Eventi
Un’antica e affascinante tradizione ricca di cultura e saggezza popolare contadina


 

La Romagna è una terra storicamente votata all’agricoltura. E l’agricoltura, come molte altre attività “all’aperto” era, ed è tutt’ora, soggetta alle avversità metereologiche. Così la tradizione contadina del passato voleva che per scongiurare la malasorte venissero fatti dei riti propiziatori, come i fuochi magici o, come si dice da queste parti, i “Lòm a Merz” (i lumi di marzo).

L’accensione di falò propiziatori intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. Il suo significato era quello di incoraggiare e salutare l’arrivo della bella stagione, bruciando i rami secchi e i resti delle potature. Per questa occasione, ci si radunava nelle aie, si intonavano canti e si danzava intorno ai fuochi (al fugarèn), mangiando, bevendo e soprattutto divertendosi.

A chi capita di transitare nelle campagne romagnole fra la fine di febbraio e i primi di marzo, quando il sole è calato e i primi raggi della luna illuminano la terra ancora fredda e, non di rado, innevata, potrà accadere di vedere in lontananza dei falò, dei fuochi magici, con tanta gente raccolta attorno…

Per l’uomo, e in particolare per l’uomo-agricoltore più vicino alle forze della natura e per questo più dipendente dalle manifestazioni climatiche non facilmente prevedibili, la Primavera ha sempre assunto il valore di “tempo del propiziatorio”. In questo contesto il fuoco acquistava il significato simbolico di presenza necessaria al dialogo con le forze vitali e creative della natura.

“I fuochi di marzo” (fuochi, focarine e focaracce) che si vedevano abitualmente nelle campagne e nei piccoli centri della Romagna rappresentavano quindi un importante rito tipico del mondo magico del contadino. La tradizione di fare “lòm a merz” si è protratta fino agli anni ‘30, perdendo poi definitivamente il suo carattere di festa dopo la guerra.

Riscoprendo e riproponendo questa antica ed affascinante tradizione, conviviale e magica al tempo stesso, l’edizione 2012, “Le feste del fuoco: appena cala l’ombra della sera”, è in programma da lunedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, nelle aie e nelle case di campagna di diversi Comuni fra le province di Ravenna, Forlì, Ferrara e Bologna: Argenta (Fe), Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio, Faenza, Gambellara, San Pietro in Campiano, Sant’Alberto, Savarna, Riolo Terme, Russi (tutti in provincia di Ravenna), Imola (Bo) e Modigliana (Fc).


Qui verranno accesi dei grandi falò attorno ai quali si svolgeranno iniziative e incontri sulla tradizione e la cultura contadina romagnola, fra balli, spettacoli, mostre mentre sarà possibile degustare vini e cibi tipici dell’ enogastronomia locale. Ad animare le serate ci saranno scrittori, cuochi, sommelier, maestri artigiani, cantastorie, antropologi. Un’attenzione particolare quindi per continuare una tessitura fra dialetto, storia, musica, vita, costume, buon cibo e buon vino, che ha come obiettivo quello far conoscere e valorizzare  le tradizioni, per traghettarle nel futuro.

Nei campi, all’imbrunire, vicino alle case di campagna verranno accesi dei grandi falò attorno ai quali prenderanno vita iniziative e incontri sulla tradizione e la cultura contadina romagnola, fra balli, spettacoli, mostre degli attrezzi della civiltà contadina e i mestieri “scomparsi”, mentre sarà possibile degustare vini e cibi della prelibata enogastronomia locale. Partecipano all’iniziativa: scrittori, cuochi, sommelier, artigiani, attori, musicisti, cantastorie ma anche geologi, ornitologi, antropologi che intratterranno il pubblico in molteplici appuntamenti tutti ad ingresso gratuito.

L'Associazione “IL LAVORO DEI CONTADINI” nasce dalla volontà spontanea e autonoma di un gruppo di imprenditori agricoli della Provincia di Ravenna che si incontrano nel 2000 in occasione della  partecipazione ad un corso di formazione professionale organizzato da Agrisystem. Gli obiettivi del gruppo di imprenditori/aziende è quello di lavorare insieme per la promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici, attraverso il recupero delle tradizioni, delle arti e della cultura contadina, dei valori “antichi” della campagna. Dal dicembre 2007 il gruppo si è costituito in associazione senza scopo di lucro.

Per informazioni:  tel. 331 4428484 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. http://www.illavorodeicontadini.org/tradizioni-romagnole/


archivio


Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.

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