Incontri D'Autore

CATERINA VERTOVA

Mazzetti d'Altavilla
Altavilla Monferrato (AL)

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foto Matteo Saraggi

Serata tra gli alambicchi e le vinacce trasformate magicamente in raffinate Grappe Mazzetti d'Altavilla per un evento insolito anche se qui, sulle colline del Monferrato, tra vigneti e storia l'inconsueto è di casa presso questa raffinata e scenografica enoteca, che oltre a proporre le sue Grappe e altri prodotti del territorio promuove serate culturali come questa della presentazione del libro "Il Gioco della Morte" (ed. CambiaMenti), un avvincente social noir ricco di spunti di critica sociale e riflessioni sul tema della libertà individuale, a cui era presente l'autore Mario Pinzi, che ha parlato del suo libro accompagnato dalla lettura di alcuni passi dall'attrice e presentatrice televisiva Maurizia Cocchi.
La Mazzetti d'Altavilla ha sostenuto questo evento perchè i diritti d'autore provenienti dalle vendite del libro verranno donati all'A.I.L., l'Associazione Italiana contro le Leucemie, per l'acquisto di una macchina attrezzata per l'assistenza domiciliare dei malati terminali di leucemia.
Ospite a sorpresa è stata Caterina Vertova, celebre attrice di tv, cinema e teatro, attualmente in televisione con la soap Cento Vetrine. La Vertova ha incontrato gli ospiti ed ha intrapreso un amichevole dialogo con l'autore.

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Grapperia, elegante enoteca, palcoscenico culturale e punto di incontro tra cultura e gastronomia non poteva mancare l'abbinamento enogastronomico: al termine della presentazione la Mazzetti d'Altavilla ha offerto un ricco buffet con prodotti tipici e cocktail a base di grappa.
Interessante, raffinato e insolito il menù che si allaccia alla produzione della Mazzetti ma anche all'uso della loro produzione in cucina in abbinamento a produzioni di varie Regioni italiane.

APERITIVO:
Plautus Touchè con Touchè - Acquavite di vino Ruchè
Mosquito alla Menta Fresca con Grappa di Moscato Invecchiata

MENU':
Degustazione di Salumi Crudi Monferrini e Toma Piemonte
Insalata di Julienne di finocchi in bagna cauda
Tonno e Borlotti con battuto di Cipolle Rosse di Tropea e spezie
Galletto alla Piemontese con verdure alla Grappa di Nebbiolo da Barbaresco
Crostone di Altamura con crema di Gorgonzola, pere e frutta secca
Friciulin alla moda antica
Cascata di Wurstel con salsa Hot Pepper

Carnaroli in risotto alla moda reggiana, con glassa all'Aceto Balsamico Mazzetti l'Originale mantecato al Parmigiano Reggiano

Arista di maiale e patate cotte in alambicco tra le vinacce di Barbera con battuto di rosmarino, bacche di ginepro o olio extravergine di oliva, condito con emulsione di Grappa

Marrons Glacès e Grappes Flambar
Cioccolatini alla Grappa Spirito Fondente
Degustazione di frutta e zuccherini Zen.

Caffè. Degustazione Selezione Grappe Piemontesi Mazzetti d'Altavilla.
Vini in accompagnamento: Ruchè di Castagnole Monferrato Tenuta Luca Ferraris, Barbera d'Asti Le Rose Cantine Natta

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MAZZETTI D'ALTAVILLA
Nel 1846 Filippo Mazzetti (1916-1855) fondò a Montemagno (AT) una distilleria per la produzione della Grappa.
Va ricordato che in quell'epoca le vinacce da cui si distilla la Grappa erano considerate materiale di scarto della produzione di vino. Mentre oggi questo "avanzo" viene selezionato e conservato per poi distillarlo, un tempo non subiva alcun trattamento selettivo in quanto i viticoltori erano privi di conoscenze tecniche e così purtroppo questa preziosa materia che può essere trasformata in pregiato distillato, la Grappa, veniva scartato o male utilizzato.
Oggi si usano le vinacce migliori, ma già in quegli anni Filippo Mazzetti non senza poche difficoltà di trasporto girava per Langhe, Roero, Monferrato e Canavese alla ricerca del meglio da cui ricavare la sua produzione di pregiate grappe.
Anche il figlio Luigi (1842-1911) seguà l'esempio paterno nella ricerca del prodotto migliore, intanto trasferì la distilleria ad Altavilla Monferrato (AL)
Il tempo passa e nuove generazioni si sostituiscono alle precedenti ma sempre volte alla ricerca del meglio per divenire una realtà produttiva ad alto livello.
Felice (1902-1981) e Franco creano una delle grapperie più prestigiose e premiate in Italia e all'estero.
La generazione attuale è la sesta, si chiama Cesare, Nicoletta, Claudia, Giorgio e presentano la loro collezione di quindici Grappe di monovitigno (tutti Piemontesi) vanto di oltre 160 anni di distillazione come "arte" e professionalità, una tradizione che prosegue nel tempo...
Mazzetti d'Altavilla - www.mazzetti.it

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CATERINA VERTOVA
Incontrare un'artista non significa conoscere ogni cosa di lei e la presenza inaspettata coglie di sorpresa così mi privo del piacere di sfruttare al meglio l'occasione e di porre delle domande all'illustre ospite, ma poichè non accetto di essere sconfitta semplicemente perchè "ignoro o non conosco più profondamente qualcosa o qualcuno" eccomi a sopperire alla mancata possibilità di un'intervista in loco e a curiosare nella carriera di Caterina Vertova.
La ascolto, la osservo e ne studio ogni sfumatura che mi consenta di descrivere di lei in modo diverso dal solito elenco di "ha fatto questo e ha fatto quest'altro" che il lettore potrà trovare sparso in ogni sito!
Cosa cerco in un personaggio è sempre quel lato oscuro che lo riflette come in uno specchio e le cose che intuisco restano racchiuse nella mia mente che poi le trasformerò in questo scritto.
Arriva d'improvviso, annunciata molto prima e quasi come un "suo" gioco di attesa per rendere più importante l'attimo.
E arriva prorompente tanto da monopolizzare immediatamente il pubblico e la serata: è lei a condurre il gioco!
La immagino fanciulla ma non riesco ad immaginarmela ferma per più di un minuto e già vedo in quella giovane figura due immagini: una fragile, dolce, l'altra irrequieta, ambiziosa, caparbia, ostinata e intraprendente, incapace di accettare una sconfitta, una porta chiusa e la vedo intenta a giocare ma qualunque sia il gioco, di bimba o di donna è sempre lei a dettare le regole e a chiuderlo.
... Ma quale delle due Caterina è quella vera e quale quella dello specchio neppure io riesco a comprenderlo con certezza. Quale è la Vertova fragile e dolce che maschera le sue paure di donna con una sorta di aggressività psicologica sul pubblico, nella vita privata e, perchè no, su sè stessa? Quale è quella vera e quale il riflesso nello specchio? Quale è quella reale e quale quella ... dell'attrice...
Immagino che la realtà sia quella di una donna molto fragile, una donna che seppure tra mille persone che la acclamano si senta sola, una donna che teme l'abbandono delle persone che la circondano e della vita che passa troppo veloce, una donna che non accetta siano gli altri a dirle "Addio". Sì, decisamente è questa la Caterina Vertova che preferisco perchè è l'immagine di una Donna con tutte le sue emozioni, i suoi sentimenti, le sue paure, le sue speranze, le sue lotte, le sue fragilità che cela sotto la scorza rude e le contraddizioni persino con sè stessa.
... Ma forse perchè è quella che più assomiglia ad una donna...

BREVE BIOGRAFIA
Caterina Vertova, attrice con una carriera teatrale e cinematografica che la vede accanto ai grandi registi si è diplomata alla prestigiosa scuola del "Piccolo Teatro" di Milano, in seguito si è specializzata alla "Lindsay Kemp" di Londra, al "Actor's Studio" di New York e alla scuola di acrobatica "Ecole Nationale du Cirque" di Parigi.
Volto noto, protagonista di produzioni televisive e cinematografiche ha lavorato con registi come, Giorgio Strehler, Luigi Squarzina, Mario Missiroli, Giuseppe Patroni Griffi. Ha interpretato film importanti tra cui "Ginger e Fred" di Federico Fellini, "Il macellaio" con Alba Parietti, "Natale a Miami"di Neri Parenti, con Massimo Boldi e Cristian De Sica, "Ho voglia di te" con Riccardo Scamarcio.
Per la Rai ha interpretato diverse serie televisive tra cui: Il Conte di Montecristo, Racket, Incantesimo, Lui e lei, Inviati speciali, Commesse, Sospetti, Il Commissario Vivaldi, Il maresciallo Rocca, Zodiaco, Don Matteo, Soraya, Incantesimo.
Canale 5: Camilla, Villa Ada, Il bello delle donne, Il Commissario, Ho sposato un calciatore, Cento Vetrine.

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