Palati Raffinati

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L’Alto Adige offre innumerevoli attrazioni e monumenti naturali, uno più bello ed interessante dell’altro. Si tratta di luoghi ricchi di fascino: qui la natura si esprime in tutta la sua splendida maestosità con i suoi contrasti di colore tra roccia, prati e bosco; qui convivono, in uno spirito europeo, tre culture diverse, tedesca, ladina ed italiana. 

Agli altoatesini non manca di certo il palato raffinato per cui la tipicità e la varietà si ritrovano anche nel settore gastronomico, con menù variegati che hanno in comune la qualità dei piatti e delle materie prime utilizzate per prepararli. La proposta gastronomica è estremamente diversificata e nasce dal connubio fra la tradizione contadina di questi luoghi e l’influsso mediterraneo, a cui si sono aggiunte, negli ultimi anni, influenze internazionali che formano un connubio perfetto.

Terra tra i monti, terra di confine, di passaggio, di connubi, di incontri tra varie culture, di tradizioni ed innovazioni, di sapori intensi, di prodotti tipici ed unici. L’attento viaggiatore osserva subito, appena passati i “confini” storici della contea del Tirolo, alcune particolarità e peculiarità non comuni nel resto del territorio nazionale: cartelli stradali bilingui (italiano e tedesco, e trilingui con l’aggiunta del ladino nelle vallate dolomitiche), case e masi dall’architettura tipicamente nordica, paesaggio curato ed ordinato nei minimi particolari (in montagna i prati sembrano talvolta come moquette). Chi si sofferma e approfondisce la propria curiosità, scopre che l’Alto Adige è una terra molto varia, talvolta contraddittoria per molti aspetti, ma con un’armonia innata che si percepisce in molti luoghi, situazioni e nella popolazione.

Montagne alte, dove la neve è perenne, contrapposte ai dolci pendii, dove cresce l’ottimo vino, e alle ampie vallate, dove le coltivazioni di frutta costituiscono il più grande frutteto d’Europa. Paesini con antiche chiese e fontane, masi dai balconi fioriti, alpeggi dove il bestiame pascola d’estate, ma anche città dove accanto ai centri storici è l’architettura moderna a creare un legame con il futuro. Tradizioni secolari contadine vissute dalla popolazione in modo genuino e sincero che convivono con emozionanti eventi culturali e sportivi “catapultati” dalla televisione in tutto il mondo.

Espressione perfetta del connubio tra nord e sud, tra cultura austriaca, italiana e ladina, tra tradizione e modernità è la gastronomia con piatti e pietanze che rispecchiano tutta la seducente varietà dell’Alto Adige.

Nella malga o baita dei 2.000 metri i sapori richiamano l’essenza dell’altitudine e l’impegno di chi vive a stretto contatto con la natura. Questo è il regno del latte appena munto, del formaggio e dello yogurt, delle zuppe di fieno, delle omelette spezzettate con la marmellata di mirtilli rossi. Piatti genuini e semplici dal gusto tipicamente montanaro. Tra le Dolomiti l’“enclave” della cucina “stellata” di altissima qualità legata ai prodotti tipici del territorio, rielaborati e reinventati secondo l’estro e l’inventiva moderna da chef e patron dalle radici altoatesine, ma dalla mentalità rivolta al mondo.

Nelle città, come Bolzano e Merano, la varietà della gastronomia rispecchia in pieno il connubio delle culture diverse. La tavola diventa un luogo d’incontro. Nella tipica locanda accanto al contadino della vallata si siede l’impiegato bancario. Forse entrambi scelgono un piatto misto di canederli e spaghetti. Poco distante il ristorante offre pesce freschissimo cucinato secondo la tradizione romana. E che dire se a preparare la pizza magari è un ex-campione mondiale dei pizzaioli!

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Dalla terra al tavolo, dal campo al piatto, la cuoca è la contadina, il contadino serve i tavoli. La gastronomia tradizionale, genuina, fatta di sapori intensi e veri, di saperi antichi tramandati attraverso i ricettari delle nonne si gusta negli agriturismi in tutto l’Alto Adige. Ogni stagione ed ogni vallata rispecchia la varietà e la freschezza del momento: ad aprile fino a maggio gli asparagi bianchi freschi, a maggio lo speck che ha finito la sua maturazione, a giugno le primizie dell’orto negli “Schlutzkrapfen”, i ravioloni ripieni di spinaci, a luglio i dolci canederli alle fragole, albicocche e prugne, in agosto le erbe dei prati con i gnocchetti alle ortiche, a settembre il meglio del bosco con i piatti di porcini e finferli, a ottobre è tempo di raccolto dove abbondano tutti i prodotti dal vino alle castagne, a novembre i tipici piatti di carni e salumi con i crauti.

Alto Adige è anche terra di castelli. È qui che si trova la più alta densità di castelli, residenze nobiliari e siti storici in tutta l’Europa. Ambienti raffinati, pieni di romanticismo e di storia fanno da contorno ai piatti che si possono gustare in uno dei molti castelli trasformati in ristorante o hotel. Piatti nobili, quasi da re, che rispecchiano ancora una volta la varietà dell’Alto Adige.

Varietà anche nei vigneti dell’Alto Adige ed anche una peculiarità molto tipica che contraddistingue l’Alto Adige da molte altre zone viti- vinicole. I vigneti altoatesini non si trovano nei fondovalle, ma lungo i pendii morbidi e soleggiati delle vallate dell’Adige e dell’Isarco. Una eccezione sono i vigneti di Lagrein, posti proprio nella piana di Bolzano su terreno alluvionale, dove il microclima particolare (fresco di notte e caldo di giorno) fa maturare l’uva che poi si trasformerà in uno dei vini più pregiati degli ultimi anni. Il Lagrein è stato “scoperto” da poco assieme agli altri vitigni autoctoni, come il Gewürztraminer e la Schiava/Vernatsch, da enologi ed esperti di tutto il mondo. Gusti e sapori molto particolari ed unici rendono questi vini tanto vincenti nei confronti di altri vitigni “internazionali” (Chardonnay o Müller Thurgau tra i bianchi, Merlot e Cabernet tra i rossi). La valorizzazione di piccole produzioni (es. Riesling, Pinot grigio e Pinot nero) ed il mantenimento di vitigni “antichi” (es. Kerner, Veltliner, Moscato rosa), è un atteggiamento di rispetto che in Alto Adige si ha da sempre verso la tipicità ed unicità dei prodotti del territorio. È un puro caso che il mercato nazionale ed internazionale ne abbiano fatto quasi una “moda”.

Per saperne di più: www.prodottitipicialtoadige.com  www.vinialtoadige.com  www.suedtirol.info


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