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la georgia si presenta al pubblico italiano 01

Si è concluso da poco il festival del cinema georgiano che si è tenuto a Roma alla Casa del Cinema. La rassegna, che coincideva con l’anniversario dell’indipendenza del Paese è stata promossa dall’ambasciatore Konstantine Surguladze che ha inteso in questo modo festeggiare la ricorrenza e far conoscere al più ampio pubblico una parte importante delle arti in cui eccelle la Georgia che negli ultimi cinque mesi del 2019 ha visto incrementare le presenze italiane del 23,3% rispetto allo stesso periodo del 2018.

La Georgia, paese a cavallo tra Europa e Asia, nel 2018 ha accolto 17.435 italiani (+29,9%) e il numero totale di presenze è stato pari a 8.679.544, con un incremento del 9,8% rispetto al 2017. Guidano questa classifica i visitatori provenienti dalla Russia (+31,4), seguiti dall’Azerbaigian (+2.5%), e dall’Armenia (+1,3%).

Situata là dove si sono incontrate e mescolate popolazioni e culture la Georgia è l’Antica Colchide del mito greco di Giasone e gli Argonauti alla ricerca del Vello d'oro. Dopo un passato travagliato ha riguadagnato la sua indipendenza e si presenta oggi come nuova meta turistica da scoprire anche grazie ai numerosi e comodi collegamenti aerei diretti con diverse città italiane.

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Chi arriva in Georgia trova un territorio naturale ancora incontaminato, un ricco patrimonio artistico e religioso ed eccellenze enogastronomiche. Tbilisi, capitale politica economica eculturale del paese, sulle sponde del fiume Mtkvari, ha saputo coniugare la modernità con il rispetto per il suo centro storico antico. Salendo sulla collina di Sololaki, raggiungibile in funivia o con una comoda strada, il colpo d’occhio sulla città antica è spettacolare. La monumentale statua della Madre della Georgia, che in una mano tiene una coppa di vino da offrire agli amici e nell’altra una spada per difendersi dai nemici testimonia una delle eccellenze del paese, il vino. E’ proprio in Georgia infatti che oltre 8mila anni fa si è iniziato a coltivare la vitis vinifera ed è stato prodotto vino per la prima volta. Lo confermano antichi documenti e incisioni.

I vitigni autoctoni sono oltre 500, e molti sostengono che anche la parola “vino” abbia origine dal “gvino” georgiano. Coltivato in tutto il Paese, il vino più apprezzato è quello della regione orientale del Kakheti. Gli appassionati non devono mancare di visitare Telavi, capoluogo del Kakheti e sede di numerose cantine eccellenti.

Foto ©Marina Cioccoloni 


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