Incontri D'Autore

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Il Cioccolato Dai Maya al XX Secolo

foto Matteo Saraggi

Una grande mostra dedicata al cioccolato proposta dalla Fondazione Ferrero e dalla Regione Piemonte a cura di Andreina d'Agliano e Fabrizia Lanza.
La Ferrero, nota industria del cioccolato, con i suoi progetti sociali e culturali rappresenta una delle più importanti realtà dolciaria italiana, la Regione Piemonte è così unita all'industria del cioccolato da averne fatto uno dei prodotti simbolo della tradizione gastronomica del territorio.
La mostra narra la storia di un'avventura che comincia molto lontano nel tempo, nasce nella giungla equatoriale fra la popolazione Maya e prosegue il viaggio attraverso i semi della pianta "cacahuatl", il cacao da cui si ricavava la bevanda degli dei, sino a divenire fumante bevanda delle cioccolaterie e prelibati cioccolatini.
L'ambientazione in cui si snoda la mostra è estremamente suggestivo e richiama atmosfere, suoni e profumi della giungla mentre tutto attorno sono esposti preziosi reperti precolombiani, inoltre offre anche interessanti notizie sulla scoperta del cacao e il suo utilizzo in Europa.
L'esposizione prosegue con il racconto dell'evoluzione e dei cambiamenti che hanno accompagnato la lavorazione e la consumazione del cioccolato dal 1700 al XX secolo.
Ben presto la diffusione di questa bevanda conquista tutta l'Europa. In Spagna l'utilizzo era di bevanda quasi medicinale poi con la scoperta della dolcificazione diventa una bevanda alla moda, persino i Papi ne ammettono l'uso anche durante i periodi di digiuno perchè corroborante.

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Pare che Casanova ne facesse largo uso perchè considerata afrodisiaca. Ben presto non ci fu nobile, ricco, borghese o religioso che riuscì a sottrarsi al "dolce piacere" di una tazza di cioccolata.
Il visitatore è accompagnato dalle note di un compositore che fu un grande consumatore della cioccolata, Mozart, la cui musica fa da sottofondo a dipinti, argenti e porcellane di varie manifatture europee, pregevole documentazione che attesta quanto la cioccolata abbia assunto un ruolo importante nella vita di corte sino a divenire un vero e proprio rituale delle corti dell'epoca. Le manifatture di tutta Europa crearono servizi di gran pregio e di valore, di ogni foggia e materiale, dalla fine porcellana al prezioso manufatto in oro e argento.
L'Ottocento segna una svolta decisiva dell'industria e anche la lavorazione della bevanda delle corti europee subisce il cambiamento. Nel 1802 il genovese Bozelli progetta una macchina per raffinare la pasta di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia, ma passeranno circa vent'anni prima che l'olandese Van Houten metta a punto un processo che consente di isolare il burro di cacao partendo dalla pasta di cacao.
Nel 1875 lo svizzero Daniel Peter crea il cioccolato al latte e nel 1879 un'altro svizzero Rodolphe Lindt, a Berna, crea la ricetta per il cioccolato fondente attraverso la tecnica del "concaggio".

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Il cioccolato subisce continue trasformazioni e la lavorazione industriale ne consente la vendita a basso costo, tanto che da patrimonio esclusivo dei ricchi diventa un desiderio a cui anche i meno ricchi possono accedere e muta l'aspetto, diventa solida, si ricopre con un involucro e assume anche forme diverse: pralina, cioccolatino, tavoletta. Il cioccolato diventa una passione di tutti ed espressa in diverse forme e sapori, con nocciola, liquore, crema, frutta, ecc.
Il viaggio del cioccolato non si ferma e nel Novecento si aggiungono nuovi ingredienti che appagano anche la vista: creatività e design. Grandi artisti creano marchi e prodotti mentre esperti di pubblicità e di marketing fanno di Nestlè, Suchard, Lindt, Tobler, Perugina, Caffarel, Venchi-Unica, Ferrero, Elah Dufour, Feletti e Pernigotti i marchi noti a tutti.
Il cioccolato assume significati ben diversi da quelli di un semplice prodotto: Bacio Perugina, Gianduiotto, Mon Chèri, Nutella sono alcuni prodotti divenuti il simbolo del Novecento: reportage-fotografici di momenti di vita che divengono veri e propri fenomeni di costume.

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Interessante è la mostra di Macchinari, insegne storiche, immagini d'epoca e film che consentono al visitatore di poter seguire tutta la trasformazione industriale.
La mostra "Il Cioccolato. Dai Maya al XX Secolo", è visitabile gratuitamente ad Alba, presso la Fondazione Ferrero, sino al 18 gennaio 2009.
Con Andreina d'Agliano e Fabrizia Lanza, hanno collaborato per il Comitato Scientifico: Luisa Ambrosio, Stefania Barzini, Anne Forray-Carlier, Angela Catello, Alberto Cottino, Maria Camilla De Palma, Paola Giusti, Michelangelo Lupo, Luca Melegati, Anne-Sophie Motsch, Anty Pansera, Ulrich Pietsch, Sergio Purini, Annalisa Scarpa, Farida Simonetti, Nicola Spinosa.
Oltre agli stupendi effetti scenografici molto interessante è il voluminoso catalogo con un indice che tocca tutti gli argomenti sul tema: una vera "piccola biblioteca del cioccolato" che attraverso la presentazione della mostra illustra la storia del cioccolato dai Maya al XX Secolo.

Saggi in catalogo: Alessandra Pecci, Il cacao e la sua strada dal Messico all'Europa; - Andreina d'Agliano, Cioccolato e costume: cambiamenti nel costume e sulle tavole documentati attraverso il percorso dell'arte dal XVIII al XIX secolo; - Carla Cerutti, Cioccolato e pubblicità: il manifesto nel XIX e XX secolo; Victoire Finaz L'impiego del Cioccolato in Medicina e Psicologia; - Anty Pansera, Food design e disegno industriale nel XX secolo; - Fabrizia Lanza, La cioccolata da bere e da mangiare in Europa prima e dopo la rivoluzione industriale.
Per informazioni: Fondazione Ferrero 0173 285259 - http://www.fondazioneferrero.it/

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