Nelle sale di una mostra si cela un viaggio nel tempo, un'immersione nell'anima di un'epoca lontana, ma che ancora oggi emana la sua influenza sull'arte e sulla cultura contemporanea. È proprio questo il caso della straordinaria esposizione “Il Mondo Fluttuante – Ukiyoe, Visioni dal Giappone” al Museo di Roma Palazzo Braschi fino al 23 giugno. La mostra porta i visitatori in un viaggio affascinante attraverso l'arte e la cultura giapponese dell'epoca Edo, un periodo che ha segnato un'era di grandi cambiamenti sociali, economici ed artistici.
La mostra presenta una selezione di centocinquanta opere datate tra il XVII e il XIX secolo, capolavori che sono un tributo all'ukiyoe, genere pittorico che continua a incantare il mondo con la sua bellezza e profondità. Letteralmente traducibile come "immagini del mondo fluttuante", l'ukiyoe cattura l'essenza di un'epoca di trasformazioni, offrendo uno sguardo intimo sulla vita quotidiana, sulle emozioni e sulle tendenze di un popolo che stava vivendo una fase di straordinario sviluppo culturale.
Attraverso le opere esposte, ci si immerge nei circa duecentocinquant'anni sotto il governo dei Tokugawa, un periodo di pace relativa che ha favorito l'ascesa di una classe cittadina emergente, desiderosa di godere dei piaceri della vita e di esprimere la propria identità attraverso l'arte e la cultura. È in questo contesto che l'ukiyoe ha trovato il suo terreno fertile, diventando uno dei filoni artistici più innovativi e influenti del tempo.
I visitatori della mostra avranno l'opportunità di ammirare le opere dei più importanti maestri dell'ukiyoe, da Kitagawa Utamaro a Katsushika Hokusai, da Tōshusai Sharaku a Keisai Eisen, solo per citarne alcuni. Ogni dipinto, ogni stampa, racconta una storia, un momento catturato nel tempo, un'emozione congelata su tela o su carta.
Ma cosa rende così speciale l'ukiyoe? È la sua capacità di trasportare il pubblico in un mondo effimero, un mondo di piaceri fugaci e di bellezza mutevole. Attraverso le immagini dei luoghi celebri, come il maestoso "Grande onda" di Kanagawa, l'ukiyoe ci offre uno sguardo privilegiato sulla società dell'epoca, sulle sue aspirazioni e sui suoi valori.
Ma l'ukiyoe è molto più di un semplice ritratto di un'epoca passata. È un'espressione artistica che parla direttamente al cuore e all'anima, che ci invita a riflettere sulla nostra stessa esistenza, sulla fugacità della vita e sulla bellezza dell'attimo presente.
Attraverso questa straordinaria mostra, ci viene offerta l'opportunità di immergerci nelle profondità dell'arte del periodo Edo, di lasciarci trasportare dalla sua bellezza senza tempo e di cogliere l'essenza di un'epoca.
L'ukiyoe ci insegna che anche nell'effimero possiamo trovare la bellezza, che anche nel passato possiamo trovare ispirazione per il nostro presente e il nostro futuro. E mentre ammiriamo queste opere d'arte, ci rendiamo conto che l'arte stessa è un viaggio, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, che ci connette con le generazioni passate e ci ispira a guardare avanti.
In occasione della mostra il Bistrot ViVi situato all’interno di Palazzo Braschi ha arricchito la sua già ricca carta con due straordinarie creazioni: il cocktail "Futon" e il dolce "Matchamisù", entrambi ispirati al fascino e alla raffinatezza del Giappone. Anche in questa occasione l Food & Lifestyle brand ViVi, fondato da Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, si è distinto per la sua attenta sinergia tra gusto e arte.
Il cocktail "Futon", frutto della genialità di Sara Paternesi, Head Bartender di ViVi, è una esplosione di sapori e profumi. Preparato con Roku gin all’aroma di fiori di ciliegio e tè verde e con il pregiato Sake Akafuji, ottenuto dal miglior riso e dall'acqua pura del monte Rokko, si distingue per la sua delicatezza e il suo equilibrio. L'aggiunta di lime, sciroppo di lemongrass e spuma di bergamotto conferisce al "Futon" un carattere fresco e vivace, perfetto per ogni momento della giornata, magari accompagnato da qualche delizioso stuzzichino.
Passando al dolce, il "Matchamisù" ideato da Francesca Cascia, Pastry Chef di ViVi, è un vero e proprio omaggio al tradizionale rito del tè giapponese. Questa reinterpretazione del classico tiramisù sorprende per la sua originalità e la sua complessità di gusto. La crema al matcha, con il suo sapore intenso e avvolgente, si fonde armoniosamente con il biscotto al cacao imbevuto di rum e il crumble al matcha arricchito da cocco e cioccolato bianco. Il risultato è un dessert che unisce sapientemente due consistenze complementari, quella cremosa e quella croccante, regalando al palato un'esperienza unica e indimenticabile.
INFO:
Museo di Roma Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo 10
Fino al 23 giugno 2024
Orario: dal martedì al venerdì ore 10.00-19.00
sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 21.00
Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura
