Ma esistono altri personaggi famosi, tra cui i due pittori fiamminghi: Pieter Brueghel detto il Vecchio (1525/1569) e Pieter Brueghel il Giovane (1564/1638), detto anche Brueghel degli Inferi per le sue rappresentazioni infernali.

Il genio e la follia, la sregolatezza, il piacere, il vivere inquieto tra il lusso e il "salto nel buio" della miseria che spesso portava gli artisti a cedere le proprie opere per un piatto di minestra! Questa era la vita degli artisti, non dissimile da quella che ho conosciuto negli anni '70 quando anch'io vivevo tra pennelli e galè, nel bel mondo dell'arte!

Si dice che se un artista non è stravagante non è un vero artista e c'è molta verità in queste parole, in fondo un artista vive in un suo mondo e come disse Ebner èOgni pittore dipinge sè stesso! .

L'Olanda è anche Breda, una città fortificata, prezioso scrigno che racchiude secoli di storia, di cultura, di arte, e non mancano le curiosità, come il "Redhead Day" (Roodharigendag) che ogni anno riunisce persone provenienti da tutte le nazioni, con i capelli rossi... al naturale.
Ma prima di tutto Breda è la città che diede i natali alla generazione dei Brueghel, ed è su questa "Dinastia Brueghel" che fermeremo il Tempo, per ricomporre il mosaico storico di questi geni che fecero la Storia dell'Arte diventando essi stessi una leggenda, il simbolo dell'immortalità dell'artista che attraverso le sue opere sopravvive nell'eternità.

Una generazione di artisti, una vera e propria "dinastia" quella dei Brueghel! Dal padre"Pieter Brueghel, o Bruegel (sino al 1559 firm" Brueghel, poi passò a Bruegel), noto come "il Vecchio", al primogenito Pieter Bruegel detto "il Giovane", quindi al secondogenito Jan Bruegel, e poi al nipote anche lui con il nome Jan.

dinastia_breughel_02Tra le opere di Brueghel "il Vecchio" troviamo l'impressionante stampa del 1557 dove un grande pesce sta mangiando i pesci piccoli, o i mostruosi grilli, il "Trionfo della morte" e la "Torre di Babele", i "Sette Peccati Capitali", il "Banchetto nuziale", il "Paese della cuccagna", i "Proverbi fiamminghi" dove saggezza popolare e proverbi sono inseriti in uno scorcio di vita paesana!


Uno dei temi fondamentali è la rappresentazione dell'umanità in tutta la sua realtà. Dalla vita contadina egli ritrae gli atteggiamenti quotidiani come una "cronaca" raccontata attraverso le immagini precise sin nei minimi particolari, senza occultare l'umanità nei suoi istinti più bassi e viziosi, goffi e grotteschi, tragici ed ironici: Brueghel dipinge l'uomo con tutte le sue deformazioni fisiche e morali, con i suoi vizi, le paure.

Ma cosa lo rende uno dei miei pittori preferiti è quel mistero che aleggia statico nelle sue opere: il mistero racchiuso nella chiave di lettura alchemica, celata in quegli oggetti che egli riproduce con un "apparente naturale distacco", ma che in realtà nascondono dei simboli alchemici, custoditi sotto il velo del mistero che li cela all'occhio profano, ma non a quello più attento di uno studioso di alchimia ed esoterismo: gli oggetti sparsi "raccolti e integrati", o quel "movimento sconclusionato e frenetico di una umanità festaiola", non sono altro che rappresentazioni alchemiche: "l'Uomo alchemico", 'l'Uroboro', il serpente che si morde la coda e forma un cerchio, simbolo della natura che si ricrea continuamente, il perenne ciclo della vita e della morte da cui si rigenera la vita in un susseguirsi eterno.
Alchimia, ermetismo, esoterismo: tutto questo " Brueghel "il Vecchio", il primo di una dinastia di grandi artisti, ma anche un conoscitore dell'alchimia che tutto trasforma...

Ma cosa ci riserva questo evento di rilevanza mondiale? Impossibile non approfittare di questo itinerario d'arte fiamminga dedicata alla "Dinastia Brueghel" la cui tappa inaugurale è lo stupendo scenario di Villa Olmo, a Como, poi proseguirà in Israele, a Tel Aviv, al Museum of Art (settembre-dicembre 2012); quindi alla Galleria Nazionale di Praga (dicembre 2012 - febbraio 2013); e negli Stati Uniti, a Miami (primavera 2013).
I Brueghel e il loro genio, l'arte fiamminga in un emozionante viaggio attraverso l'esposizione di 70 dipinti e 30 tra disegni e grafiche dei suoi maggiori esponenti tra il XVI e il XVII secolo, ripercorrendo la storia dell'arte in un tripudio di fantastica bellezza artistica.
I capolavori della "Dinastia Brueghel", a Como, in Lombardia, proseguono il viaggio che ha condotto precedentemente oltre 700.000 visitatori a percorrere le sale di questa prestigiosa Villa settecentesca per seguire i grandi eventi della pittura, da Mirè a Picasso, Magritte, Chagall, Kandinsky, Klim, Rubens e molti altri.

Curata da Sergio Gaddi, Assessore alla Cultura del Comune di Como, e Doron J. Lurie, Conservatore dei Dipinti Antichi al Tel Aviv Museum of Art, ideata e prodotta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Como, col contributo e il patrocinio della Regione Lombardia, la mostra presenta dipinti, disegni e grafiche, provenienti da importanti collezioni private e musei italiani e stranieri, tra cui il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Palais des Beaux arts de Lille,il Tel Aviv Museum of Art,il Bonnefantenmuseum di Maastricht,la Pinacoteca Ambrosiana di Milano,il Museo di Capodimonte di Napoli, in grado di ripercorrere la storia e l'eccezionale talento della più importante famiglia di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo.
Sergio Gaddi, curatore della mostra, ha sottolineato l'importanza di questa mostra che celebra il genio della nobile stirpe dei Brueghel che, tra il 1500 e il 1600, ha segnato con il suo talento e la sua visione dell'umanità, a volte grottesca, la storia dell'arte europea dei secoli a venire. Le opere di Pieter Brueghel il Vecchio e della sua genealogia ci accompano in un itinerario seducente e al tempo stesso appassionante, nell'epoca d'oro della pittura fiamminga del Seicento, nel quale s'incontrerà come compagno di viaggio Pieter Paul Rubens, i cui capolavori furono ospitati a Como, due anni fa. Inoltre, il percorso espositivo sarà aperto da una straordinaria tavola di Hieronymus Bosch, un inedito assoluto per il nostro Paese.

Stiamo per tagliare il primo decennale di grandi mostre organizzate dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Como che hanno portato sul primo bacino del Lario oltre 700.000 visitatori, un migliaio di opere dei più grandi esponenti dell'arte antica e moderna, e soprattutto generato un indotto superiore ai 30 milioni di euro per tutta la città e il suo territorio.
Quello sulla Dinastia dei Brueghel è l'evento più ambizioso tra quelli finora prodotti e organizzati a Como; è un progetto unico, mai realizzato in precedenza, nè in Italia nè all'estero, la cui idea risale a molti anni fa. E per la prima volta verrà esportato internazionalmente con diverse tappe tra l'Europa e gli Stati Uniti .

Ad aprire il percorso nell'arte fiamminga è uno dei capolavori di Hieronymus Bosch "I sette peccati capitali", per la prima volta esposto nella nostra penisola, in onore di questo grande maestro che fu un punto di riferimento stilistico di Pieter Brueghel.
Tra le opere di Brueghel è il vecchio il visitatore potrà ammirare una delle opere a soggetto biblico tra le più suggestive ed emozionanti: "La Risurrezione".

dinastia_breughel_03Le pitture particolari, innovative e con una particolare personale elaborazione di Pieter Brueghel "il giovane", si distaccano dalle opere del padre trasferendo le prime immagini a "copia paterna" ad una tematica innovativa introducendo nuovi temi legati alla vita popolana, come in "Festa del villaggio" che fu il filo conduttore di tutta la genialità del "giovane" Brueghel che potremo qui osservare in alcuni capolavori, tra cui "Festa di matrimonio all'aperto".

Il viaggio prosegue con Jan Brueghel, figlio di Brueghel il Vecchio, che raggiunse l'Italia conquistando la simpatia del cardinale Federico Borromeo che divenne un suo grande ammiratore e collezionista.
A cavallo tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600 questo artista si trovò a transitare tra i due secoli in un passaggio dal vecchio secolo al nuovo, con tutte le novità di quel tempo. Dal paesaggio passò alla natura morta che gli valse il soprannome di "Brueghel dei fiori" e in questa mostra potremo ammirare una sua opera del 1600 "Madonna con Bambino in una ghirlanda di fiori", realizzata "a quattro mani", con Pieter Paul Rubens, con cui era legato da profonda amicizia, tanto che alla sua morte Rubens fu nominato suo esecutore testamentario.
Jan ebbe undici figli, sette maschi, cinque dei quali divennero anch'essi pittori, proseguendo il cammino della Dinastia Artistica: da Jan Peter Brueghel che si dedicò al genere floreale, per proseguire con Abraham Brueghel, pittore di paesaggi e nature morte con fiori e frutta.
Un altro esponente della Dinastia fu Jan van Kessel I, figlio di Paschasia, sorella di Jan Brueghel il Giovane che si specializzò in dipinti di piccole dimensioni, animali, insetti, uccelli e fiori. Famose le allegorie, come "Studi di farfalle e altri insetti", di sorprendente effetto scientifico.
Seguono le opere dei figli Jan II e Ferdinand.

In questa stupefacente mostra non poteva mancare l'opportunità di ammirare anche le opere di Ambrosius Brueghel, artista poco noto, con le sue opere di nature morte con fiori, e il ciclo di 4 dipinti raffiguranti l'Allegoria degli elementi: Terra, Fuoco, Aria e Acqua.

Il percorso si chiude con David Teniers, legato alla dinastia dei Brueghel per aver sposato Anna, figlia di Ambrosius.
Artista di grande talento ebbe un enorme successo, tanto da divenire "Pittore di corte" dell'arciduca Leopoldo Gugliemo, e in seguito di Giovanni d'Austria, sino a fondare l'Accademia Reale di Belle Arti di Anversa. Si specializzò particolarmente in scene agresti e in interni di taverne.

Molto bello e da non perdere è il volume (bilingue italiano-inglese) edito da Silvana editoriale, con contributi dei curatori e saggi di Klaus Ertz, autore del -catalogo ragionato di Jan Brueghel il Vecchio, Pieter Brueghel il Giovane e Jan Brueghel il Giovane-, Maximilian Martens, presidente del Dipartimento di Storia dell'Arte all'Università di Gand; Jan de Maere, presidente della Camera degli Esperti del Belgio; Renzo Villa, Giovanni C.F. Villa, dell'Università degli studi di Bergamo.

"LA DINASTIA BRUEGHEL"
a cura di Sergio Gaddi e Doron J. Lurie
sino al 29 luglio 2012 - Como, Villa Olmo - via Cantoni 1
da martedì a giovedì: 9 -20; da venerdì a domenica: 9 -22 (la biglietteria chiude un'ora prima);
lunedì chiuso. Aperture speciali festività il 2 giugno.

CATALOGO: Silvana Editoriale (pp.240; Euro 25 in mostra, Euro 29 in libreria); www.silvanaeditoriale.it; tel. 02.61836287

SERVIZI: Servizio audioguide, guardaroba gratuito obbligatorio, ristorante e bar nel parco di Villa Olmo, collegamento navetta via lago da piazza Cavour, tutti i sabati e festivi, accesso e servizi per disabili.

PASS DELLA CULTURA
Il biglietto della mostra permette l'ingresso gratuito illimitato fino al 29 luglio 2012 nei musei cittadini: Museo Archeologico Giovio, piazza Medaglie d'Oro, 1; Museo Storico Garibaldi, piazza Medaglie d'Oro, 1; Pinacoteca Civica, via Diaz, 84; Tempio Voltiano, Lungo Lario Marconi e al Museo didattico della Seta, via Castelnuovo 9, a un prezzo agevolato di 5 euro.
Orari musei: martedì, giovedì, venerdì e sabato: 9.30 - 12.30, 14.00 - 17.00; mercoledì: 9.30 - 17.00 - domenica: 10.00 - 13.00; lunedì chiuso

Orari Museo didattico della Seta: da martedì a venerdì: 9 - 12, 15 -18
Orari Tempio Voltiano: da martedì a domenica: 10.00 - 12.00, 15.00 - 18.00; lunedì chiuso
Informazioni e prenotazioni: tel. 031.571979 -
www.grandimostrecomo.it
si ringrazia l'Ufficio Stampa www.clponline.it per il materiale fornito.


Elenco incontri d'autore

 

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