foto Marina Cioccoloni
Tra le feste sacre legate alla Pasqua la più folcloristica è indubbiamente quella che conserva la parte più profonda, spirituale e rituale del cristianesimo: la ricostruzione storica della Via Crucis.
La rappresentazione trasforma piccoli e grandi borghi in tante Gerusalemme in cui personaggi vestiti degli abiti dei protagonisti di duemila anni fa rievocano la Passione di Gesù con spettacolari raffigurazioni.
Alcune località manifestano la loro devozione attraverso la processione delle "macchine o cassoni", ovvero una Via Crucis in cui le "macchine", antiche statue lignee poste su delle speciali pedane e trasportate a braccia dai fedeli prescelti, percorrono le vie della città in una suggestiva processione notturna.
Una delle devozioni più strane ù quella dell'Ostensione dei Sacri Vasi a Mantova, dove la fede vuole che nei vasi sia contenuto il sangue di Cristo raccolto da Longino. La leggenda vuole che il soldato che trafisse Gesù con la lancia, pentito, raccolse da terra il sangue e si mise ad eremitare predicando, finchè, giunto in questa città con la sacra reliquia la nascose nell'orto dell'Ospedale dei Pellegrini dove vi rimase sino all'804 quando venne misteriosamente rinvenuta ed esposta alla devozione dei fedeli ogni venerdì santo.
Il Giovedì e il Venerdì Santo, ovunque, si commemora la Passione e la morte di Cristo con processioni e sacre rappresentazioni. Tra le più spettacolari vi è quella spagnola di Malaga, delle confraternite religiose degli Incappucciati.
I due ladroni
"In verità ti dico, oggi, sarai con me in Paradiso".
Così rispose Gesù ad uno dei ladroni crocifissi accanto a lui. Ma chi erano queste emblematiche figure? Spesso si ricorre al termine "lestai" e non ladroni.
Questo termine indica gli "zeloti", che vuol dire patrioti, quindi non si sarebbe trattato di due ladroni.
In occasione dell'amnistia prescritta dalla festa della Pasqua, Pilato pose Barabba e Gesù sullo stesso piano e lasciò alla folla la scelta di chi liberare.
Con Cristo salirono sulla croce anche altri due condannati e la tradizione ritiene che uno fosse il buon ladrone che si convertì prima di morire, mentre l'altro insultava Gesù dicendogli che se era il Messia doveva salvare sè stesso e loro.
Per accelerare la morte dei condannati veniva quasi sempre praticato il "crurifragium", cioè la frattura delle ossa delle gambe. In questo modo, non potendo sollevarsi per respirare morivano per soffocamento...
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