Poche volte, forse mai a Roma, è stato reso omaggio alla bellezza femminile presente in una sola persona con due grandi rassegne d’arte contemporaneamente. Indiscussa protagonista di questo eccezionale evento in due diverse mostre: una al Vittoriano nella rassegna antologica di Giovanni Boldini e l’altra al Museo Pietro Canonica, è Donna Franca Paola Jacona di San Giuliano, coniugata con Ignazio Florio, donna bellissima, da tutti considerata la “Regina di Palermo”, adulata ed amata da artisti quali D’Annunzio e dallo stesso Boldini.
Di lei, su commissione del marito, lo scultore Pietro Canonica realizzò, all’indomani delle nozze avvenute l’11 febbraio 1893, un ritratto scultoreo che avrebbe dovuto segnare il suo ingresso ufficiale nei salotti della grande finanza e dell’aristocrazia palermitana, della quale la famiglia, i baroni Jacona di San Giuliano, discendenti da viceré spagnoli, ne erano già da lungo tempo, prestigiosi rappresentanti. Questa meravigliosa opera d’arte segnò per Donna Franca Florio l’assunzione del ruolo da protagonista della vita mondana e della scena culturale, sportiva ed artistica della città. Oltre un secolo prima identico evento avvenne a Roma e in quella occasione i protagonisti furono la principessa Paolina Borghese, sorella di Napoleone Bonaparte e moglie di Camillo Borghese e lo scultore Antonio Canova. Il destino, in questa occasione cattivo protagonista, riserverà ad entrambe un futuro amaro. Paolina seguì da Roma il tragico destino del fratello esiliato a Sant’Elena dopo Waterloo, mentre Donna Franca subì le vicende legate al crollo dell’impero finanziario dei Florio dopo la grande crisi economica del 1929. Entrambe, però, non sono state sconfitte da queste tragiche vicende e tutt’ora conservano da protagoniste l’importante ruolo avuto negli anni passati. Ruolo che non è venuto mai venuto meno come testimoniato dalle due splendide scultore collocate, caso fortuito del destino, a breve distanza fra di loro: Paolina nella Galleria Borghese, Donna Franca nel Museo Canonica a poche centinaia di metri.
Il tempo, nuovamente protagonista nella statua di Donna Florio, ne aveva reso necessario un intervento conservativo oltre la ripulitura. Entrambe le operazioni sono avvenute servendosi delle più moderne e sofisticate tecnologie, con buon successo grazie all’intervento economico della Fondazione Paola Droghetti onlus. Nell’occasione della presentazione ufficiale del restauro, è stata allestita nello stesso Museo Canonica, una rassegna con opere d’arte dal titolo “Memorabilia della Targa Florio, nella quale sono esposte opere che testimoniano, anche in pittura, il ruolo ricoperto dalle arti di quegli anni. Una particolare attenzione, grazie anche ai nuovi movimenti- avanguardie- quali il “Futurismo” che di lì a poco avrà il suo battesimo, è stata prestata alle attività sportive patrocinate dai Florio, quali la gara automobilistica “Targa Florio” che, nella sua prima edizione del 1906, avrà per madrina la stessa Donna Franca.
Dopo questa prima esposizione la scultura di Donna Franca Florio affiancherà il bellissimo e famoso dipinto nella rassegna al Vittoriano di Giovanni Boldini per poi ritornare in via definitiva e permanente nella sua sede originaria al Museo Pietro Canonica. Qui la fisicità flessuosa della dama così come la sua fisionomia altera e alquanto misteriosa tornerà ad incantare i visitatori e testimoniare che l’arte, ancora una volta di più, non testimonia solo la bellezza ma sa andare molto oltre i confini che la tradizione le ha imposto.
INFO: Roma, Museo Pietro Canonica, Viale Pietro Canonica (Piazza di Siena) 2, Villa Borghese. Ingresso gratuito. Informazioni: Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00) www.museocanonica.it; Twitter: @museiincomune www.museiincomune.it, www.zetema.it
Foto © Donatello Urbani