gusto del tacco

“Il Gusto del Tacco”, edito da Il Raggio Verde è il titolo del nuovo libro curato da Anna Maria Chirone Arnò: i sapori di una volta raccolti in quattro lingue diverse, e racchiusi in una sorta di vademecum dei più bei piatti tipici della cultura enogastronomica di quel meraviglioso lembo di terra che è il Salento.  Oltre alla versione italiana, i curatori del nuovo volume hanno pensato di tradurlo in inglese, tedesco e persino in giapponese. Centododici pagine di facile comprensione e con i segreti per mettere subito in pratica la cucina salentina.Nel corso della serata di presentazione del libro, che si è tenuta venerdì 30 aprile nello splendido scenario del Castello Carlo V a Lecce, Antonio Russo Presidente della numerosa comunità di pugliesi di Roma riuniti nell’Associazione “Salento Nostro” ha sottolineato: “La nostra gastronomia ricca di odori e sapori, si basa soprattutto sui piatti tipici provenienti da antiche tradizioni contadine ma che possono fare invidia ai migliori palati di chef famosi e creativi, deve essere un punto di forza per qualificare l’offerta tutto l’anno attraverso itinerari del vino e dell’olio alla ricerca di un turismo diversificato a beneficio anche di località dell’entroterra della provincia di Lecce, alla scoperta di dolmen, menhir, antiche masserie, frantoi, agriturismi, in abbinamento alla tradizione enogastronomica, e alle località marittime da incanto ormai più’ conosciute del Salento”.

Il volume intende interpretare la più “schietta” tradizione enogastronomica salentina, presentata anche attraverso i testi delle giornaliste Leda Cesari e Angela Natale e le visioni dei suoi prodotti d'eccellenza. Elementi che si traducono in piatti tipici fotografati dal sensibile sguardo di Alessandra De Donatis, che racconta per immagini le ricette tipiche e non solo. Come ad es. Le cocule, ciceri e tria e lu purpu alla pignata, oltre alle orecchiette con le cime di rapa; ma anche il pasticciotto, il calamaro ripieno accanto al pescatore che costruisce da sé le nasse e sistema i pesci nel letto di zafferano preparando, di generazione in generazione, la scapece  originaria  della cucina gallipolina molto consumata durante le festività paesane, composta da pesce fritto, pane grattugiato e zafferano, che evoca storie e aneddoti di antichi paesi bianchi, l'architettura di pietre a secco del paesaggio rurale salentino.

L’autrice, Anna Maria Chirone Arnò, si è formata alla Scuola d'Arte Culinaria “Cordon Bleu” di Roma, si è specializzata presso la Scuola della "Cucina italiana" di Milano, "Le Tamerici” di Mantova e "Peccati di gola" di Venezia-Mestre. Di quest’ultima, nel 2004 è divenuta la responsabile del punto-scuola di Lecce. Dal 2006 al 2009 è stata ospite fissa della trasmissione "In famiglia" dell'emittente televisiva Tele Rama, de L'A TV della trasmissione "Salento di gusto",  e partecipa come sede di Peccati di gola ad un programma su Radiocapodistria.  Nel 2009 ha annoverato la partecipazione a “Uno mattina” con il prof. Giorgio Calabrese.


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