"LUXUS"
Museo di Antichità di Torino
foto Matteo Saraggi
L'accattivante titolo colpisce ancor prima di scoprire di cosa si tratta e potrebbe indurre in traduzioni errate, come il nome evocatore di "lusso", lusso sregolato, costoso, inutile forziere di denaro, ingombrante bagaglio idoneo ad acquistare il puro piacere dei sensi, e a questo punto mi sovviene un Saggio pensiero: "Il denaro può comprare una casa, ma non una famiglia; un orologio, ma non il tempo; un letto, ma non il sonno; un libro, ma non la conoscenza; una posizione, ma non il rispetto; il sangue, ma non la vita; il sesso, ma non l'amore; può pagare un medico, ma non la salute". Ma nulla di questo vuole rappresentare questa mostra che, a ritroso nel tempo, ci conduce nella Roma imperiale, in un'epoca in cui il "lusso" non era solo narcisismo, simbolo di potere, ma anche qualcosa di più profondo, sensuale e delicato allo stesso tempo: era "l'arte del vivere", la "ricerca del bello, in tutte le sue forme artistiche". Quale bellezza può essere più coinvolgente di un'opera d'arte, una lettura poetica, una danza accompagnata da una soave musica, un canto melodioso, un tramonto, la bellezza di un paesaggio. Ma bellezza può essere anche "creare un cibo", delicato piacere da assaporare lentamente. E che dire dell'esile corpo di una fanciulla che danza, o di quello a cui il tempo non ha tolto la fiera bellezza ad una nobile donna odorosa di soave profumo e adorna di gioielli, o quello possente di un gladiatore dai muscoli guizzanti, contrapposto al canuto sacerdote del tempio, ... custode del Tempo e di mille Saggezze. "Luxus" è "Il piacere della vita nella Roma Imperiale - Una mostra per imparare dagli antichi romani l'arte" e la gioia di vivere nell'antica Roma", come affermano gli organizzatori. Elena Fontanella, curatrice della mostra afferma che "Piacere di vivere, gusto del bello, lusso e arte sono espressioni umane in grado di travalicare il tempo permeandosi di preziosità, eternità, unicità. è la scansione del tempo a trasformare e degenerare la bellezza rendendola effimera, asservita, discutibile e volgare. Il piacere del vivere, inteso come capacità dell'uomo di circondarsi del bello anche nella vita materiale, riesce ad essere in ogni civiltà il vero segno della bellezza senza tempo. L'antico senso del luxurioso vivere è riuscire a catturare parte del tempo che scorre per se stessi, è il vero e prezioso lusso della mente che riesce a prescindere ogni manifestazione di ricchezza per poter essere accessibile a chiunque intenda coltivarlo. è la particolare capacità di apprezzare la realtà attraverso gli strumenti sensoriali e cognitivi che sono in grado di generare l'educazione al bello, al sapere, al progresso, al dialogo". Ed è a questo "gusto del vivere" che è dedicata la mostra, come a voler rendere omaggio agli uomini e al loro amore per la vita, ma anche ai loro eccessi e alle loro debolezze, alle caratteristiche umane più effimere, ma profonde, che rendono l'umanità di ieri simile a quella di oggi, con tutte le sue contraddizioni. Il visitatore potrà seguire un percorso artistico e sensoriale e avere la possibilità di scoprire i diversi aspetti del vivere ai tempi dell'antica Roma, grazie ad una sapiente illustrazione offerta dalle opere d'arte esposte e dagli oggetti della vita quotidiana. Nella prima parte scopriremo il "lusso della mente", la passione per la letteratura, il teatro, la danza, la musica, il gioco e il collezionismo.
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Con il "lusso del vivere" scivoleremo anche negli effimeri piaceri della vita quotidiana dove grande importanza era data alla cura del corpo, con tutte le sue componenti, dalle acconciature alla gioielleria, dai profumi al... gusto della tavola, senza dimenticare la cura che gli antichi romani davano ai giardini e al verde. Per tutto il tempo della nostra visita saremo accompagnati da quello che è definito "percorso sensoriale sonoro e olfattivo" per consentirci di scoprire anche gli "antichi sensi" percorrendo un viaggio tra profumi di incenso, mirra, nardo, senza tralasciare di conoscere gli antichi colori naturali della cocciniglia e dello zafferano, accompagnati dai flebili suoni di sistri e cetre, e dal fruscio delle preziose stoffe di lino, seta e bisso delle danzatrici. Il progetto è condotto dalla Fondazione DNArt, come afferma Liliana Pittarello, Direttore per i Beni Culturali del Piemonte, aggiungendo che solo apparentemente il tema appare frivolo mentre in realtà è molto interessante perchè ci fa conoscere la vita e la cultura dell'antica Roma è anche attraverso reperti archeologici di rilevante interesse culturale, mosaici, affreschi, gioielli e altri oggetti provenienti da vari musei italiani che ci fanno scoprire un aspetto diverso da come credevamo vivessero la quotidianità gli antichi Romani, considerati frivoli e' dediti al piacere, scoprendo la vera essenza della parola "lusso" che diventa il piacere per l'arte, la musica, la cultura e la cura della propria persona.
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Il Museo delle Antichità, a Torino, con i suoi suggestivi spazi espositivi arricchisce ancor più una città che offre al visitatore spettacolari angoli storici attraverso i suoi palazzi, le piazze, gli innumerevoli musei, i centri culturali, le rassegne e le mostre, e ora si presta ad essere la capitale culturale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ma Torino, prima capitale d'Italia, è uno scrigno di storia, capitale della cultura, ombelico dell'industria e non solo una effimera "città anniversario". "Luxus" ci insegna come nei secoli l'uomo sia rimasto profondamente lo stesso. Cambiano gli usi e i costumi, le ideologie e il modo di vivere che per l'uomo moderno diventa frenetico, caotico e non lascia spazio a momenti artistici, nè tempo per la cura della propria mente e del corpo, ma diviene una cosa talmente frettolosa e abitudinale che nemmeno ce ne rendiamo conto che i nostri gesti sono meccanici e privi di quell'essenza del gusto alla vita che invece avevano i nostri antenati. E'routine la vita e la morte, la tazza di caffè e il pranzo diventano gesti "meccanici", frettolosi,è non c'è più quello che era "un rito" da assaporare, centellinare. Il parrucchiere, il supermercato, l'ufficio, la tv che "non la leggi" e non lascia più spazio alla fantasia, i supermercati che non seguono l'evoluzione delle stagioni e ti offrono pomodori e pesche in pieno inverno: tutto è "routine", abitudine, e a noi non resta quel piacere che si provava un tempo assaporando le cose semplici. Attraverso il confronto scopriamo il vero piacere dei nostri antenati, con il loro vivere quotidiano nell'assaporare i cibi, ornare il corpo di profumi, avvolgerlo in abiti, impreziosirlo è di ori e gioielli, arredare la casa, accudire ai giardini, ed è come afferma Riccardo Bertollini, Presidente Fondazione DNArt - "Luxus è un progetto che stimola a riflettere su come si siano costruite tutte le reti che caratterizzano il nostro vivere quotidiano, come l'enogastronomia, i profumi, il modo di vestire, gli arredi, gli ori e i gioielli nel corso dei secoli. La nostra Fondazione, con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha rafforzato questo connubio che Torino e Milano hanno attivato già da diversi anni nella musica e nell'arte contemporanea. Con questa iniziativa la collaborazione tra le due Città si estende al settore della progettazione culturale". La mostra è articolata in due parti: il lusso della mente e il lusso del vivere, e ognuna contiene altre sezioni suddivise per argomento. Musica e Danza: per Greci e Romani la musica era basata sulla melodia, sul tetracordo,ovvero un sistema di quattro note congiunte seguite da un testo poetico a ritmo metrico. Collezionismo: non avevo pensato che popoli al di là della nostra epoca fossero già dei "collezionisti"! E' in questa mostra che apprendo di come l'incontro di culture diverse desse vita a collezioni. Gli incontri per lo scambio di merci con altre civiltà del Mediterraneo creavano l'occasione per acquistare capolavori. Anche le guerre, e purtroppo in questo caso le razzie, introducevano oggetti d'arte o di consumo che generavano la passione per il collezionismo. Cosmesi: a quei tempi il confine tra cosmesi e medicamento era sottile e indefinito, come affermava Galeno, il medico di Marco Aurelio: "Lo scopo della cosmetica è quello di conservare il corpo in tutta la sua naturale bellezza". La via degli aromi e delle spezie: dall'Africa e dall'India giungono quei beni di lusso, come le preziose stoffe, le sete, le pietre preziose e i monili, i profumi e le spezie. Considerate già a quei tempi "frivolezze" erano simbolo di seduzione, di potere e di ricchezza, per questo erano molto utilizzati per evidenziare il benessere e l'agiatezza delle matrone romane. Arte Culinaria: la cucina come arte. Così dovrebbe essere la cucina: cultura, culto per il buon cibo. Anche per il cibo gli scambi con altri paesi introdussero nuovi prodotti, limoni, pesche, albicocche, olio e vino, diventando parte dell'alimentazione e dando vita a nuovi modi di "fare cucina". Il mondo della gastronomia diventa "arte" e se prima si "mangiava tanto per mangiare", ora si cura anche il sapore, quel sapore che attraverso l'uso di nuovi prodotti importati diventa "cultura del cibo", a cui si aggiunge il modo di presentare un piatto, ed è quel detto "l'occhio vuole anche la sua parte". Anche il desco famigliare subisce una variazione e diventa un evento sociale: nasce il banchetto conviviale. Indubbiamente "Luxus - Il piacere della vita nella Roma Imperiale" è "una mostra per imparare dagli antichi romani l'arte del vivere".
La mostra si avvale di un inedito percorso didattico e pedagogico svolto in collaborazione con l'Istituto Torinese per un'Educazione Responsabile, che offre alle scuole di ogni ordine e grado una grande opportunità di riflessione e di conoscenza. L'opera è realizzata dalla Fondazione DNArt in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Città di Torino, il contributo di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT e Regione Piemonte, il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, e della Provincia di Torino. Alla mostra collaborano la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, Turismo Torino e ITER.
Torino - Museo di Antichità - Piazza Duomo, angolo via XX Settembre Dal 26 settembre 2009 al 31 gennaio 2010 - orari: lunedì chiuso - da martedì a domenica 9,30-19,30 - Info: 800.329.329 - Fondazione DNArt - via dell'Orso 16 - Milano, tel. 02.29010404 - www.fondazionednart.it - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. si ringrazia Maria Elena Putz della Fondazione DNArt per il materiale fornito
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