Palati Raffinati

generazione formaggi tre consorzi uniti per rafforzare la filiera 01

Tre Dop italiane unite per una operazione di difesa culturale e sociale. Tre Dop (Casciotta d’Urbino, Piave e Provolone Valpadana) fondamentali per il Made in Italy e l'agroalimentare europeo, con un valore di produzione di 5,2 e 8,6 miliardi di euro di valore al consumo rispettivamente.

I Consorzi di Casciotta d’Urbino, Piave e Provolone Valpadana, si sono riuniti nella sala stampa di Montecitorio, per una operazione di difesa culturale e sociale e promuovere il rilancio della zootecnia per rivitalizzare territori e aree interne minacciate dalla desertificazione economica, culturale e sociale. Un’unione guidata da Aecis, l’Associazione Europea di Cultura Innovazione e Sostenibilità, il cui obiettivo è cogliere la sfida della transizione verso sistemi alimentari sostenibili come indicato dalla strategia UE “Farm to Fork”.

Con la moderazione di Carlo Cambi, hanno partecipato Libero Giovanni Stradiotti, Presidente di Aecis, Gianluigi Draghi, Presidente del Consorzio della Casciotta di Urbino Dop, Modesto De Cet, Presidente del Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop, Giovanni Guarneri, Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, e Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e primo firmatario di una legge innovativa per promuovere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. La legge, che destina fondi significativi per favorire l’insediamento dei giovani nel settore agricolo, mira a sostenere i giovani imprenditori con incentivi fiscali, agevolazioni per l’acquisizione di terreni agricoli, contributi per la formazione e agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle attività agricole. Questo sostegno mira a preservare l’identità culturale dei territori rurali e promuovere lo sviluppo socioeconomico.

Il Presidente di Aecis Libero Giovanni Stradiotti ha dichiarato: «L’associazione ha inoltre condiviso l’approccio fornito dall’Osservatorio del Benessere Animale che ha fondato il 'primo sindacato per animali lavoratori', assimilando le mucche a veri e propri soggetti in grado di apprezzare il miglioramento dell’ambiente di lavoro (la stalla) ed alla continua ricerca di una particolare attenzione anche alla socialità ed alla condivisione degli spazi, come pure al rapporto tra genitrice e vitello. Questo clima rinnovato tra uomo ed animale favorisce il miglioramento della materia prima e un prodotto finale di miglior qualità».

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Il Consorzio della Casciotta d’Urbino Dop è all’interno di un progetto integrato di filiera agroalimentare, fondato sui valori della cooperazione, «che ambisce - ha detto il Presidente Gianluigi Draghi - a rendere efficienti e innovative le aziende zootecniche per mantenerle nei territori e preservare l’occupazione, perché se restano le aziende rimangono in vita i servizi, da quelli sociali, sanitari e culturali a quelli digitali. Così la cooperazione diviene volano di attività in aree che rischierebbero di scomparire oltre alla funzione di presidio e difesa del suolo contro il dissesto idrogeologico causato anche a causa dell’abbandono dei terreni agricoli».

«La provincia di Belluno – ha dichiarato Modesto De Cet, Presidente Consorzio Tutela Formaggio Piave Dop – soffre di un doppio fenomeno di spopolamento a causa della crisi demografica e le migrazioni degli ultimi anni. La presenza di attività produttive legate alla filiera del Piave Dop ha un’importanza rilevante nel contesto socio demografico: mantiene attiva la presenza dell’uomo e consente il ricambio generazionale, migliora il contesto paesaggistico altrimenti in lento degrado e mantiene in equilibrio il delicato ecosistema montano. A queste misure di salvaguardia si uniscono una serie di buone pratiche economiche, culturali e sociali: primo fra tutti garantire un reddito dignitoso per gli allevatori, la promozione delle antiche tradizioni locali e del made in Italy in tutto il mondo».

Nel 2023, è stato avviato il progetto Connessioni del Provolone Valpadana (Con.Pro.Va) in collaborazione con il CREA e cofinanziato dalla Regione Lombardia. L'obiettivo è creare un database dettagliato dei consumi lungo tutta la filiera, dalla produzione di latte certificato a Provolone Valpadana fino alla stagionatura in caseificio, per valutare l'impatto energetico. Il progetto utilizza l'intelligenza artificiale per prevedere i consumi e intervenire tempestivamente in caso di crisi. Il Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana, Giovanni Guarneri, ha sottolineato:  «Oggi la grande sfida è rendere produttivi questi dati generando informazioni utili entro l’azienda agricola e a cascata in tutta la filiera. Certamente, il principale aspetto innovativo del progetto è rappresentato dalla valorizzazione della messa in rete di dati già (o potenzialmente) presenti a vario titolo nella filiera per renderli fruibili a più livelli grazie a una piattaforma digitale che li valorizza attraverso la loro interconnessione a supporto delle differenti sostenibilità in ciascuno stadio della filiera stessa».


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