Durante una splendida vacanza in Versilia una delle maggiori attrazioni è certamente un soggiorno a Viareggio, con la sua famosissima “Passeggiata”, vera e propria “vetrina” della città.
Quanti scrittori, artisti e poeti lasciarono nei loro scritti le impressioni e le emozioni vissute, fermandosi spesso, all’inizio della passeggiata stessa, ai tavoli del Caffè Margherita, da Marconi a Manzoni, a D’Annunzio o al grande attore Ermete Zacconi e molti altri, ognuno con le proprie esperienze e vicende personali, ma fra tutti emerge la figura di Giacomo Puccini, frequentatore assiduo del Caffè.
Ma ricordiamo anche come, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, molti inglesi, come ad esempio Lord Byron o Percy Bysshe Shelley abbiano soggiornato a Viareggio. Era infatti l’8 luglio 1822 quando Shelley, partito da Livorno per raggiungere San Terenzo a bordo del suo veliero, dopo poche ore di navigazione incontrava una tempesta e naufragava. Una decina di giorni dopo il corpo del poeta romantico fu abbandonato dal mare sulla spiaggia di Viareggio e lì venne cremato. Dal 1894 egli è ricordato con un monumento eretto da Urbano Lucchesi al centro di Piazza Shelley.
Ma la presenza di Giacomo Puccini fu senza dubbio assai speciale e proprio quest’anno si celebra solennemente in occasione del centenario dalla morte del grande musicista.
Ed è interessante segnalare come molti degli eventi legati a questo anniversario si svolgano presso lo storico Hotel Esplanade che celebra i suoi primi cento anni.
E torniamo quindi ad incontrare Puccini al Caffè Margherita dopo esserci recati, a solo sei chilometri da Viareggio a Torre del Lago, al cui nome venne aggiunto, il 21 dicembre 1938, quello di Puccini, per rendere onore al compositore che qui visse e compose molte delle sue celeberrime opere liriche. La sua residenza, Villa Puccini, sorge sul belvedere del lago di Massaciuccoli ed ospita la tomba del compositore. Nella villa oggi trasformata in museo, il maestro soggiornò per quasi trenta anni e a tutt'oggi vi sono conservati i suoi numerosi documenti e cimeli.
A Viareggio il Gran Caffè Margherita è ancora oggi il luogo d'incontro più esclusivo della città; con le sue inconfondibili torrette esotiche in piastrelle maioliche gialle, blu e bianche.
Viareggio è una città che si può definire “moderna” (l’edificio più antico è la cinquecentesca Torre Matilde, una fortezza cinquecentesca edificata presso il porto). La città è nata nel suo insieme da un vero e proprio piano regolatore: infatti, era il 1824 quando l’architetto Lorenzo Nottolini elaborava il piano regolatore che avrebbe “disegnato” l’immagine urbanistica della città prevedendone anche gli sviluppi. Fu poi l’architetto Belluomini a dare lo sviluppo alla Viareggio che tuttora in gran parte possiamo vedere, con quella sua bellezza architettonica, tra liberty e decò, che la fece diventare un importante centro turistico balneare, mondano e culturale.
A tale sviluppo architettonico dette anche un afflato di grande bellezza il lavoro artistico di personaggi come Galileo Chini che realizzò le sue splendide maioliche a decoro di molti dei palazzi più significativi del Lungomare. Ecco così la facciata curvilinea dei Magazzini Duilio 48, in stile Liberty, e la facciata del Bagno Balena e poi come Art Déco la Villa Argentina o i timpani del Supercinema.
Ma ciò che rende Viareggio una città ridente e festosa ogni anno è il famosissimo Carnevale, non solo da ammirare per il corteo dei carri ispirati ai temi più forti e interessanti dell’anno in corso, ma anche da alcuni anni, vivissimo per tutto l’anno per il lavoro che si svolge nella cittadella del Carnevale.
Si tratta di una interessante opera architettonica, realizzata dall’architetto Tommasi, che con la sua planimetria ellittica, accoglie tutti gli splendidi laboratori in cui lavorano i cartapestai, con le loro eccellenze artigianali. Si vedono così i carri negli hangar con personale che può dare informazioni anche sul materiale conservato nel Museo adiacente. La cittadella e il suo museo fanno ben conoscere le dimensioni a livello europeo che ha il carnevale di Viareggio: i numeri di partecipanti alla sfilata, la dimensione dei carri proposti e la qualità delle opere eseguite fanno degli artigiani dei veri artisti.
Ma veniamo agli eventi che si sono svolti proprio nello storico hotel che celebra il proprio centenario.
E ci piace riportare alcune parole dell’amministratore dell’hotel Francesco Becciani : “L’Esplanade compie cento anni e si rivela sempre più una realtà imprenditoriale che pone al centro la cultura dell’ospitalità e propone eventi che hanno grande impatto sul territorio”. Così fra i diversi appuntamenti in programma per ricordare la figura del grande Maestro ecco il Gran Ballo in Maschera ispirato “alle donne di Puccini”: Un evento che, come hanno detto anche la direttrice Marcella Barsaglini ed il direttore commerciale Pasquale Patruno, “si avvale della collaborazione dell’associazione culturale Ville Borbone e dimore storiche della Versilia e del patrocinio della Fondazione Carnevale di Viareggio”.
Maria Assunta Casaroli, presidente dell'associazione Ville Borbone, ha parlato del dress code della serata con l’esposizione degli abiti delle eroine pucciniane, con aperitivo e cena con delle portate ispirate ai piatti preferiti dal Maestro, servita nel salone del ristorante Puccini20. Nella hall dell’Esplanade non mancava la presenza di un croupier, in abiti d'epoca, in grado di proporre giochi della tradizione già in voga al casinò di Bagni di Lucca.
Quattro disegni /locandine ispirati al veglione, sono stati realizzati dagli alunni del liceo classico Carducci di Viareggio.
E, nell’ambito dei festeggiamenti del carnevale il veglione “Esplanade Carnival Party”: un evento esclusivo in piazza Puccini con il patrocinio della Fondazione Carnevale. Con la collaborazione del locale Maki Maki e la conduzione di Daniele Maffei, ecco la piazza diventare una grande sala da ballo all’aperto, mentre la facciata dello storico hotel Esplanade si proietta come scenografia multicolore della serata accompagnata dalla special performance alla consolle con Walter Pizzulli e Mauro Miclini di radio M2O.
Ed è da segnalare quanto sia stata preziosa l’opera dell’architetto Riccardo Godi che negli ultimi tre anni ha rivisitato con soluzioni all’avanguardia gran parte degli spazi dell’hotel, rendendo l’ambiente vivissimo nella sua ascendenza storica, ma anche estremamente attuale in tutte le più raffinate esigenze della ospitalità contemporanea.