foto Matteo Saraggi
La storia di un paese si traccia anche attraverso l'enogastronomia, non a caso dopo la recente presentazione della ristampa anastatica del "Saggio di un'ampelografia universale" di Giuseppe di Rovasenda (1877), si è passati al Convegno di presentazione del progetto di realizzazione dell'Azienda Viticola Sperimentale "La Bicocca" di Verzuolo in provincia di Cuneo.
L'Antico Palazzo Comunale di Saluzzo (CN) ha ospitato l'interessante convegno dove il dibattito era incentrato non solo sull'impegno del Centro per il sostegno e la divulgazione dei risultati scientifici legati alla ricerca ampelografica, ma ha toccato anche altri interessanti temi legati alla viticoltura e in particolare i "Vini del ghiaccio" vendemmiati nella gelida alba di dicembre e destinate alla produzione del raro San Sebastiano, vino del ghiaccio della Valle di Susa (Piemonte), come ha spiegato Maria Luisa Alberico, Direttore Responsabile di "Donna Sommelier".
Verzuolo dista pochi chilometri da Saluzzo, dove presso la tenuta di proprietà della famiglia Di Rovasenda, in cui l'ampelografo compiva la propria ricerca pratica, tra poco nascerà un'attività di sperimentazione su alcuni vitigni autoctoni cuneesi rari o poco conosciuti.
Al convegno hanno partecipato noti relatori nel campo della ricerca amperlografica e all'attività legata alla sperimentazione viticola, tra cui la dot.sa Alberico. Non sono mancati interessanti interventi, come quello di Enrico Zola vicepresidente del CERVIM (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), un organismo internazionale che si occupa della valorizzazione e promozione della "viticoltura eroica e montana", così chiamata perchè è caratterizzata da piccole superfici con difficoltà di gestione, da terreni posti in forte pendenze, spesso terreni montani d'alta quota e quindi con delle problematiche legate non solo alle difficoltà territoriali ma anche agli elevati costi di produzione e alle piccole quantità produttive. Mauro Carena, Presidente della Comunità Montana Alta Valle Susa ha parlato delle difficoltà di queste piccole comunità montane.
Tra gli altri interventi Maurizio Zamboni ricercatore presso l'Università Cattolica del sacro Cuore di Piacenza; Renato Parisio, dirigente scolastico della Scuola Enologica ITA Umberto I di Alba; Davide Sandalo, Presidente del Distretto dei Vini Langa Roero e Monferrato; Sebastiano Massa, Assessore all'Agricoltura della Provincia di Cuneo ed Elio Archimede, direttore di Barolo & Co.
E se di vino si è parlato, anche di vino si è degustato al buffet curato dal rinomato "Ostu dji Baloss" di Saluzzo che ha magistralmente accompagnato le sue deliziose proposte gastronomiche con il buon vino.
Un breve spazio turistico, per segnalare il centro storico medioevale con anguste viuzze e piazzette, situato sul colle intorno alla quattrocentesca Torre Comunale, presso la Castiglia, un tempo castello dei Marchesi di Saluzzo, poi trasformata in prigione (molto suggestiva e imponente). La scenografica salita, acciottolata ma transitabile alle auto, dal centro di Saluzzo si inerpica per la Salita al Castello, sino alla Castiglia, e all'Antico Palazzo Comunale, tra palazzi e case di pietra, in un contesto medioevale di suggestivo effetto coreografico... da non perdere!
Al termine non è mancato un piacevole tour enogastronomico che ha condotto i giornalisti ospiti, nel saluzzeze alla scoperta di aziende agricole, caseifici e birrifici di Valle Po e Valle Varaita.
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