Si dice che Washington sia una città che si presenta nella sua veste migliore in autunno, quando la temperatura è gradevole e il “foliage” regala colori smaglianti. Ma qualunque periodo dell'anno è perfetto per fare la conoscenza con la capitale degli Stati Uniti. In primavera l'esplosione di fiori dei numerosi giardini regala istantanee indimenticabili e passeggiare per il National Mall, quella vasta area verde, posta al centro della città, con una successione di edifici che giustamente vengono considerati come il cuore politico degli Stati Uniti, è il modo migliore per apprezzare il risveglio della natura.
Per andare alla scoperta di Washington si potrebbe partire da Georgetown, il quartiere più elegante della città, un complesso di edifici in stile “federale”, che creano una atmosfera suggestiva in quanto disegnati in modo uniforme, con i loro bei giardini piccoli ma curatissimi, che fiancheggiano strade lastricate e negozi di moda e design.
Molto allettante è qui fra l’altro l’offerta gastronomica, a cominciare da una sosta obbligata sulla via principale, la M Street, per gustare i migliori Cupcakes, e assistere anche alla relativa preparazione, da parte di un gruppo di deliziose ragazze sorridenti.
Certamente poi troveremo ristoranti esclusivi e locali di pesce sul fiume, e la sera ecco i numerosi bar, taverne tradizionali e lounge club con musica dal vivo.
E mentre il Georgetown Waterfront Park ci può offrire una deliziosa passeggiata a piedi lungo il fiume, fra i giardini, possiamo anche percorrere in bicicletta almeno una parte della la pista ciclabile che fiancheggia il C&O Canal, il canale Chesapeake e Ohio (abbreviato come C&O Canal e talvolta chiamato "Grand Old Ditch"), che fu creato a metà dell’800 lungo il fiume Potomac tra Washington, DC e Cumberland, nel Maryland.
Ma è ancora nel quartiere che possiamo visitare la Georgetown University, la prima Università cattolica romana fondata nel 1789 ed una delle più prestigiose università private degli Stati Uniti, gestita dalla Compagnia di Gesù fin dalla sua fondazione. Sempre in zona, ecco la National Cathedral, che desta particolare interesse, oltre che per la sua storica architettura, anche perché una delle sue splendide vetrate, reca, incorporata, una pietra proveniente dal primo “sbarco” sulla luna.
Ma arriviamo ora al centro del nucleo architettonico più rappresentativo della città: il National Mall. Si tratta in effetti di quel “Grand Boulevard” che l’architetto franco-americano Charles L’Enfant, incaricato della progettazione dell’intera città di Washington alla fine del ‘700, aveva previsto come collegamento fra il Capitol ed il luogo in cui ora sorge il Monument.
All’inizio del ‘900 il piano McMillan (voluto dall’omonimo senatore), avrebbe poi portato alla creazione definitiva del National Mall, così come appare oggi, nella sua totale lunghezza di ben tre chilometri, dal Lincoln Memorial, in cui troneggia la statua del Presidente alta quasi sei metri, (dai cui gradini Martin Luther King tenne il suo famoso discorso "I Have a Dream" nel 1968), fino all'imponente cupola del Campidoglio.
Fra i Musei ecco il Museo Nazionale di Storia Naturale e lo Smithsonian e poi il Museo Nazionale della Storia Americana che presenta centinaia di anni di storia americana: dal cappello di Lincoln al primo Nintendo Game Boy. Uno degli elementi più preziosi risale al 1813, la primissima versione della Star Spangled Banner, la bandiera americana. Questa gigantesca bandiera ispirò Francis Scott Key a scrivere la canzone che sarebbe poi diventata l'inno nazionale americano.
Ma di grande suggestione è la vista da ogni punto della città dell’obelisco che rappresenta il Washington Monument, che si erge proprio al centro dell’allineamento fra i 4 punti simbolici costituiti dal Lincoln Memorial a ovest, la Casa Bianca a nord, il Campidoglio a est fino al Jefferson Memorial a sud.
Il pilastro è circondato da 56 bandiere americane che rappresentano i 50 stati oltre a Washington D.C. e 5 territori degli Stati Uniti, tra cui Porto Rico e le Isole Vergini. Un ascensore permette di raggiungere la cima del monumento.
Innumerevoli ancora sarebbero le belle impressioni che si vivono durante una visita a Washington: dal Kennedy Center, dove se è il giorno giusto si può assistere ad un’opera italiana, al Teatro in cui venne assassinato Lincoln, alla casa di George Washington, a Mount Vernon, i cui suggestivi spazi, analiticamente presentati e descritti sono visitati da una fila ininterrotta di americani e di turisti. Da citare anche la presenza del genio italiano attraverso l’architettura della nostra Ambasciata, realizzata dall’architetto romano Piero Sartogo. Imperdibile anche una sosta alla ”Martin’s Tavern“ per rivivere, possibilmente allo stesso tavolo, il romantico incontro durante il quale Kennedy chiese la mano a Jacqueline.
Foto: ©Luisa Chiumenti