Palati Raffinati

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Per tre giorni, dal 23 al 25 marzo, la città di Paestum,nella scenografia della Valle dei Templi, è stata la capitale dei wine lovers. con il suo WINE FESTIVAL, giunto alla XIII edizione. Nell'area dell'ex tabacchificio di Borgo Cafasso, superba espressione dell'archeologia industriale della Piana del Sele, l'evento è stato molto più di una rassegna fieristica dedicata al vino, e tantomeno riservata a quelli del Sud.

Se nel lontano 2011 questo poteva essere stato alla basa dell'idea di Angelo Zarra per colmare un gap ingiusto su storiche eccellenze in ombra e poco comunicate, il format è cresciuto nei numeri e nell'interesse proprio per la capacità del prodotto vino di affermarsi al di là delle etichette e dei confini. E oggi ha l'ambizione di competere con i grandi appuntamenti europei.

«Non è un evento della Campania - aveva detto alla presentazione di Roma Angelo Zarra - ma un appuntamento del vino di qualità che si svolge al Sud». E con lui a illustrare il programma erano il conduttore tv Marco di Buono, il direttore del Festival Alessandro Rossi, i sommelier Matteo Zappile e Paolo Lauciani, l'organizzatore del Festival Ottavio Gabriel Sorrentino e Simona Raga della locale Banca di Credito Cooperativo che sostiene l'iniziativa.

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E' aumentata negli anni la presenza di tante blasonate cantine delle grandi regioni vocate, dal Veneto a Piemonte fino alla Toscana, fianco a fianco di quelle siciliane, pugliesi e campane, altrettanto storiche. Ma sul podio dell'eccellenza hanno potuto prendere posto e raccontarsi anche i piccoli produttori, spesso aziende familiari a cui l'ultima generazione ha voluto dare una svolta verso la qualità, poco accessibile al grande mercato e alle sue regole.

L'evento campano si conferma anche come un muovo modello di business e di promozione del vino, grazie alla sinergia con le amministrazioni locali e nazionali e alle associazioni di categoria, ma con in più il valore della cordiale accoglienza della gente del Sud, espressa nei numerosi Fuori Salone.

Gli 8.500 metri quadrati coperti e 4.000 scoperti del Next sono diventati una grande agorà dove le aziende vinicole, i consorzi e i gruppi di acquisto hanno fatto networking e incontrato gli operatori del settore e gli appassionati, con oltre 11.000 etichette in degustazione. Presenti 50 buyers nazionali e internazionali, 1.200 operatori del settore Ho.Re.Ca.

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Oltre 15 mila gli appassionati che hanno visitato il Salone ed è andata subito sold out la maggioranza delle 35 masterclass e dei talk di approfondimento. Se il vino italiano si conferma come un successo internazionale, i cambiamenti climatici le vicende internazionali e l'impennata dei costi delle materie prime hanno evidenziato non poche criticità nel futuro del comparto enologico. Il racconto mediatico dell'intera manifestazione lascia comunque un segno nel comparto anche per la presenza nei tre giorni dei protagonisti della comunicazione, giornalisti, influencer e youtuber di canali tradizionali e digitali.

Ma a beneficiare della kermesse sarà soprattutto il territorio del Cilento, con la promozione di una nuova visibilità e di interessi culturali con positivo impatto sulla realtà sociale ed economica. Ma c'è stato nel format anche attenzione al sociale e ai valori dell'accoglienza: la novità di questa edizione è stata l'istituzione di una borsa di studio ad uno studente degli istituti alberghieri campani in collaborazione con la Famiglia Pagano e la Famiglia Cotarella fondatrice di "Intrecci" un collegamento diretto della formazione professionale fra l'Umbria e la Campania in questa regione tanto vocata al turismo.

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Il Festival, con un bilancio di oltre 15.000 visitatori, rappresenta anche un'affermazione di un nuovo spirito imprenditoriale del Mezzogiorno d'Italia e dell'enologia del sole. Una rivincita dell'enologia del sole del Sud, nelle cui coste approdarono dal 12mo secolo Fenici e Greci con i loro preziosi vitigni con cui anche grazie agli etruschi e ai Romani venne scritta la storia della viticultura mediterranea. Protagonista non a caso è stata anche la suggestione dell'archeologia greca, all'interno del Tempio di Nettuno, con eventi con relatori di spicco come Luciano Pignataro, Alessandro Rossi, Andrea Gori, Luciano Ferraro, Riccardo Cotarella, Paolo Lauciani, e Sissi Baratella.

Il Paestum Wine Festival è stato recentemente riconosciuto a Matera come "Evento wine dell'anno" dal prestigioso network internazionale "Food And Travel Italia e Wine and Travel" che ha premiato il suo fondatore e presidente Angelo Zarra.

Foto 2: da sinistra Marco di Buono, Alessandro Zarra, Alessandro Rossi, Matteo Zappile

https://www.paestumwinefest.it/


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