A Sauris, si festeggia uno dei più antichi Carnevali dell’arco alpino, specchio dei particolari riti e costumi di questa sperduta e suggestiva vallata della Carnia, isola alloglotta tedesca a 1.200 metri d’altezza, dove si sono conservate immutate tradizioni secolari.
Protagonisti della festa - che si svolge ogni anno il sabato precedente il Martedì Grasso - sono alcune figure tradizionali: il “Rolar” e il “Kheirar”. Il “Rolar” è una figura magica e demoniaca armata di una scopa: suo è il compito di avvertire la gente che si prepari per la mascherata. Il suo nome deriva dai “rolelan”, i campanelli che porta legati attorno alla vita e che agita in continuazione.
La sua faccia è annerita dalla fuliggine, così come le sue mani; indossa abiti molto rozzi ed ha la testa fasciata con un fazzoletto a frange. Con lui c’è il “Kheirar”, il re delle maschere che orchestrerà lo svolgimento della festa: il volto celato da una maschera di legno, ha i vestiti laceri e una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare. Le due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un corteo di maschere, che possono essere brutte (“Schentana schemblin”) o belle (“Scheana schemblin”): l’importante è che chi vi partecipa sia irriconoscibile e quindi abbia il volto coperto.
Le maschere che coprono il volto sono rigorosamente di legno: chi non è di Sauris, e quindi non ne possiede una antica, ne può acquistare bellissime copie, realizzate da abili artigiani sul modello di quelle conservate nel Museo di Arti e tradizioni Popolari di Tolmezzo, una tappa da non perdere per chi vuole conoscere da vicino usi e tradizioni della Carnia.
Il “Kheirar” dunque bussa con la scopa alla porta delle case e dei locali pubblici e, dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di maschere che intrecciano antiche danze al suono della fisarmonica.
All’imbrunire, prende il via una suggestiva passeggiata fra i boschi, a cui tutti sono invitati, la Notte delle lanterne: il corteo guidato dalle maschere, parte da Sauris di Sopra al lume delle lanterne e si inoltra nel bosco alla volta di un grande falò propiziatorio innalzato in una radura. Attorno al fuoco, ci si riscalda con vin brulè e dolci.
Al ritorno in paese, cena al suono di musiche tradizionali con le specialità della cucina saurana, “enclave” goloso di quella carnica, con piatti particolarissimi quali il dunkalte con polenta a base di carne di maiale e salsicce cotti nel latte o le vle, aromatiche frittelle con menta selvatica e, ovviamente il pregiato prosciutto IGP di Sauris, dolce e leggermente affumicato.
Per l’occasione è stato ideato un apposito pacchetto:
Dal 17 al 19 febbraio (3 giorni, 2 notti) - Prezzi a persona in hotel, mezza pensione, a partire da € 165,00, in B&B € 130,00, in Garni € 160,00. In albergo diffuso a partire da € 155,00 (prezzo per due persone per il solo pernottamento). Sono compresi servizio bus-navetta gratuito e un coupon per la cena serale con le maschere.
Per informazioni e prenotazioni:
Carnia Welcome, tel. 0433 466220, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., web: www.carnia.it
Gli eventi, le date, i luoghi risultano comunicati dagli Organizzatori delle singole iniziative. Le manifestazioni elencate potrebbero subire delle modifiche delle quali Taccuinodiviaggio.it non si assume la responsabilità.