Arte e dintorni

a pordenone il palazzo del fumetto diventa international museum of comic art 01

 Il PAFF! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) dal 2018 coniuga cultura, formazione, educazione, didattica, ricerca e intrattenimento attraverso il fumetto, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Pordenone.

Il contenitore culturale ha sede nella storica Villa Galvani dove organizza, promuove e ospita mostre temporanee nazionali e internazionali di grandi maestri del fumetto mondiale. Il 10 marzo si trasformerà in International Museum of Comic Art compiendo il passo finale del progetto che attua l’idea fondante del fumetto non solo come arte ma anche come espressione di comunicazione, arricchendosi di un’esposizione permanente, di una bibliomediateca e, entro la fine dell’anno, di un archivio con deposito climatizzato.

La curatela dell’esposizione permanente, dal direttore artistico e fondatore Giulio De Vita è stata affidata all’esperto e storico del fumetto Luca Raffaelli. L’allestimento, suddiviso in nove differenti sezioni, occupa uno dei piani dei 2.200 metri quadrati dello spazio espositivo, realtà unica nel panorama museale italiano che trova analogie, per concept e dimensioni, solo nelle capitali europee quali Parigi e Bruxelles. L’allestimento multimediale e interattivo comprende circa 200 tavole originali di famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche e rare, costumi di scena utilizzati in film tratti da fumetti, scenografie e filmati provenienti da tutto il mondo tramite acquisizioni, prestiti e donazioni.

Troviamo maestri e disegnatori straordinari come Carl Barks, Milton Caniff, Giorgio Cavazzano, Will Eisner, Floyd Gottfredson, Chester Gould, Benito Jacovitti, Magnus, Milo Manara, George McManus, Andrea Pazienza, Hugo Pratt, Alex Raymond, Charles M. Schulz, Art Spiegelman.

a pordenone il palazzo del fumetto diventa international museum of comic art 02

Verrà, inoltre, esposta una scultura di Ivan Tranquilli, mentre Davide Toffolo ha realizzato la tavola introduttiva sul protofumetto cioè le storie illustrate come quelle che ornano la Colonna Traiana o che erano pubblicate a disegni sui periodici dell’Ottocento, testimonianze del bisogno ancestrale di esprimersi per immagini.

Luca Raffaelli nel percorso espositivo ha utilizzato la chiave di lettura del formato in cui il fumetto, nei suoi oltre cento anni di vita, è stato letto e conosciuto. In America sono nate prima le tavole domenicali nei supplementi a colori dei quotidiani, poi le strisce e i comic book. In Italia è apparso dapprima nel formato giornale (il primo “Corriere dei piccoli”) e le strisce di “Tex”. In Francia nei volumi definiti “albùm”, in Giappone nei tankobon (i libretti dei manga).

L’allestimento stimola la partecipazione attiva del visitatore che dovrà cercare prima le riproduzioni e poi, aprendo ante e cassetti, trovare gli originali con cui effettuare il raffronto. Giornali, albi, libri mostrano le interazioni con altre discipline quali cinema, pittura, moda, design, avanguardie, teatro, letteratura e con settori come l’educational e l’entertainment, consentendo alle più diverse fasce di pubblico di avvicinarsi a nuove tematiche e linguaggi.

L’assetto multimediale prevede 56 schermi touch screen, collegamento wi-fi con server dedicato per i monitor interattivi, neckbands e tablets di ultima generazione per un’esperienza interattiva.

Entro la fine del 2023 sarà pronto l’archivio con deposito climatizzato per la conservazione del materiale della collezione. Un impianto di precisione ad alta efficienza energetica manterrà gli ambienti ad una temperatura costante di 18 gradi ed una umidità relativa non superiore al 45%.

Il presidente e direttore artistico Giulio De Vita dichiara: «L’apertura del museo rappresenta un altro petalo nella rosa di attività espositive didattiche e di formazione proposte dal PAFF! che si conferma a soli quattro anni dalla sua nascita, realtà di spicco in Europa in ambito culturale e interlocutore nel panorama museale», mentre il curatore Luca Raffaelli afferma: «L’idea di mostra e di museo è unica e innovativa. Gli originali sono di altissimo livello e i visitatori li potranno ammirare solo dopo aver osservato le loro riproduzioni».


archivio

 

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