Con l’edizione 2023 è giunta alla 33esima edizione la guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, curata da Valentina Milano e Antonio Paolini sotto la direzione di Laura Mantovano.
La guida fotografa ogni anno il meglio della ristorazione italiana, come ha dichiarato Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso, durante la presentazione avvenuta ieri a Roma nei saloni di Palazzo Brancaccio: "La cucina italiana è la più conosciuta ed amata nel mondo. Il settore della ristorazione è il traino per tutto il comparto agroalimentare del made in Italy. Un servizio indispensabile ma anche una vetrina importante per la conoscenza e la promozione delle nostre produzioni di eccellenza. La guida del Gambero descrive la sapienza dei migliori chef che riescono a trasformare le materie prime in piatti che esaltano sapori dei nostri territori. Ogni ingrediente è saggiamente utilizzato per dar vita a creazioni uniche”.
Presente all’evento anche l'Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, che ha sottolineato che “fare qualità nel food richiede ricerca. Da qui l’importanza di investire nel settore per promuovere le nostre eccellenze”.
Gli esercizi segnalati quest’anno raggiungono quota 2.480 con 297 new entry. Come ogni anno la guida si divide in categorie: per i ristoranti le "Forchette" i "Gamberi" per le trattorie, "Cocotte" per i bistrot e "Bottiglie" per i wine bar, i "Mappamondi" per i locali etnici e i "Boccali" per le birrerie.
Sul podio delle tre forchette, che hanno raggiunto quota 44 con tre new entry, e punteggio di 96 su 100, si conferma il "Reale" a Castel di Sangro di Niko Romito che ha inaugurato da non molto un menù degustazione senza carne perché “il vegetale può ancora dire qualcosa. Creatività nuova, ricerca, sperimentazione e una filiera di persone che lavorano insieme sono gli ingredienti vincenti per una ristorazione di qualità”.
Lo seguono da presso con appena un punto in meno (95) l'Osteria Francescana di Massimo Bottura a Modena e La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma di Heinz Beck. Punteggio 94 per Le Calandre (Rubano, PD), Piazza Duomo (Alba, CN) e Uliassi (Senigallia, AN). A 9 ristoranti sono stati aggiudicati 93 punti, mentre 6 ne hanno ottenuti 92. Altri 9 ristoranti si sono visti assegnare 91 punti mentre 14 ristoranti, tra cui tre nuovi ingressi (Antica Osteria da Cera a Campagna Lupia, Casa Perbellini a Verona, e Signum a Salina della chef Martina Caruso che debutta nel ghota degli chef al top) ne hanno ottenuti 90.
Tra le novità nei premi speciali da segnalare il Premio No Food Waste, andato alla Locanda Radici di Melizzano (BN). Un premio che indica un’attenzione crescente per la sostenibilità e il non spreco in cucina, tema ormai imprescindibile.
Ristoratore dell’Anno Giancarlo Perbellini di Casa Perbellini a Verona mentre il Cuoco Emergente è Jorg Giubbani di Orto by Jorg Giubbani a Moneglia (Genova). Il Pastry Chef dell’anno è Angelica Giannuzzi di Pashà a Conversano (Bari).
Foto: ©archivio TdV